26 settembre 1997, ventisei anni fa il terremoto nell'Appennino Umbro-Marchigiano

Il 26 settembre del 1997, esattamente ventisei anni fa, il terremoto sconvolgeva l'Appennino umbro-marchigiano causando vittime e gravi danni.

Il 26 settembre di ogni anno si ricorda in Italia il terremoto che sconvolse l'Umbria e le Marche del 1997. Nella notte tra il 25 ed il 26 settembre del 1997, un terremoto di magnitudo 5,7 con epicentro a Cesi, vicino Colfiorito, sconvolgeva un'area dell'Appennino situata tra Umbria e Marche, causando inizialmente due morti. Molte le case danneggiate da quel primo evento sismico, soprattutto nei comuni di Foligno e Nocera Umbra. Alle 11.40 di mattina del 26 settembre, poche ore dopo, una scossa più potente, di magnitudo 6,0 e con epicentro ad Annifo, tornò a sconvolgere quest'area situata tra Umbria e Marche causando nuovi crolli e la morte di altre otto persone. Il bilancio finale di quel terremoto fu di 11 vittime, con danni enormi.

Uno degli eventi simbolo di quel devastante terremoto di cui ricorrono oggi 26 anni, fu il crollo della Volta affrescata da Cimabue e Giotto nella famosa Basilica di San Francesco ad Assisi (Perugia).

Le immagini del crollo, nel quale morirono quattro persone, fecero il giro del mondo, diventando il simbolo di quel disastro, e della distruzione del ricchissimo patrimonio artistico, architettonico e archeologico di quest'area dell'Italia.

La ricostruzione di quest'area ha permesso di aumentare la sicurezza sismica degli edifici e delle opere architettoniche antiche. Purtroppo, pochi anni dopo il sisma del 1997 nuovi eventi sismici hanno sconvolto l'Appennino, dall'evento de L'Aquila del 6 aprile 2009 fino alla sequenza sismica di Amatrice-Visso-Norcia iniziata il 24 agosto 2016.