Considerato estinto da anni ricompare in Italia il coleottero mangia zanzare

Il piccolo insetto contribuisce in modo significativo agli equilibri naturali e alla biodiversità, svolgendo un ruolo di primo piano per la preservazione di questi micro ambienti.

Una rarissima immagine del Dintisco Modenese, meglio noto come il coleottero mangia zanzare.

Ogni tanto si rivedono. Difatti dopo anni in cui si riteneva ormai estinto nei boschi del modenese è ricomparso il “Dintisco Modenese”, meglio noto come il coleottero mangia zanzare. Parliamo di un insetto molto particolare, che vive in ambienti semi-acquatici ed ha la particolarità di essere carnivoro e di essere ghiotto di larve di zanzare.

La clamorosa scoperta

La notizia, del tutto eccezionale, è stata ufficializzata da Fabrizio Bernardi, un grande appassionato di flora e fauna che ha fatto questa scoperta. Come riferisce Benardi a un giornale locale “tre anni fa, mi sono imbattuto nella presenza del dytiscus mutinensis (il Ditisco Modenese) ma non ero riuscito a fotografarlo. Poi, quest’estate, durante una passeggiata in notturna, monitorando alcuni acquitrini, l’ho osservato con attenzione e, proprio dal suo comportamento, l’ho identificato e immortalato in numerosi scatti fotografici”.

E fin qui nulla di strano, se non fosse che questo coleottero era considerato estinto a causa della distruzione del suo habitat.

Questo insetto ha un ruolo di primaria importanza nel contenere l’aumento della popolazione di zanzare nell’area

L’ho fotografato e trasmesso i risultati della mia ricerca ai vertici del Parco Emilia Centrale perché possano ripristinare il suo habitat naturale cioè le torbiere, che con il passare del tempo sono state interrate o bonificate durante gli anni ‘30 del secolo scorso.”

Coleottero carnivoro

Il Dintisco Modenese ha una forma del corpo ovale e un colore dal bruno al nero, mediamente misura una trentina di millimetri, quindi molto piccolo. La principale caratteristica di questo insetto è quella di vivere e nutrirsi in ambienti semi-acquatici e spiccare il volo subito dopo il crepuscolo.

Per questo è un insetto carnivoro che si nutre di altri organismi acquatici, fra cui girini, piccoli pesci e larve di zanzare. Per sopravvivere un esemplare adulto deve mangiare quaranta volte il suo peso ogni giorno e per farlo, deve cacciare sott’acqua ma al tempo stesso per respirare ha bisogno di aria.

Questo coleottero ha sviluppato una respirazione subacquea che gli consente un’autonomia di quasi un’ora di apnea. Dopo essersi rifornito di aria in superficie la immagazzina sotto forma di grossa bolla al di sotto delle sue due ali.

Il coleottero mangia zanzare

Per tutte le caratteristiche sopra descritte il Dintisco Modenese ha un ruolo di primaria importanza nel contenere l’aumento della popolazione di zanzare nell’area. Difatti, vivendo in questi ambienti umidi semi-acquatici si nutre prevalentemente di larve di zanzare e di altri piccoli insetti.

Per tale ragione questo coleottero così piccolo contribuisce in modo significativo agli equilibri naturali e alla biodiversità, svolgendo un ruolo di primo piano per la preservazione di questi micro ambienti.

Come continua Benardi «ne ipotizzavo l’esistenza in alcune zone dell’alto Frignano ma solo gli appostamenti notturni mi hanno permesso la sua individuazione. L’ho fotografato e trasmesso i risultati della mia ricerca ai vertici del Parco Emilia Centrale perché possano ripristinare il suo habitat naturale cioè le torbiere, che con il passare del tempo sono state interrate o bonificate durante gli anni ‘30 del secolo scorso. Il termine mutinensis deriva da “Mutina”, l’antico nome di Modena.