Meteo, ciclone verso la Sicilia: forti mareggiate e polvere del Sahara

Le previsioni meteo aggiornate: in arrivo mareggiate e polvere del deserto! Sulle coste della Sicilia orientale arriveranno le onde prodotte da un fetch lungo oltre 600 km.

Forte mareggiata di scirocco e levante sugli scogli di Acitrezza, immagine di repertorio.

Ormai da giorni stiamo assistendo ad un importante cambio di circolazione, sull’area euro-atlantica, che vede lo sviluppo di una profonda depressione sullo Stretto di Gibilterra, pronta a contrapporsi ad un robusto promontorio anticiclonico, che dalla Libia si allunga fino alla penisola di Kola. Questa configurazione bloccata continuerà ad alimentare nei bassi strati un sostenuto flusso di umide correnti sciroccali, stavolta più tiepide, che spireranno sui mari attorno l’Italia, soprattutto quelli più occidentali, per quasi tutta la settimana.

Il maltempo per ora è concentrato ai settori più occidentali del mar Mediterraneo, in particolare sulle coste mediterranee della Spagna, dove si prevedono precipitazioni abbondanti, oltre all’enorme nuvola di polvere che in queste ore sta offuscando i cieli in gran parte dell’Europa centro-occidentale. Poi fra venerdì 18 e sabato 19 marzo 2022, parte di questo maltempo, potrebbe andare a coinvolgere anche la Sicilia e il basso Ionio, dove si attiveranno venti burrascosi di levante, fino a forza 8-9 Beuafort, in grado di causare forti mareggiate lungo le coste esposte.

Cosa accadrà venerdì 18 marzo?

Secondo gli ultimi aggiornamenti dei modelli un nuovo minimo depressionario si svilupperà nel cuore dell’entroterra desertico libico, aspirando aria più calda, subtropicale continentale, dai deserti algerini e dalla Tunisia verso i mari ad est della Sardegna e della Sicilia. Questo ciclone extra-tropicale darà origine al peggioramento atteso per venerdì 18 sulla Sicilia, con una sensibile intensificazione dei venti dai quadranti orientali su tutta la Sicilia, specialmente sull’angolo più sud-orientale dell’Isola.

La suddetta circolazione depressionaria, durante la sua risalita verso nord/est, andrà ulteriormente ad approfondirsi, presentando un ampio settore caldo pre-frontale che produrrà precipitazioni, prevalentemente deboli, ulteriormente enfatizzate dalle forzature orografiche alla ventilazione orientale.

Nuvola di polvere desertica sulla Sicilia?

Sempre venerdì le forti correnti meridionali che precedono la depressione spingeranno verso la Sicilia una parte dell’immensa nuvola di polvere che in questi giorni sta interessando più da vicino la Spagna, offuscando la coltre celeste, come fossimo in pieno deserto.

Il pulviscolo desertico, in sospensione, sarà in grado di colorare il cielo di giallo, regalando degli scenari mozzafiato, specialmente durante l’orario del tramonto. Le aree più interessate dovrebbero essere quelle della Sicilia occidentale, e in seguito le città orientali.

Attenzione ai forti venti burrascosi sullo Ionio

La nuova depressione in uscita dalla Libia tenderà a contrapporsi al promontorio anticiclonico, presente sull’Europa centro-orientale, con valori di oltre 1048 hPa già sul mar Baltico. La presenza di questo promontorio anticiclonico a nord, pronto ad interagire con il minimo depressionario sul Canale, stimato sui 1009 hPa, provocherà un fitto ispessimento delle isobare sui mari attorno la Sicilia, con la conseguente attivazione di forti venti da E-SE, Est, pronti a sferzare tutta la Sicilia, soprattutto le province sud-orientali.

Ma venti forti dai quadranti orientali sono attesi pure sulla bassa Calabria, in modo particolare sulle coste tirreniche, nell’area del cosentino tirrenico, lametino e della piana di Gioia Tauro, dove si attiveranno forti raffiche di caduta verso il Tirreno, pronte a dipanarsi verso le isole Eolie.

Grosse onde in sviluppo sullo Ionio

Questo intenso flusso orientale, che dall’Egeo meridionale e dal mar di Creta si muoverà fin verso le coste della Sicilia orientale, solleverà un imponente moto ondoso, che non troverà alcun ostacolo e si propagherà direttamente alle coste della Sicilia orientale e della bassa Calabria ionica.

I forti venti orientali che si attiveranno in mare aperto, lungo il quadrante settentrionale della depressione in rapida risalita dal Canale di Sicilia, trasferiranno alla superficie marina una gran quantità di “energia cinetica” che si manifesterà attraverso lo sviluppo di onde, alte anche più di 3-4 metri in mare aperto, ma con “run-up” superiori ai 5 metri fra basso Ionio e alto Canale di Sicilia.

Le aree a rischio mareggiate

Il “fetch” (lo spazio di mare su cui soffia il vento) piuttosto ampio sullo Ionio determinerà le condizioni ideali per la formazione di un moto ondoso significativo, con onde ben formate che si dirigeranno verso le esposte coste della Sicilia orientale, Malta e le coste orientali delle isole Pelagie, dove purtroppo fra venerdì 18 e sabato 19 si attiveranno mareggiate da Est e E-SE, sull’intero litorale della Sicilia ionica, da Taormina fino a Capo Passero.

Quanto è importante il “fetch” sulla determinazione del moto ondoso?

Lo sviluppo di queste ondate cosi grandi, su tutto l’alto Ionio, verrà favorito non solo dalla forza del vento, in mare aperto, quanto dal “fetch” piuttosto esteso su un ampio tratto di mare, dalle coste meridionali greche e dal tratto di mare ad ovest di Creta si estenderà fino alle coste della Sicilia ionica, dove purtroppo si potrebbero verificare dei danni. Nell’episodio di venerdì prossimo l’estensione del “fetch” geografico dovrebbe essere superiore ai 500 km, con punte fino a 650 km fra il tratto di mare a sud di Creta e il Canale di Sicilia, dove peraltro soffieranno i venti di burrasca più forti, con raffiche vicino i 100 km/h.

Questa notevole estensione del “fetch” farà in modo che l’onda, sollevata dai forti venti da Est e E-SE attivi sul basso Ionio, troverà tutto lo spazio necessario per poter crescere in altezza, prima di uscire dall’area perturbata, su cui agisce il vento, e raggiungere le coste della Sicilia e Calabria ionica, sotto forma di veri e propri muri d’acqua, alti fino a più di 4 metri.