2021-2030, è il Decennio del Mare

Fra il 2021 ed il 2030 l'ONU celebra il Decennio del Mare, con l'obiettivo di spingere per una maggior conoscenza degli oceani, uno degli obiettivi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.

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Gli oceani coprono circa i due terzi della superficie terrestre. La gran parte dei suoi fondali non sono mappati e sono sconosciuti.

Le Nazioni Unite hanno dichiarato gli anni fra il 2021 ed il 2030 "Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile" (“Decade of Ocean Science for Sustainable Development”).

Questa iniziativa ha come obiettivo la mobilitazione della comunità scientifica, dei governi, il settore privato e la società civile intorno a un programma comune di ricerca e di innovazione tecnologica per conoscere queste aree del pianeta ancora troppo poco conosciute, come primo fondamentale passo per la loro protezione.

Si sa ancora troppo poco degli oceani terrestri, che occupano gran parte della superficie terrestre, circa i due terzi. L'importanza degli oceani per il sistema Terra è enorme ma li conosciamo ancora pochissimo. Paradossalmente conosciamo meglio la superficie della Luna e di Marte dei fondali marini del pianeta Terra.

Conosciamo ancora molto poco dei fondali oceanici. Paradossalmente si conosce meglio la superficie della Luna, o quella di Marte

Decennio del mare, il manifesto dell'ONU

"Salute e benessere umani, includendo anche lo sviluppo sostenibile ed equo, dipendono dalla salute e dalla sicurezza degli oceani del mondo - si legge nel manifesto di presentazione dell'ONU. "L'oceano fornisce cibo e permette il sostentamento di oltre 3 miliardi di persone. Tradizionalmente percepito come invincibile, l'oceano è sotto minaccia. La deossigenazione sta creando 'zone morte' oceaniche e fioriture algali dannose stanno generando significativi rischi per la salute umana e le economie. Le coperture coralline, che ospitano una significativa biodiversità e forniscono protezione costiera, si sono quasi dimezzate negli ultimi 150 anni. Non possiamo gestire ciò che non conosciamo e molte cose degli oceani rimangono ancora un mistero - si legge ancora. "Ad oggi solo il 19% dei il fondo dell'oceano è mappato e ci sono vaste aree di oceano profondo e le regioni artiche e polari dove non sappiamo praticamente nulla sulla distribuzione delle specie, ecosistemi, processi oceanici e fattori di stress".

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Solo il 19% dei fondali marini sono stati mappati. Paradossalmente, conosciamo meglio la superficie di Marte, o della Luna.

Per tutti questi motivi l'UNESCO ha istituito il Decennio del mare 2021-2030, che potrebbe rappresentare il momento della svolta, spingendo verso una miglior conoscenza di queste vastissime aree della Terra ancora inesplorate. L'obiettivo delle Nazioni Unite è che nel futuro queste enormi aree inesplorate siano meglio conosciute.

Il Decennio del mare era stato proposto già nel 2016 dalla Commissione oceanografica intergovernativa delle Nazioni Unite. Nell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, la conservazione degli oceani è al punto 14 (su 17).

Punto 14 dell'Agenda 2030: "Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile"

"Gli oceani del mondo – la loro temperatura, la loro composizione chimica, le loro correnti e la loro vita – influenzano i sistemi globali che rendono la Terra un luogo vivibile per il genere umano - si legge al punto 14 dell'Agenda 2030 dell'ONU, il programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.

"L’acqua piovana, l’acqua che beviamo, il meteo, il clima, le nostre coste, molto del nostro cibo e persino l’ossigeno presente nell’aria che respiriamo sono elementi in definitiva forniti e regolati dal mare. Nel corso della storia, gli oceani e i mari sono stati e continuano ad essere canali vitali per il commercio ed il trasporto. Un’attenta gestione di questa fondamentale risorsa globale è alla base di un futuro sostenibile". Così recita