Grazie al telescopio James Webb ogni giorno scopriamo qualcosa di nuovo sul nostro universo, stavolta, insieme ai dati di Chandra, ci ha fornito delle inedite immagini di Cassiopeia A ed in particolare del “mostro verde”.
Grazie al telescopio James Webb ogni giorno scopriamo qualcosa di nuovo sul nostro universo, stavolta, insieme ai dati di Chandra, ci ha fornito delle inedite immagini di Cassiopeia A ed in particolare del “mostro verde”.
Le aurore polari sono comunemente osservate sulla Terra, ma anche su altri pianeti del Sistema Solare. Ma scoprirne una su una nana bruna era l'ultima cosa che si sarebbe aspettato il team di astronomi che l'ha recentemente osservata. È lì dove non potrebbe esistere.
Colossal, una società di biotecnologia che annovera tra i suoi finanziatori la CIA (sì, l’agenzia di spionaggio), mira a “resuscitare” specie estinte entro la fine del decennio.
Nel mezzo del Mar di Tasmania si trova un faraglione dalla forma particolare, noto come la Piramide di Ball. In questo isolotto roccioso è stato ritrovato un raro insetto che si credeva estinto.
La missione Xrism è iniziata solo pochi mesi fa ma ci ha già dato un primo assaggio dell’incredibile risoluzione delle immagini che ci potrà fornire nel corso della sua vita: una meravigliosa immagine dei resti di una supernova.
Il concetto di tempo è solitamente astratto: un modo per misurarlo è attraverso i giorni o gli anni. Nei pianeti vicini del nostro Sistema Solare troviamo che questi hanno durate diverse. Perché?
Al momento gli astronauti passano parecchio tempo nello spazio nelle stazioni spaziali che tuttavia vengono rifornite periodicamente di viveri, ma in vista di missioni con viaggi spaziali particolarmente lunghi nasce l’esigenza di delineare una ricetta che sia sostenibile nello spazio ed ovviamente nutritiva.
Come i bimbi nati allo scoccare della mezzanotte del nuovo anno, l’esopianeta TOI 700 e è in ordine cronologico il primo pianeta di tipo roccioso scoperto nel 2023. Siamo in attesa di conoscere quale sarà il primo del 2024. Restate sintonizzati.
Il nostro universo potrebbe avere il doppio dell’età rispetto alle stime attuali, secondo un nuovo studio che sfida il modello cosmologico dominante e getta nuova luce sul cosiddetto “problema delle galassie primordiali impossibili”.
Contrariamente da come si pensa esistono due tipi di scale di classificazione, differenti in base allo stato del mare, soprattutto se si tratta di “mare vivo” o “mare morto”.
I ricercatori hanno scoperto un ecosistema segreto nella regione di Puna de Atacama, in Argentina, che potrebbe rivelare un indizio sulle prime forme di vita comparse sul pianeta Terra.
Dopo secoli di interrogativi, il mistero più grande sulla costruzione di queste colossali opere di ingegneria sembra essere stato risolto.