Luca Lombroso avverte: lo scontro di masse d’aria sull’Italia può cambiare tutto, spunta una data per la neve in pianura

A Capodanno breve irruzione fredda, poi forti contrasti termici caratterizzano l’avvio del 2026. Nei primi giorni di gennaio da piogge intense in alcune regioni quindi verso l’Epifania possibile nuovo ingresso di aria fredda: sarà la volta buona per la neve in pianura al nord? In diretta meteo dall'Appennino innevato i dettagli.
Fredda notte quella appena trascorsa al nord e nelle conche del centro. Complici le inversioni termiche, le temperature minime sono scese a -4,-5°C fuori dai centri urbani, in qualche caso, specie in vicinanza del fiume Po, anche con presenza di nebbia brinosa e lieve galaverna.
Per opposto in quota ieri le temperature sono state straordinariamente miti, con zero termico a 3000-3200 m: l’aria secca ha comunque preservato la neve, con una giornata splendida sulle Alpi e sull’Appennino. Come si vede dalla nostra diretta meteo, gran sole e neve, siamo sull’Appennino Modenese ed è da qui che vi aggiorniamo della tendenza per i primi giorni del 2026.
Situazione sinottica
Evoluzione complessa e interessante nei prossimi giorni. Protagonista la corrente a getto polare, che per una prima fase si dispone settentrionale in direzione delle Alpi, portando aria fredda che farà la sua irruzione in Italia proprio a Capodanno, con scarsi effetti precipitativi ma con una marcata diminuzione delle temperature.
Nella seconda fase, nei primi giorni di gennaio 2026, il jet stream polare si dirigerà verso Francia e penisola Iberica, conglobando una depressione associata all’altro getto, quello subtropicale. Ne deriverà dapprima un richiamo caldo e perturbato verso l’Italia e quindi verso l’Epifania un possibile ingresso di altra aria fredda, ancora incerta nei dettagli.
Il tempo della notte di Capodanno
Fra il 31 dicembre e la notte di Capodanno avremo scarsa nuvolosità su tutta la penisola, mentre Sicilia e Sardegna vedranno più nubi, specie sulle coste meridionali e orientali, dove a tratti ci sarà qualche pioggia. Nel resto d’Italia non piove e non nevica, ma qualche insidia, nei rientri dopo i festeggiamenti, potrà venire dalle gelate, con formazione di brina sui tratti stradali esposti. Le minime infatti saranno fra i -3 e i -5°C sia al nord, anche nei parchi urbani molto freddo, sia nelle pianure del centro.
Il pomeriggio di Capodanno nuvolosità in aumento, al nord massime sui 5-6°C, al centro 8-10°C, 12°C in Sardegna e 14-16°C al sud. In serata piogge fra Liguria di Levante e altra Toscana, qualche nevicata debole in Appennino Tosco-Emiliano, piovaschi fra Toscana e Umbria e in parte del Lazio. Rovesci anche in alcune zone della Sicilia.
Peggioramento nei primi giorni del 2026
Venerdì 2 gennaio aumentano le nubi un po’ ovunque e rinforzano i venti di libeccio e portano in burrasca i mari occidentali, specie il Tirreno, con piogge nelle zone costiere. Ancora comunque la notte, parzialmente serena, vede gelate diffuse al nord e in molte zone del centro.

Sabato 3 gennaio molto nuvoloso o coperto in tutt’Italia, vento forte sui mari e sulle coste occidentali, con prime mareggiate. Probabili problemi nei collegamenti marittimi. Precipitazioni in estensione sul Liguria centro orientale e Alta Toscana, forti lungo l’Appennino, ma con neve solo sulle cime.
Sottovento e in ombra pluviometrica buona parte del nordovest ed Emilia Romagna centro orientale, nel resto del nord, specie Alpi a nord del Po fra Lombardia orientale e triveneto, precipitazioni in estensione e intensificazione, con neve a bassa quota, 400-600 m, sulle Alpi centro orientali.
Sul resto del centro, sud e isole, scarse le piogge, con qualche piovasco principalmente fra Lazio meridionale e Campania. Netto aumento temperature al centro sud.
Domenica 4 maltempo con aria calda
Domenica 4 gennaio perturbato ventoso, con effetti condizionati dall’orografia: piove al nord a ridosso delle Prealpi centro orientali, nevica sulle Alpi fra Lombardia orientale, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, fino a fondovalle. Piogge intense fra Liguria orientale, Emilia occidentale, alta Toscana e dorsale Appenninica settentrionale, temporaneo anomalo aumento termico nelle zone sottovento, con 15-16°C per esempio a Bologna.

Al centro piogge e temporali anche a tratti diffusi, specie sulla Toscana e Lazio e in parte Umbria, schiarite orografiche nelle regioni Adriatiche. Temporali anche in Sardegna. Al sud variabile ventoso ma tiepido, anche 20-22°C in Sicilia e Calabria, al pomeriggio-sera arrivano i temporali in Campania.
La Befana porta la neve in pianura al nord?
Fra lunedì 5 e martedì 6 gennaio l’aria fredda sembra tornare a fare il suo ingresso a partire dal nord, e potrebbe portare un repentino abbassamento del limite delle nevicate al nordest ed Emilia Romagna. Al momento la probabilità di neve in pianura è attorno al 40-60%, per una comparsa di neve a fine evento perturbato e con depositi in genere scarsi.
Al centro e al sud il tempo sembra migliorare velocemente nei settori tirrenici, con residue precipitazioni invece nelle regioni Adriatiche centrali.
Temperature in diminuzione al nord, fra 0 e 5°C, e in parte del centro fra 3 e 12°C, non certo tali da parlare di gelo intenso, al sud scampoli di tepore con 16-18°C di massima