Meteo: estate di San Martino a oltranza, quando arriverà il freddo?

Prosegue il dominio anticiclonico con temperature miti tardive e aria inquinata al nord. Cambierà qualcosa nella seconda metà di novembre? Ecco la tendenza fin verso dicembre.

Tramonto autunnale in un'area naturalistica umida del nord, nel Parco del fiume Secchia nel modenese. Il sole giallo rossastro è segno di presenza di particolato e vapor acqueo in sospensione, gli stratocumuli sono la firma dell'inversione termica in quota. Foto L.Lombroso

L'estate di San Martino dura tre giorni e un pochino, recita uno dei tanti proverbi su questo periodo dell’anno. Ora però la durata di questa parentesi anticiclonica, tipica e nota fin da tempo, sta durando bel oltre la tradizione.

Un’"estate" un po’ particolare, non ovunque il cielo è sereno, al nord spesso il cielo è coperto da nubi basse oppure il sole è ovattato dall’alta concentrazione di particolato. Al sud, versante adriatico, osserviamo da satellite quanto racconta la poesia di Giosuè Carducci. Complice aria umida dal mare, infatti, la nebbia agli irti colli piovigginando sale, con la formazione di stratocumuli dalle Marche alla Puglia.

Quando cambierà questa situazione ? Ecco le previsioni e la tendenza a lungo termine fino al dicembre 2020.

Sinottica

La configurazione dei centri di azione sull’Europa sta assumendo la caratteristica nota in bibliografia meteo come blocking. L’anticiclone principale al suolo e che interessa anche l’Italia si trova ora fra i Balcani e il Mar nero. Da lunedì il massimo si rafforzerà invece sulle Repubbliche baltiche, e quindi nel corso della settimana sulla Russia.

Questa nuova configurazione lascerà qualche spazio, fra 5-7 giorni, all’ingresso di perturbazioni atlantiche verso il nord, ma giungeranno probabilmente indebolite. In prospettiva, potrebbero poi muoversi masse d’aria più fredde dalla Russia, ma non sembrano ora giungere in modo deciso verso l’Italia.

A dominare per diversi giorni sarà comunque l’influenza del promontorio in quota, quasi subtropicale al centro sud, mentre il nord è lambito da flussi più umidi da sudovest. Questa configurazione peraltro manterrà inversioni termiche e marcato ristagno di inquinanti per diversi giorni.

Fine settimana del 7 e 8 novembre gradevole

Sabato 7 e domenica 8 sarà ben soleggiato in parte del nord e quasi tutto il centro sud, sulle Alpi e a quote medio alte dell’Appennino Tosco Emiliano. Nubi basse invece ristagneranno al nordovest e domenica anche sulla Liguria e alta toscana, queste zone potranno vedere qualche debole pioggia.

Temperature miti per la stagione soprattutto al nord, con massime sui 17-18°C, 4-5°C sopra media; al sud sui 21-23°C. All’alba dai 5-8°c del nord a 12-15°C al centro sud.

Compatibilmente coi provvedimenti di lockdown e nel rispetto di distanziamento fisico e uso mascherine, sono giornate favorevoli a passeggiate ed escursioni lungo le spiagge ora quasi deserte e nei sentieri di collina e montagna.

Da lunedì 9 a giovedì 12 ancora estate di San Martino

Nei primi 3-4 giorni della prossima settimana non cambierà quasi nulla, continua l’estate di San Martino con tempo stabile e gradevole sole in molte zone della penisola e di Sicilia e Sardegna.

Difficile entrare nel dettaglio di dove i banchi di nubi basse renderanno viceversa grigio il cielo con aria umida e anche inquinata. Principalmente questi banchi di nebbie, strati e stratocumuli saranno più frequenti al nordovest, fra Piemonte, Lombardia ed Emilia occidentale, e nelle coste esposte come la Liguria di levante e alta Toscana. Dalle circostanti montagne, sopra agli 800-1000 m, si ammirerà lo spettacolare fenomeno del mare di nubi. Giovedì queste nubi potranno essere più compatte e originare qualche piovvigine.

Aria via via più inquinata al nord, con aumento delle concentrazioni di particolato e di NOx.

Aria via via più inquinata al nord, con aumento delle concentrazioni di particolato e di NOx.

Temperature stazionarie sempre ben sopra la media stagionale, lontane dal rischio gelate all’alba.

Da venerdì potrebbe piovere

Il fine settimana del 13-15 novembre potrebbe vedere qualche cambiamento, secondo il modello europeo ECMWF un’onda perturbata potrebbe entrare al nord, portando piogge dapprima al nordovest venerdì 13, quindi sabato su gran parte del nord e anche Toscana, poi sul resto del centro e quindi domenica anche su Campania e marginalmente a seguire fra Sicilia e Calabria tirreniche.

Temperature in diminuzione specie al nord, torna un po’ di neve sulle Alpi ma a quote di media e alta montagna, non arriva assolutamente l’inverno.

L’evoluzione comunque è incerta, questo è lo scenario più probabile, ma seguiteci per le conferme e dettagli.

Tendenza seconda metà di novembre

Arriverà l’inverno? Talora è capitato, nel 2017 nevicò al nord già il giorno 13, alcuni anni, come nel 2005, 1999 e più indietro 1977 a fine novembre entrò di prepotenza l’inverno con nevicate anche consistenti in pianura.

Quest’anno non sembrano esserci i presupposti per svolte invernali precoci. Dalle mappe a 10-15 giorni si intravede qualche modesta infiltrazione fredda a metà mese, ma in quadro anticiclonico e col grosso del gelo che resta sull’Europa orientale. La circolazione sembra dominata poi da condizioni di NAO positiva, ovvero da correnti atlantiche miti che scorreranno però a latitudini in genere settentrionali, con occasionali sconfinamenti al centro nord.

Insomma, l’inverno resta lontano, ma senz'altro inizierà sul calendario meteorologico il primo dicembre.