Ho scoperto una Sicilia nuova a novembre: più autentica, più calma, e piena di magia

Elencare tutti i buoni motivi per visitare la Sicilia a novembre, ma in realtà in ogni stagione, sarebbe impossibile. Dallo spettacolo delle sue spiagge, dove grazie al clima generalmente mite è piacevole andare anche fuori stagione, alla maestosità dell’Etna sempre in attività.

Dai siti archeologici di inestimabile valore alla celebre tradizione culinaria e anche vinicola. La Sicilia a novembre offre sempre tante cose da fare anche senza andare al mare.

Novembre è un momento ideale per riscoprire la Sicilia, dove nella stessa giornata si può passare da una passeggiata sotto al tiepido sole autunnale, ad una serata sotto le prime luci di Natale.

Trekking e passeggiate in Sicilia a novembre

Il clima mite è perfetto per godersi in pieno la vita all’aria aperta in Sicilia, evitando il torrido sole estivo. Le isole Eolie, ad esempio, sono persino più affascinanti in una bella giornata d’autunno. Pollara, un piccolo borgo sull’isola di Salina, è un luogo carico di suggestione e poesia. Con le sue scogliere rosse e le case scavate nella roccia, è un autentico paradiso.

In provincia di Ragusa si trova la spiaggia di Randello, tra soffice sabbia e pinete che degradano verso il mare. Meno affollata rispetto ad altre d’estate, in autunno diventa selvaggia e deserta, con solo il rumore del vento a fare compagnia ai pochi visitatori.

Allo stesso modo l’altopiano dell’Argimusco in provincia di Messina regala scorci incredibili sugli enormi megaliti plasmati dal vento. La luce fredda di novembre e il vento non fanno che aggiungere fascino a questo luogo già unico. Una meravigliosa passeggiata è anche quella che si può fare lungo i sentieri della riserva di Pizzo Cane e Pizzo Trigna, in provincia di Palermo. Tra montagne e mare i panorami sono sempre di quelli che sanno conquistare.

Non ultime, le saline di Trapani sono una meta d’autunno dalla bellezza struggente. I tramonti di novembre che si specchiano nell’acqua rendono i colori ancora più intensi e drammatici in quello che è uno dei luoghi più straordinari di tutta la Sicilia.

Alla scoperta delle gemme nascoste della Sicilia

Una vacanza autunnale è l’occasione per prendersi il tempo anche per scoprire alcune delle tante gemme nascoste qui e lì sull’isola. Le straordinarie testimonianze archeologiche, come i templi di Agrigento o il teatro di Taormina sono considerate giustamente tra le attrazioni imperdibili dell’isola, ma lontano dalle principali rotte turistiche c’è anche tanto altro.

Grotte e insediamenti rupestri caratterizzano Cava d’Ispica a Ragusa, mentre in provincia di Trapani si trova un suggestivo borgo fantasma, quello di Poggioreale Vecchia. L’autunno accentua l’aura di mistero che circonda i ruderi del borgo colpito dal terremoto del ‘68 al punto da rendere questo luogo quasi surreale.

Un’altra esperienza unica da vivere in Sicilia a novembre è visitare i borghi di Sant’Angelo Muxaro vicino ad Agrigento e Novara di Sicilia in provincia di Messina. I due borghi ricchi di storia, tra antichi mulini, chiese medievali e case di pietra, sono avvolti da un’atmosfera sognante e accogliente, che le colline dorate rendono persino più intima.

Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo non è da meno. Qui si può trovare un angolo quasi esotico della Scilia, grazie alle chiese bizantine e al suono di una lingua rara. Il nome, infatti, non è casuale poiché in questi luoghi vive la comunità arbëreshë, di origine albanese.

Sciare in Sicilia in autunno

Decisamente la Sicilia non è solo mare, ma forse non tutti pensano a questa meravigliosa isola del Mediterraneo come ad una meta sciistica. E pure per i locali i diciassette chilometri di piste dell’Etna sono tra le destinazioni invernali più apprezzate.

A fine novembre la cima della montagna si tinge di bianco, rendendo questo vulcano, le cui spettacolari eruzioni continuano in ogni stagione, ancora più unico.

Ciaspolate, sci e snowboard, quindi, sono possibili anche in Sicilia, insieme a tipici pranzi nei rifugi a base di cucina locale. Niente canederli o krapfen, ad esempio, ma via libera ad arancini e cassate, senza dimenticare l’olio nuovo e il vino che in Sicilia si producono in abbondanza.