A 70 metri sotto terra il tempo non esiste: il clima stabile e l'umidità che hanno creato le Grotte di Castellana

In Puglia si trovano alcune delle grotte più belle d’Italia, le Grotte di Castellana. Nel corso di 90 milioni di anni acqua, calcare e particolari condizioni ambientali hanno dato una forma unica a questo complesso di cavità dall’aspetto incredibilmente affascinante

Grotte di Castellana
La Grave, la prima grande aula che dà accesso alle Grotte di Castellana e l'unica in cui entra la luce del sole

Le Grotte di Castellana si trovano nei pressi di Castellana Grotte, in provincia di Bari. La loro storia inizia nella notte dei tempi, ma la loro scoperta “ufficiale” è relativamente recente, risale infatti al 1939, anno in cui sono iniziate le esplorazioni da parte degli speleologi.

In realtà la voragine che dà accesso alle grotte, essendo visibile in superficie, è nota da sempre alla popolazione locale che, tra superstizioni e leggende, la temeva, ritenendola abitata dalle anime dei defunti.

Oggi le Grotte di Castellana sono uno dei complessi carsici più visitati d’Italia per lo spettacolo che offrono alla vista, di sorprendente bellezza, ma anche grazie ai numerosi segreti che ancora custodiscono e che e rendono interessanti dal punto di vista scientifico.

La magia dell’acqua attraverso i millenni

Il complesso delle Grotte di Castellana, non ancora interamente esplorato, si estende per circa tre chilometri su un’area che un tempo era ricoperta dal mare.

Proprio qui, nel Cretaceo Superiore, novanta milioni di anni fa, vivevano colonie di molluschi e alghe. I resti di queste forme di vita, nel corso del tempo si sono accumulate sul fondo del mare formando sabbia e fango che si sono compattate in uno strato spesso diversi chilometri.

Altri milioni di anni ci sono voluti affinché la terra si innalzasse fino ad emergere, e l’acqua piovana scavasse nel sottosuolo sciogliendo il calcare. Così si sono lentamente formati aule e cunicoli di varie dimensioni. Alcuni crolli, poi, hanno aperto una frattura in superficie che ha consentito il passaggio della luce nel primo grande ambiente noto come La Grave.

Questa ampia voragine costituisce l’accesso alle grotte, che si snodano attraverso una serie di altri ambienti a cui sono stati dati nomi evocativi, come il Corridoio del Serpente, il Grand Canyon, la Caverna della Torre di Pisa, e c’è anche un piccolo lago sotterraneo ribattezzato Laghetto dei Cristalli.

Un guardiano silenzioso

A rendere particolarmente spettacolari le grotte ci sono le numerose concrezioni, i depositi di calcare che hanno creato stalattiti e stalagmiti che talvolta si incontrano a formare delle colonne, oppure le cortine, veri e propri drappi pietrificati, ma ci sono tante altre forme particolari che rivestono le pareti dei vari ambienti.

Castellana - grotte
Alcune delle spettacolari concrezioni che caratterizzano le Grotte di Castellana

Il microclima che si trova all’interno delle Grotte di Castellana è ciò che custodisce tutto ciò e che conserva intatta la bellezza di queste caverne.

La temperatura, a settanta metri di profondità, è costantemente sui 16-18°C per tutto l’anno e l’umidità superiore al 90%. In questo modo le concrezioni sono al sicuro dalla disgregazione causata da sbalzi di temperatura o aria troppo secca, e possono continuare la loro lenta e inesorabile crescita.

L’habitat delle Grotte di Castellana

Anche se potrebbe non sembrare, quello delle grotte è un ambiente vivo e in costante evoluzione e le Grotte di Castellana non sono da meno.

Non sono solo le concrezioni ad essere in costante evoluzione perché ci sono diverse forme di vita che abitano le grotte. Una delle aule, ad esempio, è stata ribattezzata Caverna Nera perché le sue pareti sono scure grazie alla presenza di piccoli funghi neri.

Nelle grotte vivono anche alcune specie di coleotteri e ortotteri tipici di questo particolare ecosistema, mentre il buio e la temperatura costante sono particolarmente graditi a dei piccoli crostacei ciechi, e non soltanto a loro.

Le Grotte di Castellana sono molto amate dai pipistrelli che le preferiscono perché ricche di anfratti dove poter riposare al buio e al sicuro dai predatori. La temperatura costante favorisce il loro lungo sonno invernale, mentre l’alta umidità impedisce loro di disidratarsi.

Inoltre l’accesso in alcune aree delle grotte è limitato proprio per permettere ai pipistrelli di riposare indisturbati.