Italia sismica, dall'Emilia ad oggi: dieci anni di terremoti

Nel maggio del 2012 l'Emilia Romagna venne sconvolta da due forti terremoti che causarono vittime e gravi danni. Ripercorriamo i terremoti più forti degli ultimi dieci anni in Italia, e rinfreschiamo quali sono le aree con maggior rischio sismico del paese.

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Una foto d'archivio dei danni del terremoto in Abruzzo, nel 2009.

L'Italia è uno dei paesi del Mediterraneo dove si verificano più frequentemente terremoti, per le caratteristiche geologiche del suo territorio, attraversato da catene montuose in costante evoluzione per la collisione tra la placca africana e quella eurasiatica. Conoscere la storia sismica del nostro territorio, quindi dove avvengono i terremoti, è il primo passo per proteggerci da quelli futuri. La nostra unica arma è la prevenzione, mettendo in sicurezza le case e le infrastrutture che usiamo nella vita quotidiana.

Italia, paese di terremoti: le sequenze sismiche dal 2012 ad oggi

In questi dieci anni che vanno dal 2012 ad oggi, quali sono state le sequenze sismiche più importanti? Il sito dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia offre una lista sul suo sito.

I forti terremoti del maggio- giugno 2012 nella Pianura Padana causarono gravi danni nelle province di Modena, Ferrara, Reggio Emilia, Bologna, Mantova e Rovigo. Ci furono 26 vittime, centinaia di feriti e danni molto gravi. Almeno 15.000 le persone rimaste senzatetto dieci anni fa.

Ma in questi dieci anni sono davvero tante le sequenze sismiche che hanno interessato l'Italia. Sempre nel 2012 ci furono una serie di terremoti nell'area del Pollino, al confine tra Basilicata e Calabria. Tra il 2013 ed il 2015 una serie di sequenze sismiche hanno interessato la provincia di Frosinone, la Lunigiana, la Garfagnana, Città di Castello, l'Adriatico centro-settentrionale, il Matese, Gubbio e l'area di Firenze.

I momenti più critici di questi ultimi 10 anni: i terremoti del maggio-giugno 2012 in Emilia, che causarono 26 morti e gravi danni con 15.000 senzatetto, ed i forti terremoti dell'Italia centrale avvenuti tra il 2016 ed il 2017, con centinaia di vittime e centinaia di migliaia di persone rimaste senza una casa.

Tra il 2016 ed il 2017 si è registrata una delle sequenze sismiche più importanti degli ultimi decenni in Italia, quella tra Amatrice, Norcia e Visso, sull'Appennino centrale, in un'area molto vasta e con diversi eventi di magnitudo pari o superiore a 6, che hanno causato centinaia di vittime e gravi danni.

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I danni del terremoto dell'Emilia, maggio 2012.

Le date dei terremoti più forti, con magnitudo superiore a 5

Andando a vedere le date delle scosse più forti, ecco quali sono stati i giorni più drammatici in questi ultimi 10 anni, segnati da terremoti con vittime. Iniziamo dall'anniversario di questi giorni, il terremoto nell'Emilia del maggio 2012. Poi, i terremoti di magnitudo superiore a 5.0 in ordine cronologico.

20 maggio 2012, Finale Emilia (Emilia Romagna)

In Italia il 20 maggio del 2012 erano appena passati 3 anni dall'anniversario del terremoto de L'Aquila del 6 aprile 2009. Un evento di enormi proporzioni che ha causato più di trecento vittime. Quel giorno, una scossa di magnitudo Mw 5.8 (magnitudo locale 5.9) con epicentro a 7 chilometri da Finale Emilia (Modena), e circa 30 km da Ferrara riportava nuovamente nel paese l'incubo del terremoto. La scossa principale si verificò il 20 maggio alle 04:03 di notte. L'ipocentro venne localizzato a circa 6 km di profondità. Il terremoto svegliò molte persone nell'Italia settentrionale e centrale, nel cuore della notte. Ci furono 7 vittime e gravi danni.

29 maggio 2012, Medolla (Emilia Romagna)

Soltanto nove giorni dopo, il 29 maggio alle ore 09:00 locali, si verificava un secondo forte terremoto (nel frattempo altre centinaia di eventi sismici minori avevano scosso l'area), con una magnitudo locale ML 5.8 (Mw 5.6). Stavolta l'epicentro si trovava circa 20 km ad ovest della scossa più forte del 20 maggio, nella provincia di Modena, tra i comuni di Medolla e Cavezzo.

Anche stavolta il terremoto fu piuttosto superficiale (ipocentro a 8 km di profondità). Nel corso della giornata ci furono altri eventi importanti, di magnitudo superiore a 5. Il bilancio di questa nuova drammatica giornata fu di 20 morti. Il numero delle persone senza più una casa agibile salì a 15.000.

La sequenza sismica nella pianura padana del maggio-giugno 2012 ha fatto fare un nuovo salto in avanti nella conoscenza del rischio sismico degli italiani. Ci fu un boom di interesse verso questo tema, e nacque il blog dell'INGV, "INGV Terremoti", che è diventata una fonte di informazione indispensabile e un punto di riferimento prestigioso per restare aggiornati sugli eventi sismici in Italia.

26 ottobre 2012, Mormanno (Calabria)

Poco dopo l'1 di notte del 26 ottobre 2012, una scossa di magnitudo Mw 5.2 e con una profondità di circa 10 chilometri, scuote il centro appenninico di Mormanno, nella provincia di Cosenza, in Calabria. ed i comuni vicini. La scossa causa danni medi a edifici e strade nei pressi dell'epicentro ed il ferimento di alcune persone per la caduta di calcinacci. Un anziano di 84 anni, colto da infarto per lo spavento, è la vittima indiretta del sisma.

21 giugno 2013, Carrara (Toscana)

Un terremoto di magnitudo Mw 5.1 e profondità 7 km viene registrato tra le province di Lucca e Massa, a soli 7 km da Carrara. A Carrara molte persone abbandonano la propria abitazione. Il terremoto viene avvertito molto distintamente in una vasta zona della Toscana e nel nord Italia.

29 dicembre 2013, San Gregorio Matese (Campania)

Il 29 dicembre del 2013 sui Monti del Matese, nell'Appennino meridionale, viene registrato un terremoto di magnitudo-momento Mw 5.0, con epicentro nei pressi di San Gregorio Matese, tra le province di Caserta e Benevento.

24 agosto 2016, Accumoli (Lazio)

Il 24 agosto del 2016 è il giorno drammatico in cui nuovamente l'Italia deve contare vittime e gravi danni per un terremoto, a pochi anni dal sisma in Emilia e da quello dell'Aquila. Nel cuore della notte, alle 3.36, una forte scossa di magnitudo Mw 6.1 e con un ipocentro a 8 km di profondità sconvolge Accumoli (Rieti), distruggendo anche i centri abitati di Amatrice e Arquata del Tronto, dove viene raggiunta una intensità del X grado nella scala MCS. Muoiono 299 persone. Sarà solo l'inizia della lunga e vastissima (dal punto di vista della zona colpita) sequenza sismica del Centro Italia del 2016-2017.

26 ottobre 2016, Visso (Marche)

Nel corso della sequenza sismica dell'Italia centrale del 2016-2017 si verificano numerosi eventi di magnitudo superiore a 5.0, con epicentro in zone diverse. Uno di questi è il sisma del 26 ottobre 2016 a 3 km da Visso (Macerata), di magnitudo Mw 5.9. Nuovi crolli e danni sull'Appennino marchigiano.

30 ottobre 2016, Norcia (Umbria)

Pochi giorni dopo si verifica il più forte terremoto avvenuto in Italia da quello dell'Irpinia del 1980. Il sisma, di magnitudo momento Mw 6.5, viene avvertito in buona parte della penisola italiana ed anche sulle coste balcaniche e in Austria. L'epicentro viene localizzato in provincia di Perugia, tra Norcia, Preci e Castelsantangelo sul Nera. Gravissimi i danni in quest'area dell'Appennino centrale. Stavolta non si contano vittime, perché molte persone erano fuggite nei giorni precedenti per le altre scosse.

18 gennaio 2017, Capitignano (Abruzzo)

Il 18 gennaio del 2017 segna un altro giorno drammatico nella sequenza sismica del 2016-2017 nell'Appennino centrale, con quattro scosse molto intense in un arco di tempo molto breve. La più forte, di magnitudo 5.5, avviene alle 11.14 con epicentro presso Capitignano, situato a poche decine di chilometri da L'Aquila e vicino il lago di Campotosto. Viene seguita poco dopo da una nuova scossa di magnitudo 5.4.

16 agosto 2018, Montecilfone (Molise)

Un terremoto di magnitudo 5.1 fa tremare il Molise in serata: l'epicentro a pochi chilometri da Montecilfone (Campobasso). Fortemente avvertito, tiene sveglie le popolazioni di quest'area.

In questo articolo ci siamo limitati ad elencare i terremoti con magnitudo superiore o uguale a 5, ma ogni anno si verificano centinaia di altri eventi sismici avvertiti dalla popolazione in Italia. Si possono monitorare in tempo reale sul sito dell'INGV.