Dopo 3000 anni dalla scomparsa sono nati in Australia i primi diavoli della Tasmania

Nel 2020, "Adventurous Lisa" e altri 10 diavoli della Tasmania sono stati reintrodotti nell'Australia continentale. Ora Lisa ha dato alla luce tre cuccioli che contribuiranno a consolidare la crescente popolazione di questi piccoli marsupiali.

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I diavoli della Tasmania sono i più grandi marsupiali carnivori oggi esistenti. Immagine: Facebook Aussie Ark

Il diavolo della Tasmania, conosciuto in tutto il mondo ed il cui nome si deve all'isola da cui proviene, è scomparso circa 3.000 anni fa dall'Australia continentale, ma la recente reintroduzione di questa specie sta cominciando a dare i suoi frutti.

Nel 2020, "Adventurous Lisa" e altri 10 diavoli della Tasmania sono stati reintrodotti nell'Australia continentale. Ora Lisa ha dato alla luce tre cuccioli che contribuiranno a consolidare la crescente popolazione di questi piccoli marsupiali dalle mascelle potenti.

Il progetto di reintroduzione è realizzato da Aussie Ark, Rewild, WildArk e Australian Reptile Park. Attraverso l'aggiunta di altri 21 adulti e la nascita di 16 cuccioli, si prevede che la popolazione della specie continuerà ad aumentare.

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Tim Faulkner, amministratore delegato di Aussie Ark, ha espresso la sua gioia nello scoprire i nuovi cuccioli durante un controllo sanitario di routine. Ha sottolineato che questo è il primo parto confermato dell'anno ed è la prova che il programma di riproduzione e recupero sta avendo successo.

Si stima che quest'anno nel santuario selvaggio nasceranno 45 nuovi cuccioli, stabilendo un record e dimostrando gli sforzi di Aussie Ark per proteggere questi animali durante la loro reintroduzione in natura.

L'estinzione dei diavoli della Tasmania in Australia

I diavoli della Tasmania sono i più grandi marsupiali carnivori vivi attualmente, ma in Australia furono sterminati dai dingo (il cane selvatico nativo) circa 3000 anni fa. Oggi esistono ancora sull'isola di Tasmania, ma anche lì sono in pericolo di estinzione. Una malattia trasmissibile dolorosa e fatale che consiste in un cancro facciale, l'unico cancro contagioso conosciuto, ha spazzato via fino al 90% della popolazione di diavolo della Tasmania.

Oltre a rivitalizzare la popolazione di animali, la loro reintroduzione ha un impatto positivo sull'ecosistema. Aiutano a controllare la popolazione di gatti selvatici e volpi invasivi, che rappresentano una minaccia per altre specie endemiche in via di estinzione. Allo stesso modo, anche questi marsupiali svolgono un ruolo cruciale nella pulizia del territorio, prevenendo la diffusione di malattie.

Ripristinare l'equilibrio dell'ecosistema

La reintroduzione di specie autoctone fa parte di uno sforzo più ampio dell'Aussie Ark per ripristinare l'equilibrio dell'ecosistema.

Nel prossimo futuro, hanno in programma di reintrodurre i quoll orientali, i wallaby delle rocce dalla coda a spazzola, la bettongia rossiccia, i potorous dal naso lungo, i wallaby parma e i bandicoot marroni meridionali.

"Questo è un ottimo esempio di come il ritorno di una specie nella sua casa selvaggia possa ricostruire l'intero ecosistema", ha affermato Janice Chanson, Rewild Fellow. "Ciò è particolarmente importante per combattere il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità e per migliorare la salute generale del nostro pianeta".