Cosa fare a Napoli se piove: 5 idee per scoprire una città sotterranea
Trovare qualcosa fare a Napoli quando piove è decisamente facile. Città di sole e di mare, paradossalmente è perfetta anche quando il tempo diventa brutto grazie ad una città sotto la città, piena di tesori da ammirare

Con i suoi duemilacinquecento anni di vita appena compiuti, Napoli si conferma una delle più importanti città d’arte d’Italia, con un patrimonio che attraversa praticamente ogni epoca storica, senza interruzioni.
Tra archeologia, storia e fede, tra cave di tufo, catacombe e i resti di Neapolis, la città greco-romana, il sottosuolo della città offre sempre qualcosa di nuovo da vedere e da fare, anche se a Napoli piove.
5. Napoli Sotterranea
Il nome Napoli Sotterranea non si riferisce semplicemente e a tutto ciò che si può vedere nel sottosuolo della città, ma ad un sito ben preciso con ingresso a Piazza San Gaetano, in pieno centro storico.
Se non si sa cosa fare a Napoli quando piove, questo è un ottimo punto di partenza poiché il percorso va dall’acquedotto greco-romano, ai tunnel scavati in era moderna, passando anche per i resti di età medievale e della seconda guerra mondiale.
Un tragitto che inizia nel IV secolo a.C. e termina in epoca moderna e comprende anche un museo della guerra, visto che le cavità del sottosuolo venivano usate come rifugio dai bombardamenti.
Vero fiore all’occhiello di questo sito sono gli orti ipogei, che hanno attirato l’attenzione di diversi enti di ricerca, tra cui anche la NASA.
4. Galleria Borbonica
Al di sotto della collina di Pizzofalcone, nei pressi di Piazza del Plebiscito, si trova un vasto ambiente sotterraneo nato nel XIX secolo per volere di re Ferdinando II di Borbone. Il progetto, incompiuto, prevedeva un tunnel che attraversasse l’intera collina per raggiungere Piazza Vittoria, ed è stato restituito alla città solo dopo l’inizio del nuovo millennio.
Oggi la Galleria Borbonica comprende ben cinque percorsi di visita, che permettono di vedere ad esempio la grande cisterna d’acqua dalla suggestiva illuminazione, navigare sulla falda acquifera sotterranea a bordo di una zattera, o partecipare ad un percorso speleologico armati di caschi con torce frontali per intrufolarsi negli stretti cunicoli sulle orme dei pozzari, gli uomini che un tempo pulivano i pozzi muovendosi nel sottosuolo coperti da mantelli per proteggersi dall’umidità.
È proprio da queste figure che la fantasia popolare ha creato una delle più celebri figure del folklore locale, quella del "munaciello", spiritello dispettoso che si intrufola nelle case.
3. Gli Ipogei Ellenistici
Tra il Rione Sanità e il Borgo dei Vergini si trova un complesso di tombe sotterranee risalenti al IV-III secolo a.C. e collocate a circa dodici metri di profondità.
La strada lungo la quale si trovano questi siti un tempo era a cielo aperto, ma nel corso di più di venti secoli è stata sepolta, finendo a fare da base per costruzioni più moderne.
Gli scavi però hanno messo in luce un altro importante pezzo del puzzle che costituisce l’enorme patrimonio sotterraneo della città, noto appunto come Ipogei Elenistici.
L’Ipogeo dei Cristallini è il più grande e importante, con le sue quattro camere sepolcrali, gli affreschi in vivaci colori e le iscrizioni in greco.
A rendere particolarmente interessanti queste sepolture ci sono i decori, sia scolpiti che dipinti, che mostrano l’unione e la sovrapposizione di diversi stili, principalmente quello greco e quello sannita, con influenze anche orientali, dalla macedonia, dall’Anatolia e anche dall’Egitto.
2. Le catacombe
Gallerie, sepolture e chiese ipogee costituiscono affascinanti percorsi sotterranei che sono anche un ottimo rifugio dove andare quando a Napoli piove. Luoghi ricchi di storia, scavati nel morbido tufo in cui la città affonda le proprie radici, le catacombe di Napoli sono due, quelle di San Gennaro e quelle di San Gaudioso, entrambe situate nel Rione Sanità.
Le prime sono anche le più grandi del sud Italia. Qui sono state custodite per lungo tempo le reliquie del santo patrono di Napoli, mentre oggi si possono ammirare gli affreschi paleocristiani molto ben conservati, la cripta dedicata al santo e una monumentale basilica ipogea.
Più piccole, ma non meno suggestive, la catacombe di San Gaudioso hanno a loro volta bellissimi affreschi paleocristiani ma anche decorazioni seicentesche nello stile più macabro dell’epoca. Nel XVII secolo, infatti, i nobili che qui si facevano seppellire, facevano dipingere la propria immagine sulle pareti, con il vero teschio incastonato nel muro.
1. Area archeologica di San Lorenzo Maggiore
Il centro storico di Napoli ha la particolarità di aver conservato quasi intatto il tracciato greco-romano dell’antica Neapolis, e con esso un gran numero di siti e reperti. Tra questi c’è un’area archeologica sotterranea di enorme valore e di circa tremila metri quadri, che si trova al di sotto della bella chiesa gotica di San Lorenzo Maggiore.

La chiesa si trova a Piazza San Gaetano a pochi metri dall’accesso a Napoli Sotterranea, ma i due siti sono indipendenti.
Da inserire sicuramente tra le cose da fare quando a Napoli piove, questa escursione nel sottosuolo comprende una passeggiata nel foro, l’antica piazza principale delle città, e lungo strade lastricate tra botteghe, portici e magazzini costruiti dai romani su resti ancora più antichi, di età greca.
In molti casi tutti questi reperti sono conservati quasi perfettamente; l'emozione, quindi, è assicurata.