Tra il 23 e il 28 giugno il Mediterraneo avrà temperature estremamente elevate: queste le aree d'Italia interessate

Dalle Alpi alla Sardegna, i segnali dei modelli sono preoccupanti: il caldo potrebbe entrare nella fascia dell’“evento raro”. La conferma arriva dalle mappe specialistiche EFI e SOT del Centro Europeo. Giugno 2025 diventerà evento estremo climatico?
Prende il via la nuova ondata di caldo dell’estate 2025, difficile tenerne il conto perché le ondate di caldo non hanno un inizio e una fine ben individuabile. Siamo comunque almeno alla terza, che si delinea piuttosto lunga in base agli ultimi run modellistici. Probabilmente non raggiungeremo valori da record assoluto, ma è la durata che preoccupa. Dobbiamo infatti distinguere due tipi di evento estremo. Vediamo anche come prevedere l’intensità della prossima onda di calore in base alle mappe specialistiche ECMWF.
Evento estremo meteo ed evento estremo climatico
Sono due, secondo l’IPCC, le tipologie di eventi estremi. Anzitutto per “estremo” si intende un evento raro, oltre il 90 o 99° percentile della distribuzione statistica climatica Questa anomalia può riguardare un singolo giorno, e un determinato parametro, ad esempio temperatura, precipitazione, vento o altro. In questo caso parliamo di evento estremo meteorologico.
Se invece un episodio è di lunga durata, ecco che possiamo trovarci di fronte all’evento estremo climatico.
Giugno 2025 al nord e al centro, forse meno al sud, sembra proprio avviarsi a rientrare negli eventi estremi climatici di caldo.
Come prevedere gli eventi estremi: le mappe EFI e SOT
Per vedere se le prossime settimana saranno da evento estremo, abbiamo attentamente analizzato le mappe specialistiche ECMWF di EFI e SOT, riguardanti le anomalie di temperatura, in intervalli da 24 ore fino a 10 giorni. La mappa EFI (Extreme Forecast Index) inquadra quanto sarà anomalo un evento previsto. Valori tra 0.5 e 0.8 indicano condizioni fuori dal comune, valori sopra 0.8 suggeriscono condizioni estreme, se tocca 1 siamo nella straodinarietà del mai visto in passato. Nel caso delle mappe di EFI di temperatura, il modello confronta le previsioni con il clima "tipico" del passato, evidenziando dove il tempo sarà insolitamente caldo o freddo.

La mappa SOT (Shift of Tails) mostra quanto estremo può essere l’evento, guardando agli scenari più rari (ad esempio, se il 10% delle previsioni supera l’1% più caldo della climatologia storica). In breve le mappe EFI ci dicono se un evento sarà anomalo, le SOT di quanto potrà esserlo. Vediamo cosa ci dicono le mappe SOT e EFI per i prossimi giorni.
Situazione dal 23 al 28 giugno 2025
In queste giornate dal modello operativo sappiamo che la componente africana dell’anticiclone prende il sopravvento sull’Italia, con isoterma di +20°C a 850 hPa, circa 1500 m, che toccherà le Alpi. Attese temperature di 36-38°C al centro nord, fino a 40°C in Sardegna e interno Puglia. Negli altri previsionali potete vedere i dettagli.

Riguardo la straordinarietà dell’evento, le mappe dell’EFI prevedono valori da evento estremo sul Mediterraneo occidentale, fino a lambire la Sardegna. L’area di EFI prossimo a 1 però coinvolge o sfiora anche le Alpi, la Pianura Padana Toscana, Marche.
In queste aree, le temperature previste potrebbero superare di molto i valori climatici storici. La mappa SOT conferma questo segnale: alcune simulazioni indicano perfino temperature prossime record storici, quindi non si tratterà solo di caldo intenso, ma potenzialmente straordinario.
il quadro è chiaro: ci dobbiamo preparare a un’ondata di caldo precoce e intensa, quanto sarà duratura?
Nuova onda di calore a fine mese e inizio luglio?
Dopo una possibile breve fase di temporali di calore fra giovedì 26 e venerdì 27, le mappe operative delineano un nuovo e forse più intenso acuto dell’anticiclone africano a fine giugno e forse anche primi luglio. L’isoterma di riferimento del caldo intenso, +20°C a 850 hPa, potrebbe portarsi fino al centro Europa, quella di +25°C avvicinarsi a Sardegna e Sicilia.
La mappa di EFI (Extreme Forecast Index) mostra valori superiori a 0.8 su gran parte del Centro-Nord, segno di condizioni molto anomale rispetto alla climatologia. Il parametro SOT (Shift of Tail) segnala che in alcune zone che almeno il 10% delle simulazioni prevede temperature nella fascia estrema, superiori all’1% più caldo del clima atteso per il periodo.
Sono mappe preoccupanti, significa che l’ondata di caldo non solo continua, ma potrebbe intensificarsi fino a rientrare negli eventi rari, con durata non determinabile. Vedremo solo coi dati reali se sarà evento estremo climatico, ma certo è una situazione che va seguita con attenzione per i suoi possibili impatti su salute, agricoltura, infrastrutture, consumi e produzione di energia e rischio incendi boschivi.