La missione Xrism e le sue immagini dei resti di una supernova spettacolari

La missione Xrism è iniziata solo pochi mesi fa ma ci ha già dato un primo assaggio dell’incredibile risoluzione delle immagini che ci potrà fornire nel corso della sua vita: una meravigliosa immagine dei resti di una supernova.

Resto supernova
Xrism ci ha fornito uno spettro inedite del resto di una supernova.

Esattamente il 6 settembre scorso è partita la missione Xrism (X-Ray Imaging and Spectroscopy Mission) guidata dalla JAXA, l’agenzia spaziale giapponese, in collaborazione con la NASA e con il contributo anche dell’ESA.

Il lancio è stato effettuato dal centro spaziale di Tanegashima, in Giappone, tramite il razzo H-2A, lo stesso che ha portato nello spazio anche il modulo lunare con cui il Giappone effettuerà il suo primo allunaggio il prossimo 19 gennaio e di cui abbiamo parlato in un articolo apposito.

Ora però concentriamo la nostra attenzione su Xrism, un telescopio per raggi X in grado di fornirci immagini e spettri con un dettaglio senza precedenti.

Per dimostrarci le sue potenzialità Xrism ha quindi rivolto il suo sguardo, o meglio quello dei due strumenti che porta in dotazione, Resolve e Xtend, in due differenti punti dello spazio, regalandoci solo pochi giorni fa delle incredibili e meravigliose immagini.

Resolve e i suoi spettri a raggi X ad alta risoluzione

Con lo strumento Resolve, uno spettrometro microcalorimetrico, ha osservato N132D, un resto di supernova (ovvero il materiale residuo lasciato nello spazio dalla gigantesca esplosione di una supernova) in una galassia vicina, nella parte centrale della Grande Nube di Magellano, fornendoci il più dettagliato spettro a raggi X mai realizzato per questo oggetto.

Questo spettro ha mostrato dei picchi associati a silicio, zolfo, calcio, argon e ferro, elementi presenti nella grande stella originale, con una massa di circa 15 volte quella del Sole, collassata e poi esplosa in supernova.

Con Xtend invece è un imager a raggi X che ha catturato un’immagine a raggi X di Abell 2319, un ammasso di galassie distante circa 770 milioni di anni luce nella costellazione del Cigno. Questo è il quinto ammasso a raggi X più luminoso ed è importante studiarlo in quanto sta subendo un importante evento di fusione.

Xtend ci fornisce immagini con campo visivo enorme

Tra le caratteristiche peculiari di Xtend c’è il suo enorme campo visivo che gli permette di osservare vaste porzioni di cielo contemporaneamente, come ad esempio nel caso di Abell 2319 che ha un’estensione di 3 milioni di anni luce.

Nei prossimi mesi Xrism studierà quindi le regioni più calde dell’universo, le strutture più grandi e gli oggetti con la gravità maggiore. I dati e le immagini che ci ha fornito pochi giorni fa sono solo un’anticipazione di quello che riuscirà a fornirci in futuro, quando gli strumenti saranno messi a punto e il suo lavoro di ricerca spaziale sarà al 100%.

A noi non resta che attendere i prossimi aggiornamenti consapevoli del fatto che sicuramente nel prossimo futuro riceveremo altre incredibili immagini dalla missione Xrism.