Perché i tramonti in autunno sono più rossi e spettacolari
Se mai vi foste ritrovati a pensare che i tramonti durante il periodo autunnale siano più spettacolari, colorati e rossi, sappiate che non si è trattato solo di una impressione, è proprio così. Come mai?

Avete presente quelle giornate autunnali, con il cielo attraversato da piccole nuvole, che terminano con tramonti mozzafiato in cui il cielo si tinge di una moltitudine di colori che passano dal giallo al rosso, passando per l’arancione e per tutte le varie sfumature? Magari in quelle occasioni vi siete anche ritrovati a pensare di essere davanti al più bel tramonto mai visto, e diciamo pure che in fin dei conti non avevate proprio torto.
Esiste infatti una stagione in cui i tramonti sono tendenzialmente effettivamente più belli, questa è proprio l’autunno e parte dell’inverno.
Tra novembre e febbraio infatti il cielo al tramonto sembra quasi prendere fuoco e tutto ciò ha una spiegazione scientifica che rientra in vari ambiti: quello astronomico, quello fisico e quello meteorologico.
Procediamo quindi con ordine e cerchiamo di capire quali sono effettivamente le motivazioni alla base di questa esplosione di colori.
Perché non tutti i tramonti sono uguali?
Partiamo quindi dall’origine di questo spettacolo, il Sole. Sappiamo che il Sole emette luce che a noi appare bianca in quanto data dalla sovrapposizione di onde elettromagnetiche con varie lunghezze d’onda. Ogni lunghezza d’onda è però associata, in ordine crescente, con un determinato colore che va dal violetto al rosso.
Quindi dal Sole parte un fascio di luce composto da tantissimi colori che poi sovrapponendosi ci fa apparire il fascio bianco che una volta partito dalla nostra stella deve compiere una sorta di corsa ad ostacoli durante la quale finirà per perdere alcuni corridori, ovvero alcuni colori.
Prima di arrivare a noi e ai nostri occhi questa luce deve infatti attraversare la nostra atmosfera che sappiamo contenere moltissime particelle di varie dimensioni: gas, molecole e aerosol.

Le lunghezze d’onda associate al colore rosso “sono più brave” a superare l’ostacolo dato dall’atmosfera terrestre senza intoppi, mentre quelle associate al colore blu tendono ad interagire maggiormente e a essere diffuse in tutte le direzioni.
Quando quindi il Sole è basso all’orizzonte, la luce da lui prodotta deve attraversare uno strato maggiore di atmosfera, la luce rossa riesce comunque a superarla e a giungere ai nostri occhi mentre la blu si perde durante il suo percorso a ostacoli e noi non riusciamo a percepirla. Ecco perché quindi il cielo al tramonto ci appare rosso.
Questo fenomeno fisico ha un nome ben preciso: si tratta dello scattering Rayleigh. È giusto però specificare questo fenomeno avviene durante tutte le stagioni perché l’atmosfera terrestre ci avvolge sempre, non solo in autunno e inverno, spiega quindi il colore del tramonto ma non perché durante queste stagioni sia più vivido.
Tuttavia non si può certamente tralasciare il fatto che l’atmosfera e la sua composizione cambi leggermente in base alle condizioni meteorologiche. Ad esempio in primavera ed estate in atmosfera troviamo più vapore acqueo che invece è meno abbondante durante l’autunno e l’inverno. Non solo, anche il particolato atmosferico tende ad essere leggermente più piccolo durante i mesi freddi.
Quindi il fatto che le particelle di particolato siano più piccole e che ci sia meno umidità fa sì che più luce arrivi a noi e si perdano meno “corridori” durante il percorso. Ricordiamoci però che in proporzione durante la corsa continueremo a perdere più luce blu rispetto a quella rossa, con il risultato che il colore rosso del tramonto in autunno e inverno appaia ancora più intenso e vivace rispetto alle altre stagioni.
Tramonti più duraturi e più colorati
Ci sono però altre differenze di natura meteorologica tra le varie stagioni e riguardano la stabilità e l’instabilità dell’atmosfera. Sappiamo bene infatti che in autunno e inverno nei nostri cieli tendono ad esserci più nuvole rispetto alla primavera e all’estate, e spesso si tratta di nubi medie o alte che lasciano il cielo sgombro nella porzione di cielo vicina all’orizzonte, dove appunto il Sole tramonta, facendo sì che la nostra stella tinga di rosso anche le nubi che si trovano più in alto.
Ultimo, ma non meno importante, il tramonto in autunno-inverno dura effettivamente di più. Infatti man mano che ci avviciniamo al solstizio d’inverno, atteso quest’anno per il 21 dicembre, il Sole impiega più tempo per tramontare.
Insomma, in questi mesi i tramonti sono scientificamente più spettacolari e durano anche più a lungo, non perdiamo quindi l’occasione di ammirare un bel tramonto infuocato.