Con l'estate inizia la stagione dei violenti temporali sulle pianure dell'Europa orientale: ecco come si formano

Con l’arrivo della stagione estiva sui vasti bassopiani e pianure dell’Europa centro-orientale comincia la stagione dei violenti temporali, capaci di apportare forti piogge, grandinate, forti colpi di vento e una gran quantità di fulminazioni.

Con l’arrivo della stagione estiva sui vasti bassopiani e pianure dell’Europa centro-orientale comincia la stagione dei temporali estivi, anche particolarmente violenti.

Con l’arrivo della stagione estiva sui vasti bassopiani e pianure dell’Europa centro-orientale comincia la stagione dei temporali “termoconvettivi”. L’improvvisa impennata dei valori termici sul comparto orientale del vecchio continente è causata dall’aumento dell’insolazione diurna, caratteristico in questo periodo dell’anno, e dal contemporaneo allungamento delle giornate.

L’intensificazione del soleggiamento, a sua volta, determina un graduale riscaldamento delle terre emerse, con l’emergere dei primi tepori di stagione. I terreni, soprattutto lungo le immense pianure dell’est Europa, fra Polonia, Ucraina e Russia europea, tendono sempre più a scaldarsi durante le ore centrali del giorno, immettendo nell’atmosfera una maggiore quantità di calore (specie negli strati d’aria prossimi al suolo) che tende a far salire i termometri oltre la soglia dei +30°C.

Cosa succede in estate nelle pianure dell’est?

Alla base di questa improvvisa impennata dei valori termici sul comparto orientale del vecchio continente vi è il graduale aumento dell’insolazione diurna, caratteristico in questo periodo dell’anno, e il contemporaneo allungamento delle giornate.

L’intensificazione del soleggiamento, a sua volta, determina un graduale riscaldamento delle terre emerse, con l’emergere dei primi tepori di stagione. Il maggior apporto di calore, indotto dalla graduale intensificazione dell’insolazione diurna che surriscalda per bene i terreni, in stabilizzando la colonna d’aria sovrastante, per l’inasprimento del “gradiente termico verticale” (fra l’aria sempre più mite nei bassi strati e l’aria fredda che scorre alle quote superiori della troposfera), alimenta pure lo sviluppo dei moti convettivi (correnti ascensionali che dal suolo tendono a propagarsi verso la media e alta troposfera).

Se l’aria nei bassi strati è sufficientemente umida questi moti convettivi spesso vengono identificati nella genesi di addensamenti cumuliformi, piuttosto sviluppati in altezza, nelle ore centrali del giorno, specie se in presenza di importanti “gradienti termici verticali”, che vengono poi inaspriti dall’isolamento nei bassi strati di un “cuscino d’aria calda e umida” (come avviene in estate sulla pianura Padana dove lo strato caldo umido preesistente al suolo rappresenta il carburante che mette in moto i temibili temporali padani).

L'immagine si riferisce a un violento temporale notturno che colpisce l'area di Mosca durante il periodo estivo. Si notano le diffuse fulminazioni e le basi molto basse dei cumulonembi.

Tanti temporali nei prossimi giorni

Nei prossimi giorni, osservando le moviole satellitari, non di rado si potrà osservare la formazione di nubi cumuliformi (per lo più cumuli e congesti), ad evoluzione diurna, sempre più pronunciate fra l’area balcanica, la regione carpatico-danubiana, i bassopiani di Germania e Polonia e le più vaste pianure di Ucraina, Bielorussia e Russia europea, dove l’attività “termoconvettiva”, capace di scatenare temporali davvero terribili, entrerà nel vivo dall’ultima decade di Aprile, con eventi temporaleschi anche di forte intensità.

Del resto, fra Ucraina, Bielorussia, Repubbliche Baltiche e Russia europea, i massimi picchi di precipitazioni si verificano proprio durante la tarda primavera e il periodo estivo, quando le estese pianure di Ucraina, Bielorussia e Russia europea, esposte all’intenso soleggiamento diurno, si surriscaldano notevolmente facendo schizzare i termometri oltre la soglia dei +25°C +30°C, o anche più (picchi sopra i +32°C +35°C) durante le ondate di calore che risalgono dall’entroterra desertico libico e egiziano, a seguito del posizionamento di un’area depressionaria sul Mediterraneo centrale o dell’affondo di un asse di saccatura verso l’Italia.

Non è un caso se l'estate nei Paesi dell'Europa orientale è la stagione più piovosa dell'anno, con un picco pluviometrico nel mese di luglio.

Ecco i dati statistici di alcune città

A Mosca il mese più piovoso dell’anno è luglio, con una media pluviometrica di 94 mm, cosi come per Kiev, dove in luglio cadono in media ben 88 mm di pioggia, mentre nei mesi meno piovosi (marzo, aprile e ottobre) ne cadono appena 39 mm.

Anche a Varsavia, ed in molte altre capitali dell’est, luglio si conferma essere il mese più piovoso dell’intero anno, con una media pluviometrica di circa 85 mm e 10 giorni di pioggia.

D’estate, molto spesso, basta l’affondo di leggere infiltrazioni di aria più fredda dalle latitudini scandinave o dalla Russia occidentale, sopra gli “arroventati” bassopiani ucraini, per innescare intensi temporali, caratterizzati da una vivace attività elettrica e forti colpi di vento (“downbursts”), che scoppiano improvvisamente, fra il pomeriggio e la prima serata, generando rovesci e intense piogge che si esauriscono rapidamente dalla serata/notte.

Quando poi scivolano delle gocce fredde, colme di aria molto fredda d’origine polare o sub-polare nella media troposfera (con isoterme di -30°C a oltre 5000 metri), l’instabilità, inasprita dai forti “gradienti termici verticali”, può divenire veramente molto marcata, dando origine a forti temporali che possono generare forti rovesci di pioggia, capaci di durare per diverse ore, e alle volte pure grandinate con intensa attività elettrica.