Incredibile scoperta in Finlandia, una necropoli preistorica sotto il Circolo Polare Artico

Il sito è stato individuato al confine con il Mar Baltico, 80 km a sud dal Circolo polare artico, questa non è una località nuova agli archeologi. I primi ritrovamenti risalgono infatti al lontano 1959.

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Il sito è stato individuato al confine con il Mar Baltico, 80 km a sud dal Circolo polare artico, questa non è una località nuova agli archeologi.

Secondo uno studio condotto da ricercatori finlandesi, nel cuore delle foreste di conifere della Finlandia, sorgerebbe una antica necropoli, di origine preistorica. Si tratterebbe della prima necropoli scoperta nel Nord Europa.

Secondo questo team di ricercatori, il cimitero risalirebbe a ben 6.500 anni fa e avrebbe ospitato una comunità di cacciatori-raccoglitori, anche se non sono ancora venuti alla luce resti umani.

Dove si trova?

Il sito è stato individuato al confine con il Mar Baltico, 80 km a sud dal Circolo polare artico, questa non è una località nuova agli archeologi. I primi ritrovamenti risalgono infatti al lontano 1959, quando un gruppo di operai rinvenne per caso degli utensili di pietra nei pressi della cittadina di Simo, in un sito chiamato Tainiaro.

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Gli scavi condotti nei decenni successivi scoprirono una grande quantità di reperti preistorici, tra cui oggetti in pietra, ceramiche e ossa di animali.

Gli scavi condotti nei decenni successivi scoprirono una grande quantità di reperti preistorici, tra cui oggetti in pietra, ceramiche e ossa di animali. Basandosi su analisi di archivio e su recenti missioni compiute sul campo, la nuova ricerca, pubblicata sulla rivista Antiquity, teorizza la presenza in loco di una misteriosa necropoli dell'Età della Pietra.

Gli indizi che hanno fatto partire lo studio

Secondo Aki Hakonen, l'archeologo dell'Università finlandese di Oulu che ha guidato l'indagine, un indizio importante per supportare questa tesi, sono state più di 120 fosse scavate nel terreno e coperte da sedimenti nel corso dei secoli. La maggior parte di queste buche è di forma rettangolare e aveva dimensioni di circa 2 metri di lunghezza e 80 cm di profondità.

In alcune di queste c'erano tracce di incendi, in altre erano invece visibili dei residui di cenere e di ocra rossa, un pigmento minerale ferroso utilizzato per millenni da varie popolazioni nord europee nell'ambito di riti funerari.

Anche se a Tainiaro non è sopravvissuto nessun resto scheletrico umano, gli studiosi ritengono che ciò non escluda la presenza di un cimitero costruito da comunità nomadi di cacciatori-raccoglitori che abitavano quelle regioni intorno al V millennio a.C. È infatti verosimile che l'acidità del terreno della zona abbia decomposto le spoglie umane sepolte, preservando solo i frammenti di ceramica e le ossa di animali bruciate.

Ulteriori studi da fare

La forma dei "pozzi" finlandesi è risultata simile a quella di altre fosse sepolcrali preistoriche ed è stato ipotizzato che i defunti potrebbero esservi stati sepolti sdraiati sulla schiena o su un fianco con le ginocchia piegate. A rendere parecchio insolito il cimitero sarebbero infine diversi fattori, dalla sua posizione geografica alla misteriosa società del subartico che avrebbe concepito le sepolture, ancora totalmente sconosciuta.

Stando agli autori della ricerca, in futuro molti segreti potranno essere chiariti con ulteriori analisi scientifiche, che prendano per esempio in oggetto la composizione chimica del terreno e degli altri reperti rinvenuti. Nuovi studi verranno condotti nel corso dei prossimi anni.

Riferimenti alla notizia:

A large fifth-millennium BC cemetery in the subarctic north of the Baltic Sea?