Messier 89, la bellezza ipnotica di una galassia gigante che somiglia ad una cometa

Il telescopio spaziale Hubble ha rilasciato la scorsa settimana la fotografia di Messier 89, una galassia ellittica gigante dalla bellezza ipnotica, ma dall’aspetto curiosamente simile a quello del nucleo di una cometa.

Messier 87
La galassia ellittica gigante M87 fotografata dal telescopio spaziale Hubble. Credits: ESA/Hubble & NASA, S. Faber et al.

Era la notte del 18 marzo 1871 quando l’astronomo francese Charles Messier, famoso cacciatore di comete, scoprì, scrutando al telescopio il cielo tra la costellazione della Vergine e la costellazione della Chioma di Berenice, un oggetto particolare, luminoso al centro e via via più sfumato verso l’esterno, molto simile nell’aspetto ma sostanzialmente diverso da una cometa.

Si trattava di una galassia ellittica gigante. Questa venne inserita da Messier con la sigla M89 (Messier 89) nel suo catalogo contenente in totale 110 oggetti. Peraltro, M89 fu proprio l’ultima galassia ellittica gigante scoperta da Messier e inserita nel suo catalogo.

Il catalogo Messier è stato il primo contenente solo oggetti non stellari quali ammassi, nebulose, resti di supernove, galassie.

Si racconta che Messier abbia deciso di realizzare il suo catalogo dopo aver confuso i resti della Crab Nebula (i resti di una supernova) con la cometa di Halley. Per evitare che i suoi colleghi facessero simili errori, confondendo per comete oggetti di natura completamente diversa, iniziò a esplorare la volta celeste in modo da catalogare correttamente tutti gli oggetti brillanti, ma estremamente distanti da poter essere confusi con comete.

Cometa
Immagine di cometa. Si noti la somiglianza, ma solo nella forma, con la galassia ellittica in copertina. Credits: AAP/NASA

Cosa sono le galassie ellittiche

Le galassie sono enormi agglomerati di stelle tra di loro legate dalla reciproca forza di gravità. Oltre le stelle, le galassie contengono anche polveri e gas, generalmente concentrato in nubi molecolari, che costituiscono il cosiddetto mezzo interstellare.

Di galassie ne esistono diverse tipologie. Risale ai primi decenni del '900 una prima classificazione sulla base della loro forma, una classificazione morfologica. Queste venne effettuata dall’astronomo Hubble (a cui è stato dedicato il telescopio spaziale Hubble). Questi le classificò secondo una sequenza morfo-evolutiva simile a un diapason coricato, con le galassie sferiche da un lato e le irregolari al lato opposto della sequenza.

Questa classificazione è stata riveduta nel corso degli anni ed è stata messa in discussione l'evoluzione della forma e la corrispondenza tra la sequenza morfologica e quella evolutiva inizialmente proposta. Di fatto le galassie ellittiche, sia che siano nate a forma ellittica, sia che si siano formate a spirale e poi diventate ellittiche, sono più vecchie di quelle a spirale, come la nostra Galassia, tra le ultime ad essersi formate.

Sequenza di Hubble
Classificazione delle galassie in base alla loro forma da parte dell'astronomo Hubble. Credit: Cosmogoblin

Infatti, nelle galassie ellittiche sono assenti stelle giovani, come anche assenti sono i giovani ammassi di stelle e scarsa la quantità di gas. Le stelle presenti in queste galassie sono dette di Popolazione II. Le dimensioni di questo tipo di galassie variano molto, da quelle nane (come le due galassie nane sferoidali che ruotano attorno alla nostra vicina galassia di Andromeda) alle galassie giganti come M89.

La peculiarità di questa galassia è la forma perfettamente sferica anziché ellittica. Tuttavia, questo potrebbe essere solo un effetto dovuto all’orientamento della galassia rispetto a noi osservatori. Esistono orientamenti per cui un ellissoide, sebbene ellissoide, appare in proiezione come una circonferenza. Questa è molto probabilmente la causa della forma di M89.

Cosa ha fotografato il telescopio Hubble

La scorsa settimana è stata rilasciata l’ultima immagine della galassia M89. E’ stata fotografata dal telescopio spaziale Hubble (vedi immagine di copertina). Una precedente immagine della stessa galassia osservata sempre da Hubble risale al 2009.

Si tratta di un’immagine incredibile nella sua semplicità!

Effettivamente, se non si sapesse di cosa si tratta, sembrerebbe il nucleo di una cometa circondata dal suo gas e dalla sua polvere. E invece si tratta di una sfera costituita da circa 100 miliardi di stelle! Ciascun puntino luminoso della nebulosità è una stella!

Le poche stelle che facilmente si distinguono in primo piano proiettate sulla galassia, insieme ad una piccola galassia (in basso nell'immagine), sono molto vicine a noi rispetto ad M89 e non hanno nessuna relazione con M89, che si trova ad una distanza di 55 milioni di anni luce.

Potenzialmente, ciascuna dei 100 miliardi di stelle che formano M89 potrebbe ospitare un pianeta o, addirittura, un sistema planetario, raggiungendo così numeri impressionanti, se si pensa che stiamo parlando di solo una dei miliardi di miliardi di galassie presenti nel nostro Universo.