Spettacolare attività dello Stromboli, il vulcano che erutta sempre e che dà nome alle eruzioni "stromboliane"

I vulcanologi dell'Istituto italiano di Geofisica e Vulcanologia (INGV), hanno immortalato il momento in cui lo Stromboli erutta. Il vulcano delle Isole Eolie, in Italia, si trova in attività permanente da almeno duemila anni! Ecco il video.

Nelle ultime ore, i vulcanologi dell'Istituto italiano di Geofisica e Vulcanologia (INGV), hanno immortalato una eruzione dello Stromboli, il vulcano situato nell'arcipelago italiano delle Isole Eolie (provincia di Messina) che si trova in attività permanente da almeno duemila anni. L'evento che si vede nel video si è verificato il 18 ottobre 2023, alle 12 circa, durante lo svolgimento di attività di manutenzione e di ripristino delle stazioni multigas della rete di monitoraggio INGV. Si vede l'emissione di cenere uscire dal cratere, formando una grossa colonna che si espande verso l'alto.

Nonostante la spettacolarità, il video non mostra niente di eccezionale: questo tipo di eruzioni avvengono infatti continuamente presso lo Stromboli.

Lo Stromboli, un vulcano permanentemente in eruzione

Lo Stromboli, informa l'INGV - è uno dei pochi vulcani sulla Terra in attività “persistente”. Si trova nell'isola più settentrionale delle sette Isole Eolie, un arcipelago situato al nord della Sicilia, nel cuore del Mar Tirreno meridionale.

L'edificio vulcanico ha una forma conica, con 3 crateri attivi. Immediatamente sopra l'area craterica si erge il Pizzo sopra la Fossa, il punto più alto dell'isola, poco sotto i 1000 metri sul livello del mare. L'intero edificio vulcanico è molto grande, visto che la base si trova a duemila metri di profondità sotto il livello del mare.

stromboli
Lo Stromboli è in stato di permanente attività eruttiva da molti secoli.

Altro elemento distintivo di questo stratovulcano è la Sciara del Fuoco, una lieve e ripida depressione nella quale si incanalano i trabocchi lavici a seguito delle eruzioni più copiose. L'ultimo fenomeno spettacolare di trabocco lavico, con la lava che si è riversata nella Sciara del Fuoco scendendo verso il mare, si è verificato pochi giorni fa.

I crateri attivi dello Stromboli sono caratterizzati da un'attività persistente, che secondo le testimonianze in nostro possesso sarebbe in corso da almeno duemila anni. Gli antichi greci chiamavano questo vulcano "il faro del Mediterraneo", perché rischiarava già più di duemila anni fa quest'area del Mediterraneo centrale, diventando un punto di riferimento per le navi.

Gli antichi greci chiamavano questo vulcano "il faro del Mediterraneo", perché rischiarava già più di duemila anni fa quest'area del Mediterraneo centrale.

Il nome Stromboli è famoso nel mondo perché il tipo di attività esplosiva che lo caratterizza è stata usata come metodo di classificazione per altri tipi simili di eruzione in tutto il mondo: le eruzioni di tipo stromboliano.

Cosa sono le eruzioni di tipo stromboliano?

In corso ormai da diversi secoli, l'attività esplosiva visibile in quest'isola del Mediterraneo è quella che in tutto il mondo è conosciuta e classificata come "stromboliana". Fu infatti il vulcanologo italiano Giuseppe Mercalli a descrivere per primo questo tipo di eruzioni, osservando lo Stromboli. Mercalli le definiva "eruzioni leggermente esplosive ad intervalli discreti ma abbastanza regolari di secondi o minuti". Le esplosioni in questo vulcano del Mediterraneo avvengono infatti ad intervalli di alcune decine di minuti.

Eruzioni stromboliane.
Sono eruzioni vulcaniche di livello relativamente basso, quindi molto meno violente delle eruzioni esplosive, nelle quali si ha espulsione di scorie incandescenti, lapilli e bombe di lava sino ad una altezza di decine o centinaia di metri al di sopra della bocca eruttiva. (INGV, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia).

Queste piccole esplosioni sono separate tra loro e caratterizzate da lanci di frammenti di lava incandescente, lapilli e ceneri fino a qualche decina o centinaia di metri sopra le bocche. Le esplosioni durano da qualche secondo a decine di secondi e sono separate da intervalli che possono variare fra minuti e diverse ore.

Ci possono essere periodi di attività più sostenuta, con formazione di piccole colate di lava, ed anche esplosioni più grandi e ben più pericolose rispetto all'abituale attività stromboliana. Sono i cosiddetti "parossismi", nei quali si assiste al lancio di bombe e blocchi fino all'area sommitale (il Pizzo sopra la Fossa) e in certi casi alla ricaduta di materiale piroclastico incandescente che può causare incendi nella vegetazione. Uno dei parossismi più forti degli ultimi anni è quello dell'estate 2019.