Meteo: grandi nevicate e piogge intense, gli ultimi aggiornamenti

Neve copiosa sulle Alpi, piogge torrenziali in Appennino, temporali al centro sud, venti di burrasca, acqua alta a Venezia. Il maltempo sferzerà la penisola nei prossimi giorni. Quali sono le zone a rischio?

Tanta neve in arrivo sulle Alpi, il paesaggio sarà incantevole, coi boschi bianchi come non mai. Non mancheranno però danni e disagi, dal crollo alberi alle valanghe. piogge torrenziali al nordest e Appennino settentrionale con rischio alluvioni.

La prima neve in pianura in Emilia se ne è già andata ma oggi (4 dicembre) la Dama Bianca è comparsa a Torino e Novara, mentre a Milano Linate per ora piove. La neve in pianura interesserà oggi in particolare il Piemonte e la Lombardia occidentale, ma presto l’aria calda cambierà le carte in gioco. Sono le prime fasi di una intensa perturbazione che porterà una sferzata di maltempo su tutta la penisola, con abbondanti nevicate sulle Alpi.

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Situazione sinottica

La configurazione barica è tipica di alcuni eventi alluvionali del passato. Al suolo troviamo un anticiclone esteso dalle Azzorre fin verso la Groenlandia. Dalle zone polari aria fredda si porta così verso la penisola Iberica e alimenta una profonda depressione con minimo principale di 980 hPa fra Irlanda e Galles.

L’Italia si trova investita dalle correnti meridionali di questa depressione, con una pericolosa situazione di sbarramento su Alpi e Appennino settentrionale. In bassa troposfera, il richiamo di aria calda farà rialzare le isoterme a 850 hPa fino a +5°C lungo la penisola con innalzamento repentino del limite delle nevicate in Appennino e nordest.

In quota, si nota un’ampia saccatura dovuta all’ondulazione della corrente a getto. Questa saccatura resterà stazionaria anche parte della prossima settimana, con formazione di depressioni sui mari settentrionali italiani. In parte domenica e quindi da martedì rientrerà aria fredda in quota abbassando nuovamente il limite delle nevicate.

Previsioni dettagliate per sabato5 dicembre 2020

Sabato 5 dicembre mattina migliora parzialmente al nordovest e Liguria di ponente, ma sull’arco Alpino centro orientale le nevicate saranno intense. Il limite delle nevicate si innalzerà a 1200-1600 m.

Piogge e rovesci fra Lombardia orientale, Emilia e Veneto occidentale, Friuli Venezia Giulia, con apporti pluviometri su queste ultime zone consistenti. Veneto orientale e Romagna riceveranno le piogge nel pomeriggio sera.

Rischio piene dei fiumi nel nord Italia

Piove anche in Liguria di levante, ma la situazione più critica dal punto di vista idrometeorologico sarà sull’Appennino Tosco-emiliano. Qui oltre a precipitazioni abbondanti avremo un repentino aumento della quota neve a 1600-1800 m e fusione di neve, quindi sabato sera torna a nevicare a 600-800 m in Emilia occidentale. Probabili piene degli affluenti di destra del Po, ad esempio, ma non solo, Taro, Enza, Secchia e Panaro.

Probabili piene degli affluenti di destra del Po, ad esempio, ma non solo, Taro, Enza, Secchia e Panaro.

Al centro piogge intense in alta Toscana, temporali in movimento anche al resto della regione e a Umbria e Lazio. Variabile e inizialmente riparate le zone Adriatiche. Rovesci temporaleschi e molto vento in Sardegna .

Al sud, temporali prefrontali isolati ma talora forti sulla Campania e sulla Sicilia orientale, qualcuno anche in Calabria Jonica.

Temperature in aumento, venti burrascosi e acqua alta a Venezia.

Domenica 6 dicembre tempo instabile e perturbato

Migliorerà nettamente al nordovest, attenuazione fenomeni e diradamenti su Emilia e Veneto occidentale, ma non sulle Alpi orientali dove fino al pomeriggio nevicherà in modo copioso oltre 1000-1200 m. Piogge fra la Romagna, Veneto orientale e Friuli V.G. Variabile sulla Liguria, si attenuano le forti precipitazioni in Appennino Tosco Emiliano.

Nel complesso, lungo l’Appennino tosco-emiliano cumuli pluviometrici localmente anche oltre i 200-250 mm, al nordest fra Prealpi Veneto e Friuli V.G da 300 a 600 mm.

Al centro il maltempo si sposta più sulle regioni Adriatiche, con piogge e temporali, neve in Appennino centrale oltre 1000-1200 m. Rovesci residui su Toscana e Lazio, in Sardegna variabile ventoso con rovesci nelle zone occidentali. Al sud transitano da W a E temporali anche intensi, in Sicilia rovesci specie su coste tirreniche.

Lunedì 7 dicembre tregua poi nuovo maltempo

Lunedì sarà una giornata di attesa fra una perturbazione e l’altra. Tempo fra variabile e talora instabile con piovaschi o rovesci, specie lungo il centro sud versanti Tirrenici ed Emilia Romagna dove ci sarà un po’ di pioggia con neve in Appennino oltre 800-1000 m.

Il giorno dell’Immacolata, martedì 8 dicembre, nuovo ciclone sul Tirreno con precipitazioni al nord e al centro, e la neve che cade fitta su Alpi e Appennino a quote basse, dai 300 ai 600 m a seconda delle zone. Non escluso qualche fiocco nelle fasce di pianura pedemontane.

Temporali anche forti al centro e Sardegna, e neve oltre 600-800 m in Appennino centrale. Al sud e Sicilia Tirrenica i rovesci temporaleschi arrivano nel pomeriggio-sera

Più freddo a metà settimana

Mercoledì 9 dicembre temperature in calo con piogge al nord e neve in collina e montagna sia su Alpi che Appennino, instabile perturbato al centro sud, più temporali al sud e maggiori schiarite fra Toscana e Lazio.

Arriviamo così a metà settimana con accumuli di neve straordinari, anche oltre due metri sulle Alpi e probabilmente vari danni e dissesti un po’ su tutta la penisola con frane, inondazioni e valanghe. Questi eventi meteo non sono più eccezionali ma è una nuova normalità dovuta ai cambiamenti climatici a cui dobbiamo imparare a convivere.