Questa domenica una grande tempesta "transoceanica" raggiungerà l'Europa occidentale: porterà pioggia in Italia?

I rimasugli di questa perturbazione domenica raggiungeranno parte dell'Italia, portando forti piogge e autentici nubifragi. Ecco le regioni che saranno maggiormente colpite.
In questo periodo dell’anno spesso le dinamiche atmosferiche su larga scala vengono influenzate da ciò che accade lungo i tropici. Una di queste situazioni si sta delineando proprio in questi giorni sull'Atlantico, con una perturbazione tropicale che ha origine al largo della Florida il 31 agosto e che ora minaccia di portare piogge intense in Europa già questa domenica.
Questo sistema atmosferico rappresenta un classico esempio di come le tempeste tropicali possano evolvere e influenzare il tempo in regioni lontane migliaia di chilometri, portando grandi quantitativi di umidità tropicale verso l'Europa.
Le origini tropicali di questa perturbazione
Tutto è iniziato il 31 agosto, quando una depressione si è formata al largo delle coste della Florida.
Questa perturbazione, inizialmente classificata come una depressione tropicale dal National Hurricane Center (NHC), presentava tutte le caratteristiche tipiche di un sistema tropicale, con venti sostenuti fino a 60-70 km/h, una struttura simmetrica con un centro di bassa pressione caldo e un'intensa convezione che generava rovesci e temporali.
Passando vicino le coste della Florida ha prodotto piogge moderate e venti forti, ma senza raggiungere lo status di uragano grazie a condizioni atmosferiche sfavorevoli come il forte wind shear verticale, e probabilmente anche ad acque oceaniche non sufficientemente calde in quella specifica area.
Mentre la tempesta si allontanava dalle coste americane, i meteorologi hanno iniziato a tracciare la sua traiettoria, che la vede spingersi verso le medie latitudini. Nel recente passato tempeste come la Tropical Storm Debby del 2024 o simili perturbazioni, hanno seguito percorsi analoghi, influenzando il tempo europeo settimane dopo la loro formazione.
La transizione extratropicale del sistema
Man mano che la perturbazione tropicale si spostava verso est, ha iniziato a salire di latitudine, passando dalle regioni subtropicali a quelle temperate del Nord Atlantico.
Questo spostamento è un processo naturale noto come "transizione extratropicale", durante il quale i sistemi tropicali perdono le loro caratteristiche originarie e si integrano con i fronti atmosferici delle medie latitudini.

Un ciclone extratropicale, a differenza di uno tropicale, è guidato da gradienti di temperatura e fronti barometrici, piuttosto che da convezione esplosiva. Secondo le mappe sinottiche elaborate da modelli numerici come ECMWF e GFS, i resti di questa perturbazione tropicale verranno assorbiti da un profondo ciclone freddo extratropicale, presente a largo delle Isole Britanniche.
Anche se la sua struttura tropicale simmetrica si dissolverà, il suo "cuore" di umidità verrà incorporato nel sistema più ampio. Il ciclone extratropicale, posizionato a circa 50-55 gradi di latitudine nord, guadagnerà energia dall'infusione di vapore acqueo tropicale, intensificandosi e spostandosi verso sud-est in direzione del continente europeo.
Questa perturbazione domenica raggiungerà l’Italia, ecco i rischi che si corrono
Domenica 7 settembre i resti di questa perturbazione raggiungeranno, attraverso la Francia, le nostre regioni Settentrionali, causando un severo peggioramento del tempo.
Dalle elaborazioni dei modelli matematici sembrerebbe che Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Liguria saranno le regioni maggiormente coinvolte da questo peggioramento, con piogge, forti temporali e rischio di locali nubifragi. Nelle aree pedemontane, specie fra Lombardia e Veneto, potrebbero cadere fino a 100-150 mm di pioggia in poche ore.

Qualche fenomeno potrebbe coinvolgere pure parte delle regioni del Centro, fra cui Toscana, Lazio, Campania e Marche, dove potrebbero sopraggiungere delle piogge e dei rovesci o temporali.
La combinazione di umidità tropicale e instabilità locale aumenta il rischio di fenomeni meteorologici estremi. I nubifragi, caratterizzati da piogge concentrate in brevi periodi (fino a 50 mm/ora), sono altamente probabili, specialmente nelle aree urbane come Milano, Genova e Firenze, dove potrebbero causare allagamenti e chiusure di strade.
Le regioni del Sud, al momento, sembrerebbero meno interessate, se non solo di striscio, con la possibilità di vedere qualche temporale disorganizzato lungo le coste del medio-basso Tirreno.