Dagli Appennini al Sistema Centrale spagnolo, la neve in ritirata

In pieno inverno, a metà gennaio 2022, sulle montagne dell'Europa meridionale, dall'Appennino fino al Sistema Centrale spagnolo, la neve è in ritirata. Tornerà, ma questi continui alti e bassi nella copertura nevosa sono sempre più frequenti.

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Le cime di Cabezas de Hierro, nella Sierra de Guadarrama in Spagna, il 15 gennaio 2022. foto: Lorenzo Pasqualini.

Dall'Italia fino alla Spagna la situazione è la stessa a metà di questo gennaio 2022. In montagna, nonostante sia metà gennaio, la neve si sta sciogliendo anche a quote più elevate. A quote più basse, è scomparsa da tempo. Le nevicate ci sono state, quest'anno fin da fine novembre e fino a una decina di giorni fa. Poi però, masse di aria più calda del normale e condizioni meteo di forte stabilità hanno favorito lo scioglimento. Una situazione che si presenta sempre più spesso sulle montagne europee e del mondo negli ultimi inverni.

La situazione sull'Appennino

Sulle montagne dell'Appennino la neve è nuovamente in ritirata dopo le ultime nevicate, che in certe aree erano state anche abbondanti a inizio gennaio. La neve in Appennino è caduta in questi mesi, fin da fine novembre e poi anche a dicembre e inizio gennaio, ma ogni volta che le precipitazioni passano, la copertura al suolo inizia a regredire. Era già successo poche settimane fa: la neve caduta a inizio dicembre si era sciolta massicciamente verso fine anno per un anticiclone che si era posizionato per più giorni sull'Europa, richiamando masse d'aria calda in quota.

Le ultime nevicate sull'Appennino sono di una settimana fa circa. Le montagne imbiancate erano visibili anche dal satellite. Cosa rimane ora dopo più di una settimana di anticiclone? La neve rimane in quota, ma è comunque molto meno abbondante rispetto allo stesso periodo degli ultimi anni. A quote inferiori, sotto i 2000 metri, ne resta pochissima, come testimoniano le foto degli appassionati di montagna che in queste ore condividono le proprie foto sui social. Del resto, basta guardare le mappe di anomalia termica dei giorni scorsi in Italia per capire il motivo.

La situazione dovrebbe cambiare nelle prossime ore, per un nuovo fronte che lascerà neve, anche se non sono previste precipitazioni importanti. La tendenza però sembra sempre più questa: un continuo oscillare fra momenti di innevamento e altri di scioglimento, in pieno inverno. Appare chiara la tendenza a chi frequenta la montagna, ed è evidente il collegamento con il cambiamento climatico in atto a livello mondiale.

Spagna, la Sierra de Guadarrama senza neve anche sopra i Duemila metri

Una situazione ancora più eccezionale si sta vedendo in questi ultimi giorni sulle montagne del Sistema Centrale, la grande catena montuosa che attraversa la Penisola Iberica tagliandola in due, dal Portogallo fino alla Spagna centro-orientale. Sono montagne che raggiungono i i 2400-2500 metri sul livello del mare e che, specie nella parte spagnola, sono soggette a un clima rigido in inverno. Qui sotto si può vedere la situazione il 15 gennaio presso la Cuerda Larga della Sierra de Guadarrama, catena montuosa che si trova tra le province di Segovia e Madrid, nel cuore della Spagna. Le foto sono state scattate al di sopra dei 2000 m sul livello del mare. La neve è pochissima, rimane soltanto sulle cime più elevate di Peñalara e Cabezas de Hierro, sopra i 2300-2400 metri.

Di solito, in pieno inverno, queste montagne restano innevate per mesi, ma quest'anno lo scioglimento è evidente. Neanche la neve caduta nei giorni dell'Epifania è rimasta.

La neve in montagna è in via d'estinzione?


Stessa situazione anche in altre parti d'Europa. A inizio gennaio ha fatto notizia in Francia la distruzione di una funicolare, in una zona montana, a seguito dell'improvviso scioglimento della neve che era caduta in quota. E diversi esperti che collaborano con i portali internazionali di Meteored confermano: sulle montagne la neve è in ritirata.