Da domenica il getto polare accelererà sull'Atlantico: avrà pesanti effetti sul meteo in Italia, ecco quali

Nel corso del prossimo weekend l’accelerazione della corrente a getto polare sull’Atlantico favorirà l’ingresso di una vasta saccatura di origine nord-atlantica verso l’Italia. Ecco le conseguenze del tempo sul nostro Paese, da Nord a Sud.

Il mese di maggio continua a mostrare il suo volto instabile sull’Italia, così come su diversi Paesi dell’Europa meridionale. A partire da domenica 25 maggio 2025, un’importante accelerazione della corrente a getto polare sull’Oceano Atlantico influenzerà in modo significativo le condizioni meteorologiche in Europa, con ripercussioni dirette anche sull’Italia.

Questo fenomeno atmosferico, strettamente legato alle dinamiche della circolazione stratosferica, potrebbe portare a un periodo di instabilità atmosferica, caratterizzato da sbalzi termici, precipitazioni intense e venti sostenuti.

Cos’è la corrente a getto polare e perché è importante?

La corrente a getto polare è un flusso di venti molto forti, che soffiano a quote comprese tra 8 e 12 chilometri di altezza. Questo flusso impetuoso, presente in alta quota, si sviluppa lungo la linea di demarcazione fra le masse d’aria fredda di origine polare e quelle più calde delle medie latitudini.

Il getto polare ha un ruolo importante sull’evoluzione meteorologica, dato che esso guida i sistemi perturbati e determina la traiettoria delle depressioni e degli anticicloni.

Corrente a getto.
La vasta saccatura attesa sull'Italia nel prossimo weekend, alimentata dall'accelerazione del getto polare. Provocherà un nuovo intenso peggioramento già dal fine settimana.

Quando la corrente a getto accelera, come previsto a partire da domenica, si verificano cambiamenti significativi nella circolazione atmosferica, con conseguenze dirette sul meteo delle regioni che attraversa.

Secondo le proiezioni dei principali modelli meteorologici, l’accelerazione del getto polare sull’Atlantico sarà dovuta a un rafforzamento del gradiente termico orizzontale tra le regioni polari e quelle tropicali, amplificato da un’anomalia termica positiva nelle aree tropicali continentali del Nord Africa, mentre contemporaneamente si assisterà ad un deciso raffreddamento dell’area artica, fra Groenlandia e Scandinavia.

Quali saranno gli effetti sull’Italia?

L’accelerazione della corrente a getto polare sull’Atlantico favorirà l’ingresso di sistemi perturbati di origine nord-atlantica verso l’Italia. A partire da domenica, le regioni italiane saranno interessate da una configurazione atmosferica complessa, caratterizzata da un’alternanza tra fasi di maltempo e momenti più stabili e soleggiati.

Maltempo, instabilità.
Il getto polare ha un ruolo importante sull’evoluzione meteorologica, dato che esso guida i sistemi perturbati e determina la traiettoria delle depressioni e degli anticicloni. Quando la corrente a getto accelera, come previsto a partire da domenica, si verificano cambiamenti significativi nella circolazione atmosferica, con conseguenze dirette sul meteo delle regioni che attraversa.

La corrente a getto, spostandosi verso sud, guiderà una serie di saccature verso il Mediterraneo centrale. Questo porterà un aumento delle precipitazioni, soprattutto sulle regioni settentrionali e tirreniche. Liguria, Piemonte, Lombardia, Toscana e Lazio potranno sperimentare piogge moderate o forti, con il rischio di temporali localmente intensi.

Le perturbazioni atlantiche, interagendo con l’aria più calda presente nel Mediterraneo, potrebbero generare fenomeni significativi, inclusi nubifragi e grandinate, specialmente al Nord-Ovest e lungo la dorsale appenninica.

Sebbene il mese di maggio sia generalmente associato a temperature miti, l’afflusso di aria più fredda di origine polare potrebbe causare un calo termico, con nevicate a quote relativamente basse, per il periodo, sulle Alpi.

La fase clou di questo peggioramento dovrebbe entrare di scena tra lunedì 26 e martedì 27 maggio, quando l’interazione tra l’aria fredda in quota, in discesa dall’Atlantico settentrionale, con l’aria più umida e calda presente nei bassi strati, potrebbe favorire condizioni di instabilità su buona parte d’Italia.

Attenzione ai forti sbalzi termici

Tale peggioramento, inoltre, causerà pure un netto sbalzo delle temperature, con notevolissimi contrasti fra il Nord e il Sud. Al Nord e al Centro, ad esempio, le massime potrebbero scendere di -2°C -3°C sotto la media stagionale, attestandosi tra i +15°C e i +20°C.

Al Sud e sulle Isole Maggiori, invece, l’influenza di masse d’aria più calde provenienti dal Nord Africa potrebbe mantenere temperature più elevate, con picchi di +26°C +28°C in Sicilia, Calabria e Puglia. Questo contrasto termico accentuerà l’instabilità, favorendo fenomeni meteorologici intensi.

Perché il getto polare è così ondulato quest’anno?

L’instabilità della corrente a getto polare nel 2025 è legata a diversi fattori, tra cui le anomalie stratosferiche, ma anche l’impatto indiretto del cambiamento climatico.

Dopo la morte del vortice polare stratosferico, avvenuta intorno al 10 marzo, il getto polare ha mostrato una ondulazione sempre più ondulata, favorendo scambi meridiani di masse d’aria e alternanze tra caldo anomalo e freddo tardivo.

Inoltre, la riduzione del ghiaccio marino artico e l’aumento delle temperature globali stanno alterando il gradiente termico tra poli ed equatore, rendendo la corrente a getto più sinuosa e ondulata.

Questi cambiamenti, combinati con il Final Warming precoce di marzo, hanno reso la primavera 2025 particolarmente dinamica, con episodi meteorologici estremi in diverse regioni del continente europeo.