Inondazioni ma anche isolamento tra i rischi del riscaldamento globale

Lo scioglimento dei ghiacciai sta avendo come conseguenza l'innalzamento del livello del mare e, conseguentemente, determinerà l'inondazione di città e regioni costiere. Tuttavia, oltre al rischio inondazione esiste anche un rischio isolamento, ancora trascurato dalle politiche di adattamento al clima.

Inondazioni
Immagine pittorica degli effetti dell'innalzamento del livello degli oceani sulle città costiere

Il riscaldamento globale dell’atmosfera e del mare sta causando, tra le più evidenti conseguenze, lo scioglimento dei ghiacciai continentali (i cosiddetti "ice sheets").

Con l’attuale ritmo di scioglimento di 845 Gt (Gigatonnellate) di ghiaccio all’anno il livello dei mari si sta innalzando di 2.3 mm all'anno. Dal 1993 il livello medio del mare si è già innalzato di circa 10 cm (secondo fonti NASA).

Uno scioglimento completo di tutto il ghiaccio terrestre, ossia 26.7 milioni di Gt, provocherebbe un innalzamento di 73,4 metri!

Immediata conseguenza dell'innalzamento del livello dei mari è l’inondazione delle regioni costiere in tutti i continenti. Esistono in rete diversi simulatori, come “Flood map", che mostrano in qualunque regione cosa comporterebbe l’innalzamento dei mari in termini di inondazioni.

Si stima che un innalzamento di 90 cm entro il 2100 comporterebbe l'inondazione delle abitazioni del 2.6% della popolazione mondiale (oltre 300 milioni di persone nel 2100) e di 4.6 milioni di persone solo negli USA.

Tuttavia, ancor prima dell’inondazione il problema non meno grave sarà l’isolamento prodotto dall’innalzamento del livello del mare. Questo aspetto, trascurato negli ultimi due decenni dalle politiche di adattamento al clima, solo recentemente sta ricevendo la giusta attenzione.

Cosa intendiamo per rischio isolamento

Un team di ricercatori delle Università di Canterbury (Nuova Zelanda) e dell’Università del Maryland (USA) ha recentemente pubblicato sulla rivista Nature Climate Change (numero Marzo 2023, nell'articolo "Il rischio di isolamento accresce il fardello previsto dall'innalzamento del livello del mare") i risultati di un interessante studio.

Per isolamento intendiamo il venire meno della possibilità di utilizzo di infrastrutture, principalmente strade e ferrovie, che una volta inondate, renderebbe impossibile il collegamento tra diverse comunità costiere e all’interno delle stesse la possibilità di raggiungere servizi critici quali ad esempio servizi di istruzione (scuole, università), di assistenza sanitaria (ospedali, strutture sanitarie) e di alimentazione (supermercati, ristoranti) come anche i luoghi delle attività produttive (industrie, aziende, uffici).


Da questo studio si evince che gli effetti sociali dell’innalzamento del livello dei mari sono fortemente sottovalutati se non si tiene conto anche del rischio di isolamento, che precede ed è strettamente legato al rischio di inondazione.

L’isolamento urbano, strettamente legato alle inondazioni, potrebbe accadere molto prime di queste ultime.

Cosa suggerisce questo studio

Il gruppo di ricerca suggerisce che oltre alla quantificazione del rischio inondazione è necessario quantificare anche il rischio di isolamento, il quale ancor prima dell'inondazione delle abitazioni, potrebbe produrre effetti quali migrazioni di massa, sostanziali disagi sociali, ed esacerbare le diseguaglianze.

Questo rischio isolamento viene quantificato, ad esempio, calcolando l’aumento dei tempi e dei chilometri di percorrenza necessari ai pendolari per raggiungere gli stessi luoghi con percorsi alternativi a quelli inondati; o calcolando il numero di strutture lavorative, scolastiche e sanitarie non più raggiungibili.

Naturalmente, questo studio viene effettuato città per città e all'interno di ciascuna città, quartiere per quartiere, o calcolando il rischio per i sistemi di drenaggio di essere ostruiti dall'innalzamento del livello dei mari.

Un ulteriore motivo per cui è importante calcolare il rischio isolamento è dovuto al potenziale deterioramento delle infrastrutture orizzontali (rete elettrica, idrica, telecomunicazione via cavo/fibra).

Qualora queste infrastrutture venissero esposte alle acque sotterranee, soprattutto saline, ne subirebbero danni sostanziali. Poiché queste infrastrutture sono spesso posizionate lungo le strade, la loro inondazione comporterebbe l’isolamento di interi quartieri che, sebbene non inondati, perderebbero servizi quali elettricità, acqua potabile e di scarico, internet e così via.

I residenti che sperimentano l'isolamento, anche se la loro casa rimane asciutta, potrebbero non poter più restare nelle loro case per la mancanza dei servizi fondamentali e quindi costretti a spostarsi altrove. Questa necessità di spostarsi sarebbe fattibile dalle classi più abbienti esacerbando in questo modo l'ineguaglianza sociale.

Il numero di persone a rischio isolamento è tra il 30% e il 90% maggiore di quello a rischio inondazione.

Si calcola che negli USA tra 750.000 e 1.500.000 di persone sono a rischio isolamento entro il 2050 e fino a 12 milioni nel 2100.


Molte regioni considerate a basso rischio inondazione, possono risultare ad alto rischio isolamento il che comporterebbe una migrazione di massa di gran lunga superiore a quella attualmente stimata e basata solo sulle zone a rischio inondazione.

Lo studio citato mostra che negli USA molte regioni a rischio inondazione entro il 2060 potrebbero essere a rischio isolamento entro il 2030. Questa previsione potrebbe essere estesa a tutti i paesi del mondo con zone costiere.
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Esempio di inondazione causata dall'innalzamento del livello del mare

In sintesi

Questo recentissimo studio avverte che basarsi solo sul rischio inondazione, trascurando quello di isolamento, potrebbe sottostimare di molto l’impatto negativo economico e sociale legato all’innalzamento del livello del mare, come anche sovrastimate la tempistica di inizio di questa emergenza.

Ne segue che a causa dell'isolamento molti Stati potrebbero trovarsi impreparati o sottostimare di parecchio le risorse economiche necessarie per affrontare un evento che risulterà essere di proporzioni ben maggiori.