Alla scoperta del rigogolo, il cosiddetto "limone volante" che ogni estate popola i boschi europei

Si tratta di una specie migratrice, che raggiunge l’Europa in primavera, dopo aver trascorso l’inverno nell’Africa centrale e meridionale. E’ l’unico rappresentante della famiglia degli Oriolidae che nidifica nelle regioni temperate dell’emisfero settentrionale.

Rigogolo
Si tratta di una specie migratrice, che raggiunge l’Europa in primavera, dopo aver trascorso l’inverno nell’Africa centrale e meridionale.

Il rigogolo, nome scientifico Oriolus oriolus, è uno degli uccelli più affascinanti che si può osservare nel panorama europeo, durante il periodo estivo. La sua principale caratteristica è il suo colore giallo sgargiante, che lo rende uno degli uccelli più belli da osservare in natura.

Si tratta di una specie migratrice, che raggiunge l’Europa in primavera, dopo aver trascorso l’inverno nell’Africa centrale e meridionale. E’ l’unico rappresentante della famiglia degli Oriolidae che nidifica nelle regioni temperate dell’emisfero settentrionale.

Un uccello dal giallo brillante

Il Rigogolo maschio è inconfondibile, giallo brillante con ali e coda nere. La femmina e i giovani sono invece di colore verde-giallo pallido, con ali e coda scure. Le parti inferiori sono striate di grigio chiaro.

I rigogoli sono uccelli molto timidi e anche il maschio è difficile da vedere perchè si nasconde nel fogliame dei grandi alberi, spesso sulla chioma.

In volo è simile ad un tordo, con volo forte e diretto e ondulazioni sulle distanze più lunghe. Qualcuno osservandolo in volo lo può scambiare per un limone volante.

Insetti e frutta come menù

I rigogoli mangiano insetti, e tanta frutta. Questa è la loro dieta quotidiana. Quando raggiungono l’Europa, durante il periodo primaverile, comincia a costruire nidi caratteristici, che assumono la forma di un cestino, abilmente intrecciato alle biforcazione dei rami, spesso in aree con presenza di corsi d’acqua.

Depongono da 3 a 6 uova. Hanno un verso di allarme simile a quello della ghiandaia. Trattandosi di una specie molto schiva, al primo rumore o all’arrivo dell’uomo tende a scappare, rifugiandosi fra le fronde degli alberi.

Area di diffusione

Questo uccello è ampiamente diffuso su tutto il territorio europeo, tanto da essere presente dal Portogallo fino alla Polonia, Ucraina e Russia. Ma specie di rigogolo sono state osservate persino fino in Caucaso, Mongolia e Cina.

Generalmente migrano durante la notte, ma possono viaggiare durante il giorno nella migrazione primaverile, in caso di condizioni meteorologiche non proibitive. Durante la migrazione autunnale migrano attraverso il Mediterraneo orientale, dove si nutrono di frutta.

Rigogolo
Questo uccello è ampiamente diffuso su tutto il territorio europeo, tanto da essere presente dal Portogallo fino alla Polonia, Ucraina e Russia. Ma specie di rigogolo sono state osservate persino fino in Caucaso, Mongolia e Cina.

In Europa occidentale preferiscono boschi di latifoglie aperti e piantagioni, boschi cedui, foresta fluviale, frutteti, ampi giardini. Mentre nell’Europa orientale possono abitare la foresta e i boschi misti o di conifere. In genere evitano habitat senza alberi.

Le aree maggiormente frequentate

Nel loro habitat di svernamento frequentano numerosi ambienti, dalle zone semi-aride ai boschi umidi, foreste fluviali e savana. Rigogoli hanno un range estremamente ampio con grandi popolazioni apparentemente stabili.

In Italia i primi rigogoli si iniziano a vedere nel mese di aprile, ad iniziare dalla Sicilia e dalle regioni meridionali, dove sostano i primi esemplari migratori dal continente africano.

Nonostante la specie nel suo areale complessivo non risulta particolarmente minacciata, in Italia sembra si stia verificando una diminuzione della presenza di questo uccello, probabilmente per via della modificazione degli habitat ideali alla nidificazione.