Meteo, pericoli e sicurezza in montagna: dai temporali alla neve estiva, ecco i consigli del meteorologo

La montagna è in un vero e proprio boom di turisti. Boschi, rifugi in quota, sentieri e cime sono presi d’assalto da turisti spesso impreparati tecnicamente. A questo si aggiunge la sottovalutazione delle condizioni meteo. Ecco quali sono i principali pericoli meteorologici estivi e come ridurre il rischio.

Un elicottero dotato di vericello interviene durante un incidente in montagna. L'elisoccorso non è un taxi: va allertato solo in caso di emergenza sanitaria o grave pericolo imminente. Spesso i costi per le chiamate improprie sono a carico dell'utente.

Negli ultimi anni la montagna ha visto un vero e proprio boom di visitatori, complici il post-lockdown, le ondate di caldo e la crescente ricerca di natura e refrigerio in quota. Ma questo afflusso sempre più massiccio, spesso impreparato, sta portando con sé anche un’escalation di incidenti. L’estate 2025, secondo il presidente del Soccorso Alpino Maurizio Dellantonio, è già fra le peggiori quanto a incidenti in montagna: 83 morti e 5 dispersi in un solo mese.

Le cause sono varie, ma incide molto l’improvvisazione, la sottovalutazione dei pericoli e perfino la voglia di scattare il selfie acchiappa like da mettere nei social, magari esponendosi al bordo di un burrone. C’è chi scala di notte in scarpe da ginnastica, chi va in infradito sui ghiacciai e chi ignora completamente le previsioni meteo. E se in molte regioni i soccorsi sono gratuiti solo in caso di reale necessità, oltre la metà degli interventi non giustificati non viene pagata.

Temporali estivi: un pericolo sottovalutato

I temporali in estate sono sempre in agguato. Come leggete dalle nostre previsioni, spesso a fronte di bellissime giornate in quasi tutt’Italia, Alpi e anche Appennino sono invece interessate da rovesci e temporali. L’estate poi sulle Alpi e soprattutto nelle zone prossime ai confini con i paesi nord alpini è la stagione più piovosa. Alcune zone vedono in luglio e agosto una media di 15-20 giorni con precipitazioni, anche uno su due.

Ciò non significa che piove sempre, lo spazio per belle giornate o ore favorevoli non manca certo. Basta sapere individuare le finestre favorevoli, che sia per la passeggiata di famiglia con pic nik, per il trekking in quota o per le vie ferrate o arrampicate.

Ricordatevi che esistono vari tipi di temporali. I più frequenti e gestibili per sfruttare le ore favorevoli, ovvero le mattutine, sono i temporali orografici e di calore. Sono rovesci locali, tipici delle ore pomeridiane, spesso locali ma improvvisi e per questo da non sottovalutare. In queste situazioni, appunto, partire di buon ora e rientrare verso ora di pranzo o primo pomeriggio consente di ridurre il rischio meteorologico.

Attenzione invece ai temporali frontali, dovute a fronti o gocce fredde. Sono anche estesi, violenti, e arrivano a qualsiasi ora, anche al mattino.

Freddo e neve… anche d’estate

La temperatura con la quota varia in atmosfera standard e aria secca di un grado ogni cento metri. Quindi, se ci sono 35 gradi in città e andate a 3000 metri ce ne saranno soli 5, valore che richiede abbigliamento invernale anche in piena estate. Magari il forte soleggiamento ci fa sentire in confort anche in maglietta e pantaloncini, ma basta una nube per passare a sensazione da pieno inverno.

se ci sono 35 gradi in città e andate a 3000 metri ce ne saranno soli 5, valore che richiede abbigliamento invernale anche in piena estate.

La neve a quelle quote non dovrebbe nemmeno fare notizia, altrettanto temperature sottozero perfino di giorno e in luglio/agosto. Tuttavia i fronti freddi estivi possono portare repentini cali, bruschi e improvvisi. Il 26 agosto 2018 Cortina d’Ampezzo, a 1300 m, si è svegliata con 10 cm di neve, in quota ne caddero oltre 30 cm. Livigno, a 1800 m, è spesso soggetta a nevicate estive.

Montagna, arcobaleno.
Consultare le previsioni meteo prima di ogni escursione in montagna è indispensabile per procedere in totale sicurezza

Anche una semplice passeggiata nei pressi di un rifugio in quota, raggiunto in funivia, può diventare un incubo o un pericolo se colti improvvisamente. Dunque occhio alle previsioni e sempre, anche col caldo, avere con se capi caldi ed equipaggiamento adeguato alle condizioni e previsioni.

Consigli pratici per ridurre i rischi meteo

In montagna, le condizioni possono cambiare rapidamente e un cielo sereno al mattino non garantisce sia così anche il pomeriggio. Anche in giornate anticicloniche consigliabile partire di buon ora.

Se già a metà mattina iniziano a formarsi cumuli, è un indice che i temporali potrebbero arrivare a breve. Opportuno in questo caso anticipare il rientro.

Attenzione alle previsioni di maltempo o temporali organizzati, legati a fronti o gocce fredde. Non farsi ingannare da eventuali schiarite, sono anzi tipiche prima del fronte, che poi arrivo improvviso e violento. Ricordavi che le perturbazioni in montagna possono anticipare o ritardare anche di diverse ore rispetto ai modelli. Quando sono previsti fenomeni diffusi, è meglio cambiare programma.

Infine mai trovarsi in vetta, su creste o vie ferrate durante un temporale. Fulmini, vento e grandine sono pericoli mortali, spesso sottovalutati.

Dove trovare le previsioni per la montagna?

Affidarsi alle sole app meteo non è sufficiente: servono letture approfondite di articoli previsionali e bollettini. Consultate in particolare i bollettini dei servizi meteorologici regionali, e integrate le informazioni con satellite e radar in corso di escursione. La sera prima, dedicate un momento alla valutazione del percorso e delle condizioni attese: può diventare anche un bel passatempo di gruppo, magari bevendo e mangiando in compagnia.

In caso di incertezza, scegliere la prudenza è sempre la decisione giusta, rinunciare non è resa ma saggezza.