La stanza più silenziosa del mondo: “Nessun essere umano può resistere più di qualche minuto al suo interno”
C'è un luogo senza alcun suono, così silenzioso che ti fa perdere la cognizione del tuo corpo: nessuno è mai riuscito a restare lì per più di un'ora. Avresti il coraggio di entrare?

In un angolo di Redmond, negli Stati Uniti, esiste una stanza in cui il silenzio non si sente soltanto: si percepisce. È uno spazio così sconvolgente che perfino i più temerari preferiscono non restarci a lungo. Microsoft l’ha costruita dieci anni fa, e da allora è teatro di test, curiosità e fughe affrettate.
La camera anecoica di Microsoft è stata progettata per escludere ogni rumore, esterno e interno. Sembra un paradosso, ma proprio questo livello di silenzio la rende difficile da sopportare. Una volta oltrepassata la porta, non si sente più nulla del mondo esterno, ma si inizia a percepire ogni suono del proprio corpo.
Il progetto segreto che sfida l’udito umano
L’obiettivo iniziale non era spaventare nessuno, ma creare un ambiente neutro per testare dispositivi elettronici. Il risultato, però, somiglia a un’esperienza sensoriale estrema. Microsoft aveva bisogno di sapere quali suoni producessero i propri prodotti in assenza totale di interferenze. Nessuno, però, aveva previsto che quella quiete sarebbe risultata così disturbante.
EL LUGAR MÁS SILENCIOSO DEL MUNDO
— Informa Cosmos (@InformaCosmos) October 22, 2023
La cámara anecoica de Microsoft, es un lugar donde no existe ningun tipo de ruido ni ecos.
Si alguien entra en ella, pasado varios minutos escuchará claramente el latido de su corazón, su respiración, para después de un rato, oír la sangre pic.twitter.com/pF2rJAcqQZ
Per costruire la camera sono stati usati diversi strati di acciaio e cemento, sospesi su una base flessibile che isola dalle vibrazioni. All’interno, pannelli a forma di cuneo in fibra dissipano le onde sonore prima che possano riflettersi. Il risultato: nessun eco, nessun rimbalzo, nulla.
In un ambiente privo di rumore ambientale, anche il respiro o il battito delle palpebre diventano assordanti. E proprio questo rende la sala uno strumento fondamentale per ingegneri del suono e sviluppatori: qui si possono regolare i clic più impercettibili di un mouse o il sussurro di un altoparlante.
Cosa si prova dentro una stanza così?
Entrarvi non è come abbassare il volume: è come zittire il mondo e amplificare il corpo. Privato di stimoli esterni, il cervello si concentra su ciò che accade dentro: battito cardiaco, movimenti intestinali, articolazioni. Dopo un po’, diventa difficile mantenere l’equilibrio o distinguere se si è in piedi o seduti.
Non ci sono effetti permanenti né conseguenze mediche, ma il disagio è reale. Finora, nessuno è riuscito a restare dentro per un’ora intera. Il record di permanenza è di circa 55 minuti, ottenuto da una persona con addestramento e forte resistenza psicologica. La maggior parte si arrende molto prima.
Oltre a Microsoft: la corsa verso il silenzio assoluto
La sala di Redmond è nota per il record Guinness, ma non è sola nella sfida. A Minneapolis, un laboratorio sostiene di aver creato uno spazio ancora più silenzioso, con -24,9 decibel: un dato ancora in fase di verifica.
L’udito umano inizia a percepire suoni da circa 0 dB. Valori negativi indicano ambienti ancora più silenziosi. A confronto, un ufficio tranquillo misura 40 dB, una conversazione 60 dB, un concerto rock supera i 100 dB.
La cámara anecoica de Microsoft es la sala más silenciosa del mundo, según el Libro Guiness de los récords. Se encuentra en el Edificio 87 de las oficinas de Microsoft en Washington, y fue diseñada principalmente por Hundraj Gopal, científico especialista en audición.
— Más Sabios (@MasSabios) January 5, 2024
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Ma non è solo una questione di numeri. Queste camere hanno applicazioni pratiche in medicina, aerospazio, automotive e telecomunicazioni. Servono a progettare dispositivi più silenziosi, testare sensori di precisione o studiare la reazione umana all’isolamento sonoro estremo.
Quando il silenzio diventa protagonista
Questi ambienti ci ricordano che il silenzio assoluto non è naturale per l’essere umano. Il nostro corpo è fatto per vivere tra stimoli. Togliere tutto può essere inquietante quanto un frastuono. E anche se la camera di Microsoft non è un’attrazione turistica, è ormai un riferimento per capire i limiti dell’udito e della psiche.
Inoltre, solleva domande interessanti sul nostro rapporto con il suono. Cosa accadrebbe se vivessimo ogni giorno in un ambiente simile? Riusciremmo ad abituarci? O il silenzio, invece di tranquillizzarci, diventerebbe una nuova forma di stress?
In un mondo sempre più rumoroso, questo esperimento mostra che anche la quiete ha un limite. Quando il silenzio è così profondo da farci ascoltare noi stessi, ciò che sembra pace può trasformarsi in una sfida.