L'incredibile progetto di fare snorkeling tra le rovine di una villa imperiale sommersa vicino a Napoli
Nel Golfo di Napoli si trova un affascinante parco archeologico sommerso da scoprire. Una villa romana sprofondata a causa del bradisismo insieme ad altre strutture è ancora sul fondo del mare, offrendo lo spettacolo di colonne e mosaici rimasti intatti nel tempo

Un’area marina protetta che custodisce una città antica sommersa costituisce il patrimonio di un sito archeologico unico al mondo, nelle immediate vicinanze di Napoli.
Insieme ad un’altra area archeologica sottomarina protetta, quella della Gaiola a Posillipo, il sito è parte del Parco Regionale dei Campi Flegrei, una grande area vulcanica la cui costante attività ha trasformato il paesaggio, sia naturalistico che urbano, più volte nel corso del tempo, e ancora continua a farlo.
La città sommersa
Tra punta Lanterna a sud e punta Epitaffio a nord, si trova un piccolo golfo che era in origine un cratere vulcanico, oggi in parte scomparso perché sprofondato o eroso dall’acqua. Qui si trovava anticamente una ricca e colta colonia greca di nome Philopolis, che i romani trasformarono in luogo di villeggiatura per la bellezza dei paesaggi, del mare e per la presenza di acque termali.

Con il nome di Baiae, negli anni tra la Repubblica e l’Impero, la cittadina si arricchì sempre più di eleganti dimore patrizie, opere d’arte, infrastrutture, finché il suolo non iniziò ad abbassarsi progressivamente al di sotto del livello del mare.
Gli effetti più evidenti del bradisismo che cancellò la parte costiera della città risalgono al III e V secolo d.C. e ancora più consistente fu il fenomeno tra il VII e il VIII secolo d.C.
Quello che si vede oggi della parte emersa della cittadina di Baia era un tempo un'area collinare, ma la parte sommersa è un parco sommerso unico nel Mediterraneo, visitabile immergendosi con pinne e boccaglio per pochi metri.
Nuotare tra dimore nobiliari e antichi mosaici
La profondità del parco archeologico di Baia varia dai quattro ai sedici metri circa. Per gli esperti di snorkeling le immersioni non presentano alcuna difficoltà, ma c’è tanto da vedere anche per chi non ha particolare esperienza.
Il più celebre tra i siti, infatti, è anche uno di quelli più vicini alla superficie. Si tratta del salone delle feste della villa dell’imperatore Claudio, a quattro metri di profondità. Qui si può nuotare tra le repliche delle statue degli dei e della famiglia imperiale, mentre gli originali sono visibili al Museo del vicino Castello di Baia.
Altrettanto sontuosa la Villa dei Pisoni, non molto distante. La dimora apparteneva ad una ricca famiglia caduta in disgrazia dopo la congiura contro l’imperatore Nerone. Il percorso subacqueo è incredibilmente affascinante e si snoda tra corridoi, colonnati perfettamente conservati, splendidi mosaici e bagni termali.
Ancora un’altra villa, di cui non sono noti i proprietari, offre ai visitatori lo spettacolo di mosaici bianchi e neri, tra i più celebri del Parco, marmi e ancora altre terme.
Il porto antico
Per chi vuole cimentarsi con immersioni un po’ più impegnative, fino a sedici metri di profondità, in direzione Pozzuoli, c’è la Secca Fumosa con il Portus Julius, l’antico porto romano.
Costruito nel I secolo a.C. era un’opera di ingegneria avanzata e grandiosa, oggi visibile solo in parte.
Data la natura vulcanica del sito, i resti archeologici qui convivono con solfatare, fumarole, geyser e con una flora e una fauna marine particolarmente ricche e varie, formatesi grazie al particolare microclima.