Inverno, quando arriverà la prima neve in Italia?

Prosegue l’ottobrata con zero termico ancora troppo alto, manca la neve anche ad alta quota, preoccupazione per le gare di sci previste sul ghiacciaio del Cervino. Per opposto lo scorso anno la neve comparve in anticipo. Diamo uno sguardo alle nevicate precoci in pianura del passato. Quando arriverà la Dama Bianca?

una fitta nevicata in paesaggio alpino. Alpinisti invernali e sciatori attendono la neve con trepidazione. Per opposto c'è chi la teme per i disagi e per il freddo che aumenta i consumi energetici.

C’è grande attesa, come sempre, per la neve. Fenomeno amato dagli appassionati meteo, dai bambini, atteso dagli operatori turistici, ma allo stesso tempo temuto da altre categorie. La neve significa infatti disagi per la viabilità e i trasporti e col freddo che la accompagna implica aumento dei consumi energetici coi conseguenti costi. La neve è un fenomeno invernale, ma non di rado si presenta in anticipo, talora anche a bassa quota, in autunno o tardiva in primavera.

Ecco quali sono state le più famose nevicate precoci nonché le prospettive previsionali per la neve.

Prima neve: quando è arrivata in passato?

Sulle Alpi la neve a ottobre è piuttosto frequente. E’ successo per esempio nell’ottobre 2020, con fiocchi e neve al suolo perfino a 1100-1300 m. Spesso, vero, poi se ne va, le vere nevicate che iniziano a formare il manto nevoso sulle Alpi usualmente avvengono a metà o fine novembre.

La curiosità maggiore invece è per la neve in pianura, a partire per ragioni climatiche dal nord. La maggior parte della pianura padana non ha mai visto nevicate con deposito al suolo in ottobre. Ci sono notizie invece di neve fugace ottobrina in varie zone del nord nel XIX secolo.

C’è però una importante eccezione, nemmeno troppo lontana nel tempo. A Torino, il 27 ottobre 1979 si ebbe una nevicata che sorprese la città con 5 cm di neve al suolo. Sul resto della pianura padana, si va ai primi di novembre per trovare nevicate precoci.

Storica fu la neve del 3-4 novembre 1980, che interessò in particolare l’Emilia Romagna, inclusa Bologna, ma anche Verona e solo con fiocchi fugaci Milano.

Di recente, una nevicata in pianura precoce fu il 13 novembre 2017, sempre a Bologna, addirittura con un temporale con neve, con nevicate a bassa quota anche in Italia Centrale.

Quanto a Roma, a Novembre in base ai dati del Collegio Romano per cui si ringrazia Franca Mangianti, risultano pochi casi di neve non misurabile, l’ultima risale al 26 novembre 1925.

La situazione attuale: ghiacciai ancora in difficoltà

Dopo un estate di sofferenza per i ghiacciai, si sperava sia per la natura che per gli sport invernali in nevicate precoci. La situazione purtroppo è opposta. La prima gara di sci trasnfrontaliera prevista a Zermatt-Cervinia prevista il 29 ottobre è a rischio, manca la neve fino ai piedi del ghiacciaio del Plateau Rosà. Le zone a 2895 m di Cime bianche risultano infatti di tutt’altro colore.

Anche Andermatt, in Svizzera, ha rinunciato ad aprire i primi impianti a 3000 metri per carenza neve e troppo caldo.

Sorprendono infatti le temperature in quota, fino a +7°C a 3500 metri, zero termico ieri misurato a 4100 m nel nordovest.

Le mappe a 10 giorni arrivano a ridosso di novembre, ma sull'Italia si vede ben poca neve e peraltro a quote alte. Per trovarla, bisogna allarghere il dominio geografico al nord Europa e zone polari. Non è normale, anche a fine ottobre la neve dovrebbe fare le sue prime comparse in montagna.

Neve in arrivo, ma a quote molto alte, poi caldo

Riguardo le citate gare di sci, gli operatori stanno facendo certo i massimi sforzi, ma la situazione meteo non aiuta certo. Fra venerdì e sabato comunque i flussi da sudovest si abbassano di latitudine, e alle quote alte tornerà a cadere la neve. Tuttavia il nostro modello prevede temperature alte, a Cervinia venerdì è prevista pioggia con +6,+8°C.

Deve comunque far riflettere che confidiamo in nevicate, in ottobre, a quote di ben 2600-2800 m nel nordovest. E con nevicate non particolarmente abbondanti.

Ancora più sorprendente la tendenza per la prossima settimana, con l’anticiclone africano in configurazione estiva e nuova fase di zero termico verso i 4000 m.

Quando sono previste le prime nevicate?

A questa domanda non è possibile rispondere ora. Proviamo comunque a guardare alle tendenze a medio e lungo termine. Ieri il modello GFS ipotizzava primi freddi al nord verso inizio novembre, scenario che comunque era da ritenere poco probabile e smentito dai calcoli odierni.

Del resto la previsione settimanale nei primi 7 giorni di novembre di ECMWF indica temperature di 2-3°C sopra la media, il che relega al lumicino le possibilità di neve precoce a bassa e anche media quota. Situazione analoga sembra permanere fino a metà del prossimo mese.

Insomma, per la neve vera, anche in montagna, se ne riparla, probabilmente, a fine novembre o oltre.