Record di bassa temperatura in una nube: -111 ºC sul Pacifico

Alla fine del 2018 un satellite ha rilevato la temperatura più fredda mai registrata ai vertici di una potente tempesta nel Pacifico. Potrebbe succedere qualcosa di simile in Europa, ed in Italia?

Le nubi più alte e con la parte sommitale più fredda si verificano in temporali molto organizzati o in sistemi convettivi.

I potenti cumulonembi sono una delle formazioni nuvolose che più attirano l'attenzione di appassionati e professionisti della meteorologia per la loro grande spettacolarità. Questo tipo di nubi, inoltre, sono associate ai temporali responsabili di eventi meteorologici avversi ed estremi.

Un gran temporale nel Pacifico sud-occidentale

Recentemente è emerso che la temperatura più fredda misurata finora in una nuvola di tempesta è stata rilevata in cima a un cumulonembo, con un record di niente di più e niente di meno che ... -111 ºC! Questo è accaduto il 29 dicembre 2018 in un sistema di nuvole tropicali convettive a circa 400 chilometri a sud di Nauru (Micronesia).

Si è trattato di una tempesta particolarmente intensa, poiché la parte sommitale delle nuvole ha superato i 20 chilometri di altitudine, riuscendo a penetrare nella stratosfera, grazie alle potenti correnti ascensionali che alimentavano il nucleo convettivo. La 'cima' delle tempeste e dei cicloni che si formano ai tropici raggiungono altitudini elevate, fino a 18 chilometri, con temperature massime che possono raggiungere i -90ºC.

Tutto questo emerge in uno studio pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters dal Dr. Simon Proud, ricercatore presso il British NCEO (National Center for Earth Observation), e da Scott Bachmeier, un meteorologo americano. Il sensore VIIRS sul satellite statunitense NOAA-20 è stato quello che ha rilevato questo traguardo, al limite di ciò che i sensori satellitari attuali sono in grado di misurare.

Può accadere in Europa?

Alle latitudini tropicali i cumulonembi raggiungono un'altitudine maggiore rispetto alle nostre latitudini a causa del maggiore spessore della tropopausa, oltre che per le ascensioni più potenti causate dalla convezione. Non va dimenticato che la tropopausa funge da tappo, impedendo nella maggior parte dei casi alle nuvole di passare sopra quel livello. È anche importante ricordare che la sua altitudine limite è più alta all'equatore (circa 18 chilometri) che ai poli (9 chilometri).

In Spagna i casi più estremi sono stati osservati negli Overshootings Tops, che coronano sistemi convettivi o tempeste con un alto grado di organizzazione. A volte le cime dei cumulonembi hanno superato i 15-16 chilometri, con temperature inferiori ai -70 ºC, ben lontane quindi dal nuovo record riportato in questo articolo.

I temporali estremi stanno aumentando

Gli autori dello studio fanno una conclusione inquietante: negli ultimi anni questi tipi di tempeste estreme sono diventati più frequenti. Non va dimenticato che le nuvole più fredde sono spesso quelle che generano eventi estremi come grandinate violente, forti raffiche di vento o significative scariche elettriche. Li stiamo rilevando ora perché abbiamo la tecnologia giusta o è una conseguenza del cambiamento climatico? È ancora troppo presto per trarre conclusioni chiare.