L'affascinante fenomeno delle nebbie di mare

La risalita di masse d'aria più calde e umide sopra la fredda superficie marina nei prossimi giorni potrà dare origine all'affascinante fenomeno delle nebbie di mare.

Le nebbie di mare: cosa sono? Ne parliamo nell'articolo.

Le “nebbie d’avvezione” non sono altro che distese di strati sottili che mantengono la base in prossimità del suolo o della superficie marina. Note anche come “nebbie di mare”, quando nascono in alto mare, sono un chiaro sintomo dell’arrivo della primavera e dei primi tepori di stagione. Sono molto diverse dalle tipiche nebbie padane della stagione invernale.

Come si forma?

La loro formazione solitamente avviene quando una massa di aria calda e umida scorre sopra la superficie marina più fredda e durante il giorno, quando si attivano i venti termici e le brezze, possono raggiungere la costa e il vicino retroterra, con densi banchi di nebbia che possono produrre drastiche riduzioni della visibilità orizzontale anche in località piuttosto distanti dalle aree litoranee.

Sul mar Mediterraneo e sui bacini che circondano l’Italia le nebbie d’avvezione sono molto comuni nella stagione primaverile, allorquando dall’entroterra nord-africano, in genere dal deserto algerino e dalla Libia, iniziano ad affluire masse d’aria, d’estrazione sub-tropicale continentale, piuttosto calde, visto il deciso riscaldamento, indotto dal passaggio zenitale del sole, che fra marzo e aprile interessa tutta la fascia sub-sahariana e buona parte dell’immensa distesa desertica del Sahara, con valori termici che sfondano per la prima volta il muro dei +40°C dopo il periodo invernale.

In quale periodo dell'anno è più facile avvistarle?

In questo periodo dell’anno, i venti di scirocco e ostro che risalgono dall’entroterra nord-africano, cominciano a trasportare aria molto più calda che è costretta ad attraversare il “mare Nostrum”, che si mostra piuttosto freddo dopo la lunga stagione invernale, raggiungendo le temperature più basse dell’anno, con cifre anche inferiori ai +14°C +15°C, visto che tutto il calore accumulato durante l’estate viene gradualmente smaltito nei mesi invernali.

L’umidità raccolta e contenuta in seno al flusso caldo, di matrice sub-tropicale (tipica situazione da avvezione calda sul Mediterraneo), scorrendo sopra la più fredda superficie marina, man mano che sale verso nord, tende a rapidamente raffreddarsi, favorendo così la condensazione del vapore acqueo con la conseguente formazione dei banchi di nebbia in mare, che altro non sono che estesi strati sottili che mantengono la base a pochi metri dalla superficie del mare.

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Nebbia da Taormina. foto: Daniele Ingemi.

Le formazioni nebbiose marittime sono favorite dalla presenza di una debole, se non nulla, circolazione dei venti nei bassi strati (non superiore a forza 3-4 della scala Beaufort), indotta da un campo barico alto e livellato. Spesso queste particolari condizioni generano uno strato d’inversione termica a qualche decina di metri dal mare che imprigiona l’aria umida in prossimità della fredda superficie marina, continuando ad agevolare la condensazione del vapore acqueo in essa contenuto.

Questo tipo di nebbia è molto frequente nei mesi di marzo e aprile sul medio-alto Adriatico, ma anche sulle coste tirreniche, dalla Liguria fino al Lazio e la Campania. In Liguria le “nebbie d’avvezione di mare” si presentano soprattutto nei mesi di aprile e maggio, quando una massa di aria umida di provenienza meridionale transita sopra le acque superficiali del mare Ligure che rimangono ancora molto fredde.

Ma le “nebbie di mare” sono molto piuttosto frequenti, in aprile e maggio, anche in Puglia, in Sardegna, sulle coste calabresi e siciliane, tanto da essere conosciute con varie denominazioni dialettali a secondo dei luoghi.

Le situazioni meteorologiche ideali per le nebbie di mare

Spesso, come in questo caso, il fenomeno nebbioso si presenta quando i massimi di un promontorio anticiclonico, di natura azzorriana, nord-africana si spostano verso levante, collocandosi fra la Grecia, l’Egeo e la Turchia. Lungo il bordo occidentale della struttura anticiclonica si attiva un debole flusso caldo e umido che dalle coste africane risale verso nord, pilotando aria calda nei bassi strati che è costretta a scorrere al di sopra del mare freddo, con un rapido raffreddamento di quest’ultima che trova le condizioni ideali alla condensazione e alla formazione dei banchi di nebbia sul mare.

Nella serata di domenica, con l’afflusso dell’aria calda sub-tropicale continentale sopra l’ancora fredda superficie marina dei nostri mari, le “nebbie d’avvezione” potrebbero tornare a fare la loro comparsa sulle coste ioniche di Sicilia, Calabria e Puglia.