Meteo Italia: irruzione artica tardiva, torna il freddo! E la neve?

La primavera deve attendere. Aria fredda affluisce in queste ore e un’irruzione di aria artica si delinea la prossima settimana. Potrebbe essere la più intensa dell’inverno. Quanto farà freddo e tornerà la neve? Ecco i dettagli.

Alpi bianche e innevate viste dall'aero giovedì pomeriggio, si nota l'alta Val Venosta con il Lago di Resia gelato.. Lo spessore nevoso in realtà è scarso, ma il freddo contribuisce a conservarlo bene ancora per queste settimane di inizio marzo. Foto Luca Lombroso.

Il primo marzo è iniziata, sul calendario, la primavera meteorologica. L’inverno però sembra non esserne accorto. Aria fredda di origine polare sta affluendo in queste ore verso la nostra penisola. Così le temperature sono scese ulteriormente, soprattutto in montagna ora troviamo valori decisamente invernali. Sul Plateau Rosà ai piedi del Cervino troviamo infatti oggi -17°C, freddo anche in Appennino con -12°C sul Monte Cimone. Freddo anche in pianura padana con gelate tardive, le temperature minime sono scese fino a -2,-4°C, mentre il centro sud e le isole per ora vedono valori fra +4 e +11°C.

Non è in verità la prima volta che marzo si apre con freddo tardivo, in particolare ricorderete il gelo e la neve di inizio marzo 2018, mentre andando indietro negli anni troviamo numerosi episodi, fra cui la neve intensa al nord del 9-10 marzo 2010. Insomma, la primavera può attendere e come vedremo di seguito questa è la premessa di un’irruzione fredda tardiva, che come massa d’aria sarà la più intensa dell’inverno 2021/22.

La sinottica

In superficie in queste ore osserviamo un anticiclone con due massimi di 1025 hPa, sulla Scozia e sulla Svezia meridionale. Sul Mediterraneo è presente invece una blanda depressione sul Tirreno meridionale. Fra questi sistemi si muove così aria fredda attualmente di origine polare.

L’anticiclone evolverà gradualmente nei prossimi giorni strutturandosi con massimo di 1040 hPa fra la Finlandia e la Russia, conformato con un promontorio fino all’Italia nordorientale e Adriatico. Si attiverà così un flusso di correnti fredde da est di origine in parte artica continentale.

In quota un vortice freddo si muoverà quasi retrogrado fino ai Balcani, che saranno investiti da aria molto fredda e nevicate, interessando in parte le nostre regioni centro meridionali soprattutto Adriatiche. L’aria fredda entrerà anche al nord Italia, al momento però principalmente in forma secca e senza precipitazioni.

Domenica fredda e variabile

Ampie zone di sole al nord nella giornata di domenica, con qualche annuvolamento irregolare a ridosso delle prealpi. Bora in rinforzo, con addensamenti in Romagna dove sono possibili deboli nevicate sulle colline e attorno a San Marino. Al centro e Sardegna in genere variabile, scendendo in dettaglio cielo in gran parte sereno in Toscana e Lazio. Nubi irregolari in Sardegna, più diradate nel nord dell’Isola, con addensamenti nelle zone tirreniche meridionali. Passando all’Adriatico, le correnti da est porteranno nubi con modeste nevicate in Appennino centrale.

Anche al sud troviamo un tempo variabile tardo invernale o se preferite da inizio primavera ancora fredda. Poche le precipitazioni, qualche piovasco fra Campania meridionale, Basilicata e Calabria con deboli nevicate in collina. Quanto alle temperature, gelate notturne al nord, fra -1 e -4°C, termometri in calo anche nelle conche del centro con valori attorno o poco sotto zero. Al sud temperature in calo nelle zone interne collinari, previsti -4°C a Potenza. Di giorno +8,+9°C al nord, 10-12°C al centro e 12-14°C al sud.

Mappa delle temperature a 2 metri previste per domenica 13 marzo. Aria molto fredda si nota muoversi retrograda dalla Russia, investendo proprio l'Ucraina. Il freddo, meno intensa, arriva fino alla nostra penisola.

Lunedì nevicate al centro sud poi più stabile ma freddo

Lunedì al nord ampie schiarite con qualche nube irregolare al nordest, notte fredda con minime fra -1 e -5°C, 8-10°C di giorno con aria pungente. Sole e freddo sulle Alpi. Gli effetti dei flussi freddi da est porteranno invece nevicate lungo la dorsale Appenninica centrale, fra Marche, Abruzzo e Molise. Qualche fiocco non escluso anche sulle coste. Prevalenza di sereno per la tramontana in Toscana e Lazio, variabile in Umbria. Sereno variabile e ventoso da tramontana in Sardegna.

Al sud maggiore nuvolosità invece sul versante tirrenico, con rovesci di neve anche a bassa quota in Campania, Basilicata e Calabria. In Sicilia troviamo invece una banda di precipitazioni, ma piovosi, nel sud dell’isola. Da martedì a giovedì il tempo si fa più stabile su quasi tutta la penisola, si segnalano solo modesti episodi di neve in Appennino centrale martedì e mercoledì. Freddo per la stagione, soprattutto di notte mentre le massime si rialzano leggermente specie a metà settimana.

Irruzione fredda da venerdì

Quella che si delinea per il prossimo fine settimana potrebbe essere l’irruzione fredda più importante dell’inverno.

Un nocciolo di aria continentale artica proveniente dalla Russia siberiana si dirige proprio verso l’Ucraina, dove sono previste isoterme fino a -16,-20°C a 850 hPa.

Per quanto riguarda l’Italia, l’aria gelida non entrerà in pieno e ci sono ancora incertezze nei dettagli. Il freddo non mancherà, ma probabilmente le nevicate saranno scarse e limitate alle zone di stau per i flussi orientali. Ad ora ECMWF le ipotizza solo a ridosso delle Alpi occidentali piemontesi, probabili però fiocchi anche in Appennino centrali. Il tempo prevalente in molte regioni però sarà asciutto quanto a precipitazioni, con temperature in calo. I valori li preciseremo nei prossimi aggiornamenti previsionali, in quanto dipendono dall’entità dell’irruzione e dalla nuvolosità.