Il flusso perturbato prende di mira l'Italia, dicembre inizierà con un treno di perturbazioni dirette sullo stivale

L’ultimo fine settimana di autunno trascorrerà accompagnato da una breve tregua dal maltempo, ma è già in arrivo un nuovo flusso perturbato che porterà rinnovate condizioni di maltempo per l’inizio di dicembre.

Ebbene sì, l’autunno è agli sgoccioli, rimangono pochi giorni di questa stagione e poi lunedì prossimo, primo dicembre, entreremo ufficialmente nell’inverno meteorologico.

C’è da dire che a conti fatti la fine dell’autunno è stata abbastanza fredda e perturbata, forse più in linea con la stagione successiva, infatti nelle ultime giornate in quasi tutto il territorio italiano si sono registrate temperature più basse del normale, anche oltre 10 °C al di sotto della media climatologica, e questo unito al maltempo ha portato interessanti nevicate sia lungo l’arco alpino che lungo la dorsale appenninica.

Al momento l’ultima perturbazione di questo mese sta gradualmente abbandonando il nostro territorio nazionale, spostandosi progressivamente verso est, e lasciando che sempre più ampi spazi di sereno prendano il posto delle nuvole sull’Italia.

Ancora freddo ma tempo più stabile

Tuttavia qualche rovescio e piovasco continuerà ad interessare la Sicilia e le regioni meridionali peninsulari almeno per la giornata odierna e quella di domani. Anche se i fenomeni si faranno via via più localizzati e meno intensi non è escluso qualche precipitazione isolata ancora di forte intensità e a carattere temporalesco, con fulminazioni e possibili raffiche di vento attorno alle celle temporalesche.

Al centro-nord invece le condizioni meteorologiche si sono già stabilizzate e su buona parte di queste regioni avremo un venerdì e un sabato accompagnati da cielo sereno o poco nuvoloso, senza precipitazioni degne di nota associate.

Attenzione però perché i cieli sgombri da nubi porteranno al ritorno delle gelate notturne, specie al nord e nelle aree interne appenniniche.

Anomalia termica
Anomalia termica prevista in Italia la notte tra sabato e domenica.

La tregua dovuta all’allontanamento della perturbazione sarà però molto breve, infatti già tra la fine della giornata di sabato e l’inizio di domenica assisteremo all’arrivo di nubi da nord-ovest che entro la fine della giornata di domenica finiranno per interessare praticamente tutto il nostro territorio nazionale.

Queste nubi, legate all’arrivo del nuovo flusso perturbato, porteranno anche precipitazioni sparse che in un primo momento interesseranno perlopiù le regioni nord-occidentali e quelle centrali tirreniche.

Attualmente, osservando i modelli matematici, sembrerebbe che gli effetti di questa prima perturbazione dell’inverno si concentrino per giorni soprattutto sulle regioni occidentali, da nord a sud.

Le precipitazioni quindi su questi settori perdureranno per svariati giorni e in generale il tempo risulterà prevalentemente uggioso quasi ovunque.

Da un punto di vista termico invece continueremo ad avere temperature abbastanza rigide almeno fino a domenica, poi da lunedì, grazie a lievi rialzi termici, ci riporteremo tutto sommato in linea con quelle previste per l’inizio dell’inverno.

Nuovo peggioramento meteo per l'inizio di dicembre

In pratica quindi per l’inizio di dicembre sono previsti valori termici che, su buona parte del territorio italiano, oscilleranno intorno a quelli previsti dalla media climatologica calcolata nel trentennio che va dal 1991 al 2020.

Osservando la tendenza meteo sembrerebbe poi che nel corso della seconda metà della prossima settimana l’ennesimo cut-off si separi dalla saccatura depressionaria principale, andando a posizionarsi proprio sul sud Italia e portando quindi un’intensificazione del maltempo e nuovi cali nelle temperature.

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Come sempre, trattandosi di una tendenza meteo, vi invitiamo a seguire i nostri quotidiani aggiornamenti redatti in base agli ultimi output dei modelli matematici.