Caldo da cambiamenti climatici, nell'estate 2025 oltre 15mila morti in Europa: l’Italia il Paese più colpito
Morti da caldo triplicate in Europa a causa dei cambiamenti climatici. Uno studio dell’Imperial College ha analizzato le conseguenze delle ondate di calore dell’estate 2025 in 834 città. L’Italia fra i paesi più colpiti, Milano la peggiore d’Europa. Ecco i dettagli.

L’estate 2025 lascia il segno anch’essa nelle statistiche climatiche e, purtroppo, anche in quelle dell’eccesso di mortalità dovuto al caldo accentuato dai cambiamenti climatici.
Sarebbero oltre 15000 le vittime in più rispetto alla mortalità ordinaria in Europa nel corso dell’estate appena terminata. L’Italia è fra i paesi più colpiti, con un eccesso di mortalità di 4500 persone decedute.
A dircelo ed analizzare in dettaglio i dati è uno studio dell'Imperial college di Londra e della School of hygiene and tropical medicine di Londra.
Qualche numero climatico sull’estate 2025
Partita con poderose onde di calore fin da inizio giugno, nella seconda metà di luglio e prima parte di agosto il caldo è stato meno estremo tanto da farla percepire impropriamente fresca.
Il peso maggiore viene dal mese di giugno, mentre agosto non rientra fra i 10 più caldo, nonostante sia comunque stato sopra la media di +0.3°C.
Quarta estate più calda anche per l’Italia, con una anomalia di +1.51°C sulla climatologia 1991-2020, mentre agosto pur con +0.69°C sulla media si colloca all’11° posto fra le più calde.
Possono stupire, qualcuno in commenti social ha dubitato dei dati proposti dagli enti ufficiali, ma la climatologia si fa con osservazioni e statistiche e questi sono i dati. Ecco le conseguenze sulla salute.
I dati dell’Imperial college
Secondo lo studio dal titolo “Le morti per caldo estivo in 854 città europee sono più che triplicate a causa del cambiamento climatico”, in Europa nell’estate 2025 si stimano 16.469 decessi in eccesso causati dall’aumento delle temperature dovuto al cambiamento climatico. Lo studio quantifica i dati in modo rigoroso, indicando l’incertezza nell’intervallo di confidenza del 95% (15.013–17.864).
Secondo gli autori, “Le ondate di calore sono killer silenziosi”, ovvero le vittime non sono chiaramente attribuibili, come ad esempio in un’alluvione o con un fulmine. La maggioranza dei decessi causati dal caldo avviene a casa o in ospedale, a causa di complicazioni di malattie cardiache, respiratori o croniche, soprattutto negli anziani. Sono però persone che, senza la forzante caldo, avrebbero vissuto ancora anche per anni.
Il metodo
Lo studio ha utilizzato dati osservati, modelli climatici e dati sanitari per stimare l’impatto del cambiamento climatico sulle morti da caldo. Per comprendere quanta percentuale di vittime è dovuta al cambiamento climatico le temperature attuali sono state confrontate con un clima simulato più freddo di 1,3 °C corrispondente al periodo preindustriale, tramite un mix di data set di reanalisi (ERA5, E-OBS) e modelli CMIP6.
Applicando modelli epidemiologici su scenari reali e simulati, è stato possibile calcolare quante vittime del caldo sono attribuibili al riscaldamento antropico.
Il dettaglio in 854 città
Lo studio epidemiologico clinico ha analizzato l’eccesso di mortalità in 854 città europee, incluse 30 capitali. Roma, Atene e Bucarest hanno registrato la più alta mortalità in termini assoluti, mentre le maggiori percentuali relative di morti attribuibili al cambiamento climatico si sono osservate a Stoccolma, Madrid e Bratislava.
Nuovo studio dell'Imperial College sulla mortalità associata alla crisi climatica in 854 città europee nell'estate di quest'anno.
— Giuseppe Onufrio (@gonufrio) September 17, 2025
Roma è quella con i numeri più elevati (e due terzi sono dovuti alla crisi climatica)https://t.co/yXVAJUFIR9 pic.twitter.com/EoKEXrvyol
Le città, ricordano gli autori, sono particolarmente vulnerabili per via dell’isola di calore urbana. La causa dell’isola di calore è nota: cemento e asfalto che trattengono calore, trasporti ed energia che lo generano, mentre si conoscono anche le soluzioni, sia nei materiali che naturali. L’espansione di spazi verdi e piantare alberi è fondamentale per ridurre le temperature urbane e offrire rifugi climatici ai soggetti più fragili.
Italia particolarmente colpita
Nel periodo fra il 1° giugno e il 31 agosto in Italia si conterebbero oltre 4500 vittime dovute al caldo da cambiamenti climatici. Nel dettaglio la città più colpita è Milano, con 1156 decessi, seconda Roma con 835.
Fra le altre nazioni pesantemente afflitte dalle morti da caldo e cambiamenti climatici, la Spagna al secondo posto dopo l’Italia con oltre 2800 vittime, la Germania con circa 1500, poi Regno Unito (1147), Romania (1000), Grecia, Bulgaria e Croazia.
Le altre città e capitali con cifre importanti sono Atene con un eccesso di mortalità di 630 vittime, Parigi con 410, Madrid a 387, Bucarest, Londra e Berlino.
Le conclusioni e il futuro
Secondo lo studio con le politiche globali attuali il riscaldamento potrebbe raggiungere i +2,7 °C entro il 2100, causando ancora più morti da caldo e altri impatti gravi, a partire dai fenomeni meteo estremi. Lo studio ribadisce l’urgenza di una rapida uscita dai combustibili fossili per garantire un futuro vivibile a tutti e per tutelare le fasce più deboli della popolazioni.
Riferimento notizia:
Barnes, Clair, Garyfallos Konstantinoudis, Pierre Masselot, Malcolm Mistry, Antonio Gasparrini, Ana M Vicedo-Cabrera, Emily Theokritoff, Ben Clarke, and Friederike Otto. “Summer Heat Deaths in 854 European Cities More than Tripled due to Climate Change.” Grantham Institute and London School of Hygiene and Tropical Medicine, September 17, 2025. https://hdl.handle.net/10044/1/123873.