I dermatologi avvertono: "No, una bambina non ha bisogno di seguire routine di skincare su TikTok"

I video virali di bambine che eseguono routine di cura della pelle su TikTok preoccupano gli esperti di dermatologia. Gli studi rivelano che questi trattamenti di skincare sono inutili, costosi ed espongono la pelle dei bambini a irritazioni, allergie e sensibilità al sole.

Una niña aplica crema facial como parte de la tendencia viral #KidSkincare.
Una bambina applica una crema per il viso nell'ambito della tendenza virale #KidSkincare, che preoccupa i dermatologi per i potenziali rischi per la pelle dei bambini.

Su TikTok e Instagram abbondano video con milioni di visualizzazioni in cui bambine di appena sette anni mostrano complesse routine di cura del viso. Con hashtag come #KidSkincare o #SephoraKids, queste pratiche sono diventate una tendenza. Tuttavia, gli esperti in dermatologia avvertono: ben lontane dall’essere necessarie, queste routine possono essere dannose per una pelle ancora in pieno sviluppo.

I dermatologi avvertono: le routine virali di skincare nelle bambine non solo sono inutili, ma possono anche danneggiare la loro pelle in crescita.

Un recente studio pubblicato sulla rivista Pediatrics, guidato dalla dermatologa Molly Hales della Northwestern University, ha analizzato l’impatto di questi contenuti virali e i loro possibili rischi per la salute pediatrica. Le conclusioni sono state chiare: esfolianti, maschere, acidi e sieri non hanno alcun beneficio per bambini e adolescenti, ma comportano invece molteplici rischi.

Una moda costosa e con rischi nascosti

Il team scientifico ha creato account TikTok simulando di avere 13 anni e ha raccolto 100 video di 82 creatori di contenuti minori di 18 anni. L’analisi ha rivelato che ogni routine includeva in media sei prodotti per un costo medio di 168 dollari. In alcuni casi venivano mostrati fino a 21 ingredienti attivi in una sola routine, molti dei quali potenzialmente irritanti.

La dermatologa Natalia Jiménez, del Grupo Español de Dermatología Estética y Terapéutica (GEDET), lo riassume in modo netto: “Stiamo perdendo l’essenza di cosa significhi davvero prendersi cura della pelle e, paradossalmente, stiamo esponendo i più giovani a danni inutili”.

Tra i rischi più citati si trovano dermatite da contatto, sensibilità solare e allergie cutanee, problemi che derivano dall’uso precoce di composti come retinolo, alfa-idrossiacidi o vitamina C, raccomandati negli adulti ma senza alcuna giustificazione su pelli giovani.

Ciò di cui la pelle dei bambini ha realmente bisogno

Gli specialisti concordano sul fatto che la cura della pelle di bambini e adolescenti debba essere semplice e pratica:

  • Acqua e sapone delicato, due volte al giorno.
  • Protezione solare quotidiana, anche nei giorni nuvolosi.
  • In casi specifici, trattamento medico per condizioni come l’acne.

Nient’altro. Non servono routine complesse né costosi cosmetici. La chiave, sottolineano gli esperti, sta nell’educazione: comprendere che il sole è il principale fattore di invecchiamento e di rischio cutaneo a lungo termine.

Una semplice crema solare, applicata correttamente, protegge più di qualsiasi routine di moda diffusa sui social.

Influenza dei social media e pressione estetica

I video virali non solo promuovono prodotti costosi, ma generano anche pressione estetica in età molto precoce. Bambine di 8, 9 o 10 anni pubblicano contenuti con l’hashtag popolare #GRWM (Get Ready With Me) mostrando routine di anche un’ora davanti allo specchio. Alcune hanno persino confessato di svegliarsi alle 4:30 del mattino per riuscire a portarle a termine prima di andare a scuola.

Bambina che realizza una routine di cura del viso con diversi prodotti cosmetici, riflesso della pressione estetica alimentata dalle tendenze virali sui social network.
Bambina che realizza una routine di cura del viso con diversi prodotti cosmetici, riflesso della pressione estetica alimentata dalle tendenze virali sui social network.

Lo studio di Hales ha inoltre rilevato un dettaglio preoccupante: solo il 26% dei video includeva la protezione solare, segno di una scarsa consapevolezza su ciò che conta davvero per la salute della pelle. Al contrario, abbondavano maschere, tonici, esfolianti e sieri ricchi di fragranze e tensioattivi, ingredienti comuni nella lista degli allergeni pediatrici.

Un allarme necessario

L’avvertimento dei dermatologi è chiaro: i bambini non hanno bisogno di routine di skincare. Lontano dall’abbellire, l’uso precoce di cosmetici sofisticati può danneggiare la pelle, generare frustrazione e normalizzare un consumo superfluo.

“È fondamentale capire che la pelle giovane è più vulnerabile e non necessita di trattamenti anti-età né di prodotti depigmentanti”, spiega Jiménez. “Il focus deve essere su abitudini salutari: buona alimentazione, pulizia di base e protezione solare”.

Il boom di queste tendenze digitali riflette una paradossale realtà del nostro tempo: mentre gli adulti cercano formule per ringiovanire, i bambini vengono indotti a routine che cercano di “anticipare” una cura di cui non hanno alcun bisogno.

E i social network, con la loro valanga di consigli privi di filtro professionale, amplificano questa moda.

Riferimenti della notizia

Rivista Pediatrics. Regimi di cura della pelle pediatrica su TikTok.

Archive.today. No, la pelle di bambini e adolescenti non ha bisogno di routine di 'skincare'.