Scoperto il primo pianeta in orbita perpendicolare a una coppia di stelle: sfida la logica del Sistema Solare
Anche se l’esistenza di pianeti in orbita ortogonale a due stelle era già stata teorizzata è solo di recente che si è effettivamente osservato un pianeta simile per la prima volta.

Non sempre teoria e pratica vanno d’accordo ma stavolta lo hanno fatto. Da tempo infatti si teorizzava l’esistenza di un particolare sistema planetario ma non si erano mai trovate prove effettive, questo fino ad ora.
In realtà si erano trovati già indizi secondo cui potevano effettivamente esistere pianeti simili detti anche “pianeti polari”, con orbite con un angolo di 90 gradi attorno a stelle binarie. Infatti erano stati rilevati dei dischi di formazione planetaria in orbite polari attorno a coppie stellari e ovviamente se sono presenti i dischi di formazione possono esserci anche pianeti.
Un sistema planetario unico nel suo genere
L’insolito sistema osservato di recente per la prima volta è composto da un esopianeta, chiamato 2M1510 (AB) b, e una coppia di nane brune giovani. Le nane brune, seppur decisamente più grandi dei pianeti giganti gassosi, non vengono considerate stelle.
Se viste dalla Terra, le due nane brune producono eclissi reciproche, ed è proprio per questo motivo che la comunità astronomica definisce questa struttura come “sistema binario eclissante”.

Anche questo “semplice” sistema composto da due oggetti che producono eclissi reciproche è tutt’altro che scontato e infatti è solo il secondo conosciuto finora e il primo che contiene addirittura un esopianeta con un movimento ad angolo retto rispetto all’orbita delle sue due stelle ospiti.
Uno dei coautori dello studio recentemente pubblicato proprio a riguardo, il professor Amaury Triaud, dell’Università di Birminghan, ha affermato:
Questa strabiliante scoperta è stata in realtà fortuita, in quanto i ricercatori non stavano cercando questo pianeta. Infatti il team di astronomi che ha osservato questo pianeta stava in realtà perfezionando i parametri orbitali e fisici delle due nane brune, svolgendo le loro osservazioni con lo strumento UVES (Ultraviolet and Visual Echelle Spectrograph), installato sul Very Large Telescope (VLT) presso l’Osservatorio di Paranal, in Cile.
Una scoperta avvenuta quasi per caso
È sempre grazie ad un telescopio situato nell’Osservatorio di Panaral, SPECULOOS (Search for habitable Planets EClipsing Ultra-cOOl Stars), che gli astronomi avevano scoperto nel 2018 la coppia di nane brune che prende il nome di 2M1510.
Il gruppo di ricerca quindi, mentre portava avanti i suoi studi su questo particolare sistema, ha notato che la traiettoria delle due stelle variava in modo insolito, come se ci fosse un oggetto che ne modificasse l’orbita. È così che è stata dedotta l’esistenza dell’esopianeta e il suo strano angolo orbitale.
Gli astronomi hanno quindi esaminato tutti gli scenari possibili trovando che l’unico coerente con i dati è quello che vede la presenza di un pianeta in orbita polare.
Riferimenti allo studio:
Thomas A. Baycroft et al., Evidence for a polar circumbinary exoplanet orbiting a pair of eclipsing brown dwarfs.Sci. Adv.11,eadu0627(2025).DOI:10.1126/sciadv.adu0627