Coprifuoco, perché si chiama così?

Da dove viene la parola "coprifuoco" che questi giorni è tornata di uso comune per le misure di contenimento della pandemia? Sebbene il termine faccia subito pensare a una situazione drammatica di guerra, l'origine è un'altra. Ecco qualche curiosità.

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Anche se la parola "coprifuoco" fa pensare subito a situazioni drammatiche, l'origine è in realtà legata alla vita quotidiana nelle città del Medioevo.

Negli ultimi giorni in Europa si è tornati a parlare di "coprifuoco", a fronte della seconda ondata di contagi da COVID-19. Inizialmente è stata la Francia ad annunciare questa misura che proibisce, in diverse metropoli fra cui Parigi, di uscire di casa nelle ore notturne. La misura è stata presa nelle città particolarmente colpite dalla "nuova ondata" di contagi. Nei giorni a seguire la decisione di sospendere la vita sociale al di fuori dai domicili provati negli orari serali e notturni si è diffusa anche alla Germania e pure l'Italia ha valutato di mettere in campo questa misura per frenare l'aumento dei contagi da coronavirus.

In questo 2020 così particolare ci siamo abituati ad usare parole che fino a pochi mesi fa non si usavano abitualmente. Del resto, abbiamo vissuto in questi mesi molti eventi eccezionali. Le parole "quarantena" o "confinamento", o "lockdown" utilizzando l'inglese, sono diventate di uso comune. Ora torna d'uso anche "coprifuoco", che ci porta subito con la mente a situazioni molto gravi, drammatiche, come una guerra o una dittatura. In realtà l'origine di questo termine non ha niente a che fare con armi da fuoco.

Da dove viene la parola "coprifuoco"?

Sebbene la parola "coprifuoco" ci faccia pensare subito alla guerra, perché spesso usata per contesti in cui è presente un conflitto armato o in cui viene sospesa la libertà delle persone, in realtà il termine ha un'altra origine.

Viene da "coprire il fuoco", sul modello del francese couvre-feu, ed ha origine dall'usanza antica (Medioevo) di coprire il fuoco nella propria abitazione per evitare incendi notturni. Un'usanza che derivava da obblighi e ordinanze locali. Nelle città medievali, doveva predominava l'uso del legno, era di somma importanza coprire le ceneri di caminetti e focolari prima di andare a letto.

Il rischio era infatti che nella notte si verificassero enormi incendi. Incendi di cui è piena la storia delle nostre città. Da lì anche l'uso che si fa ancora oggi di quella parola, cioè il divieto straordinario di uscire di casa di notte. Un divieto che viene imposto dalle autorità in caso di guerre, rivolte, problemi di ordine pubblico, a seguito di colpi di stato militari.

In questo strano autunno del 2020 il coprifuoco torna ad essere una misura che viene messa in pratica in una situazione di emergenza.