Il piccolo campo di grano che si semina al buio per portare luce e fortuna: il rito di Santa Lucia che puoi fare a casa

Il 13 dicembre si festeggia Santa Lucia con simboli, riti e usanze: dall'astronomia alla religione, dal rito del grano alle tradizioni culinarie, un giorno di buon auspicio e speranza per l'anno nuovo

Il rito di Santa Lucia che puoi fare a casa con il grano: scopri come

Il 13 dicembre si celebra Santa Lucia, una delle figure più amate della tradizione cristiana e popolare. Martire siracusana del IV secolo, Lucia è diventata nel tempo un simbolo universale di luce interiore, protezione e speranza.

La festa è diffusa in molte parti d’Europa e dell’Italia, spesso con riti che intrecciano elementi religiosi, astronomici e tradizioni popolari. Il fulcro di questa ricorrenza è proprio la luce, attesa e invocata nel momento in cui l’inverno avanza e il buio sembra prevalere.

Santa Lucia nel mondo

La festa di Santa Lucia è particolarmente viva nei Paesi scandinavi, dove segna l’inizio simbolico del periodo natalizio. In Svezia un lungo corteo di giovani, guidato da una ragazza vestita di bianco e coronata di candele sul capo, intona canzoni tradizionali. La luce portata in processione ha un valore altamente simbolico in regioni che, a dicembre, sperimentano giornate brevissime.

La luce portata in processione ha un valore altamente simbolico nelle regioni nordiche dell'emisfero settentrionale che, a dicembre, sperimentano giornate brevissime

In altri Paesi europei, come la Croazia, l’Ungheria o alcuni territori della Germania, Santa Lucia è associata a riti legati alla protezione della casa, ai doni per i bambini e alla preparazione di dolci tipici.

Santa Lucia in Italia

In Italia il culto di Santa Lucia è molto diffuso, con espressioni diverse da regione a regione. In Sicilia, e in particolare a Siracusa, città natale della santa, il 13 dicembre è una solennità sentita e partecipata: la statua argentea di Lucia viene portata in processione e l’intera città vive un clima di intensa devozione.

Statua di Santa Lucia esibita durante una festa a Siracusa, la sua città natale

Nel Nord Italia, soprattutto in Veneto, Lombardia, Trentino e parte dell’Emilia, Santa Lucia porta doni di notte ai bambini, accompagnata dal suo asinello. In molte città si tengono mercati, cortei e momenti comunitari che uniscono aspetti religiosi e laici, mantenendo viva una tradizione che attraversa i secoli.

Il rito del grano

La festa di Santa Lucia è accompagnata da molti riti e usanze: dall'offerta di cibo ai poveri come atto di carità legato alla figura della santa alla preparazione di piatti tipici, come la cuccìa siciliana a base di grano bollito.

La cuccìa siciliana, il piatto di grano bollito preparato il 13 dicembre in onore di Santa Lucia, simbolo di gratitudine e condivisione

Tra i rituali più suggestivi legati a Santa Lucia c’è la semina del grano, un gesto semplice e ricco di significati.

L’usanza prevede che il 12 o il 13 dicembre si piantino chicchi di grano in un contenitore, lasciandoli germogliare al buio per alcuni giorni.

La crescita di questi piccoli fili verdi rappresenta la luce che rinasce dal buio, un auspicio di prosperità, pace e fertilità per l’anno che sta per iniziare.

Come farlo a casa

  • Scegli un vasetto o un piccolo piatto fondo con del cotone idrofilo o uno strato sottile di terra.

  • Disponi i chicchi di grano (o, in alternativa, di lenticchie) in modo uniforme e inumidisci leggermente.

  • Copri e lascia al buio per tre o quattro giorni, mantenendo l’umidità costante.

  • Quando i germogli iniziano a spuntare, sposta il vasetto alla luce naturale: cresceranno rapidamente, diventando un simbolo di buon auspicio.

I semi di grano che germogliano sono un segno di prosperità, pace e fertilità per l’anno che sta per iniziare

La tradizione vuole che il “grano di Santa Lucia” rimanga in casa fino a Natale o all’Epifania, come segno di protezione e prosperità.

"Il giorno più corto che ci sia"

Un antico detto popolare recita che il 13 dicembre sia “il giorno più corto che ci sia”. Questa credenza nasce da una combinazione di tradizione e osservazione empirica: nell’antico calendario giuliano, utilizzato prima della riforma gregoriana, il solstizio d’inverno (e quindi il giorno con meno luce) cadeva proprio tra il 12 e il 13 dicembre, e la festa di Santa Lucia, fissa al 13, finì per essere associata alla luce minima dell’anno.

Con l’attuale calendario gregoriano, invece, il solstizio d’inverno si verifica intorno al 21 dicembre e rimane il giorno con la durata effettiva della luce più breve dell’anno. Tuttavia, attorno alla metà di dicembre (quindi anche il 13) il sole tramonta molto presto, contribuendo alla persistenza del detto popolare.

Il 13 dicembre non è il giorno più corto che ci sia, ma il sole tramonta comunque molto presto

Per comprendere meglio questa distinzione, possiamo confrontare gli orari dell’alba e del tramonto per una località di media latitudine come Bologna nel 2025:

  • 13 dicembre 2025: alba circa 07:42, tramonto 16:34, per una durata complessiva di luce di circa 8 ore e 52 minuti.

  • 21 dicembre 2025 (solstizio): alba circa 07:47, tramonto 16:37, per una durata complessiva di luce di circa 8 ore e 49 minuti.

Questo confronto mostra che, pur tramontando leggermente prima il 13 dicembre, il giorno rimane più lungo di quello del solstizio perché anche l’alba è più precoce rispetto al 21 dicembre. Il risultato, però, è che la percezione del “giorno più corto” rimane radicato nella tradizione del 13 dicembre, pur non corrispondendo esattamente alla realtà fisica misurata dagli orari di alba e tramonto.

Tra tradizione e scienza, in attesa del Natale

Santa Lucia è una ricorrenza che unisce memorie antiche, osservazioni astronomiche e riti domestici carichi di significato.

Tra fede, cultura popolare e ciclicità della natura, il 13 dicembre continua a rappresentare un momento di attesa e speranza, che prepara le famiglie alle festività natalizie e alla promessa dell’inverno che si compie per lasciare spazio all'anno nuovo.