Dal freddo precoce all’ottobrata, è già ora di accendere il riscaldamento? Le previsioni e le date città per città

Ottobre è iniziato freddo come da anni non si avvertiva, ma per opposto ora ci sono i presupposti per una ottobrata. Riscaldamenti accesi in anticipo in montagna e in alcune città, ripassiamo quali sono le zone climatiche e le date di accensione consentite da legge.

Il freddo si è fatto sentire in anticipo quest’anno. Lunedì 6 ottobre al mattino, complici gli effetti dell’aria fredda affluita con la tempesta di bora, in Piemonte e parte di Lombardia le minime in aperta campagna sono scese a valori decisamente bassi, fra +2 e +4°C, freddo anche fra Emilia Romagna e Veneto, con alcune stazioni amatoriali ferme fra 4 e 6°C soltanto.

A salvarci da una accensione precoce diffusa dei riscaldamenti sono le massime diurne, che grazie al soleggiamento sono spesso arrivate attorno ai 20°C. Tuttavia in montagna già i camini fumano, e molti si chiedono quando sarà necessario oltre che consentito accendere gli impianti di riscaldamento.

Le zone climatiche

Il DPR 74/2013 suddivide l’Italia in sei fasce climatiche per regolare l’accensione dei riscaldamenti: dalla A (zone più calde) alla F (aree montane più fredde).

In zona F non ci sono limiti; in fascia E (es. Milano, Firenze ) dal 15 ottobre al 15 aprile; in zona D (Genova, coste del Centro) dal 1° novembre al 15 aprile; in zona C (Napoli, ampie zone di Puglia, Sardegna e altre regioni del sud) dal 15 novembre al 31 marzo; in zona B (Sicilia e Calabria) dal 1° dicembre al 31 marzo; in zona A (Lampedusa e sud Sicilia) dal 1° dicembre al 15 marzo.

Questa suddivisione, introdotta oltre trent’anni fa per ottimizzare i consumi e ridurre le emissioni, non tiene conto dei cambiamenti climatici, con autunni ancora caldi e primavere anticipate, ma anche con occasioni non rare di irruzioni fredde fuori stagione: sono quindi possibili deroghe locali quando le temperature lo richiedono.

Sulle Alpi stufe già accese, e nel resto del nord?

In montagna fa già freddo, a Dobbiaco in Val Pusteria i giorni scorsi il termometro è sceso a -6°C e chiaramente a queste temperature occorre riscaldare gli ambienti di vita e lavoro. Del resto appunto la normativa per la zona F non pone limiti di stagione e orario.

La maggior parte delle città del nord e molte del centro invece rientrano nella zona climatica E. Ora dunque da legge ancora non si potrebbe accendere, ma il freddo precoce ha indotti alcuni sindaci ad emanare ordinanze per autorizzare l’accensione degli impianti in anticipo.

Ad esempio a Bolzano, Pordenone, Vercelli e L’Aquila e Cesena è già possibile riscaldare case e uffici. Nelle altre città e zone di fascia E, salvo nuove ordinanze, bisogna attendere il 15 ottobre.

Guardando le previsioni, la fase anticiclonica da un lato favorirà una leggera risalita delle massime, fin verso 22-23°C, ma le temperature minime resteranno sotto ai 10°C, dunque in una situazione termica ai limiti per avere almeno 20°C in casa.

Una stufa a legna o a pellet di nuova generazione e ad alta efficienza energetica con basse emissioni può essere un buon mezzo per integrare il riscaldamento domestico, specie nei momenti di transizione come ora e per poche ore al giorno.

Seguite nel vostro comune le informazioni su eventuali decisioni del vostro Sindaco. Probabile che stante il freddo vengano emanate altre ordinanze per consentire l’accensione anticipata.

A Roma e Napoli quando si dovrà accendere?

Roma rientra in fascia D e dovrebbe attendere al 1° novembre. Venendo alla realtà di questo ottobre 2025, nei prossimi giorni assisteremo a una ottobrata, nel prossimo fine settimana le temperature sono in risalita anche a 26-27°C. La notte resta fresca, ma di giorno quasi servirà per opposto, se non il condizionatore, in qualche caso il ventilatore.

Dopo la metà mese le temperature sembrano calare, ma non dovrebbero esserci irruzioni tali da richiedere accensioni anticipate, così come nelle altre località di zona D, inclusa, al nord, Genova.

Nel prossimo fine settimana le temperature massima saliranno sopra la media anche di 4-5°C al centro nord, ma durante la notte nonchè, tutto il giorno, al sud, saranno sotto la media. Alcuni Sindaci di città del centro nord potrebbero dunque emanare ordinanze per autorizzare l'accensione anticipata del riscaldamento.

Napoli invece è in fascia C, da legge la sua data di accensione è il 15 novembre. Le temperature, come nel resto del sud e della zona C, sono previste in aumento. Difficile che per ottobre servano deroghe, il che è positivo, sia per ridurre le emissioni sia per risparmiare sui costi energetici.

Le proiezione substagionali per le prime due settimane di novembre indicano periodi di temperature sopra la media, probabile si arrivi così al 15 novembre a riscaldamenti spenti.

E a Palermo e Pantelleria?

Se guardiamo alle località delle zone B, come Palermo, Catania o Reggio Calabria, e a quelle della zona A, come Pantelleria o Porto Empedocle, le previsioni meteo non si spingono ovviamente fino al 1° dicembre, data d’inizio del periodo di accensione dei riscaldamenti.

Attualmente anche in queste zone le temperature sono sotto la media, ma nei prossimi giorni la colonnina di mercurio sarà in risalita. Si tornerà a valori tiepidi, con 24-26°C e in prospettiva anche oltre, e non sarà certo necessario accendere i termosifoni, anzi i temerari magari fanno perfino gli ultimi bagni.