Un ottobre insolito in Italia: le previsioni sorprendono i meteorologi e tutti

Ci attende un mese di ottobre ricco di eventi meteorologici estremi e di contrasti, anche molto netti, fra un'area geografica e l'altra. Le acque del Mediterraneo molto calde scombineranno i piani dell'autunno.

Medicane.
Con un Mediterraneo più caldo della media di +2°C si profila un ottobre pieno di contrasti, con vari eventi meteorologici estremi.

Mentre l'estate italiana si congeda con i suoi ultimi tepori al Sud, il modello stagionale SEAS5 dell'European Centre for Medium-Range Weather Forecasts (ECMWF), lancia un monito che fa rabbrividire i meteorologi.

Il mese di ottobre rischia di non essere il mese delle piogge autunnali, ma un mosaico climatico di contrasti estremi, tra prolungate fasi secche ed eventi precipitativi estremi, che rischiano di causare problemi e criticità nei territori interessati.

Dove pioverà maggiormente?

La mappa delle anomalie delle precipitazioni medie mensili, dipinge un quadro surreale per lo Stivale, con vaste aree del territorio nazionale che vedranno piogge sotto le medie, e lunghi periodi secchi, specie all’estremo Sud e in Sicilia.

Il Nord-Ovest, tra Piemonte e Liguria, vedrà piogge superiori alla media di circa +5-10 mm. Ma sarà il Nord-Est a rubare la scena, con anomalie fino a +50 mm in Veneto e Friuli-Venezia Giulia, con eventi precipitativi più frequenti e costanti.

Corrente a getto.
Le tendenze per il mese di ottobre vedono una prevalenza di anticicloni sull'area del Mediterraneo, alternati a brevi ma intense fasi perturbate.

Qui, secondo il modello ECMWF, l'influenza di un jet stream spostato verso sud, e l'eredità delle anomalie atlantiche estive, favorirà l’irrompere di fronti perturbati che scaricheranno sul suolo già saturo, rischiando alluvioni lampo e frane in aree vulnerabili come il Tagliamento.

Un ottobre secco al Centro-Sud?

Dalla Toscana e dalle Marche a scendere il mese di ottobre rischia di risultare molto secco, e avaro di grandi perturbazioni organizzate. In alcune regioni del Centro le precipitazioni potrebbero essere inferiori del 30-40% alla norma climatologica (intorno ai 80-100 mm medi).

La causa sarà da imputare a valori di pressione e geopotenziale più alti della media, potenziati dal riscaldamento del Mediterraneo di oltre +2°C rispetto agli anni '80.

Questo eccesso di calore, difatti pare che devierebbe le perturbazioni atlantiche verso est, lasciando il Centro-Sud Italia in una bolla arida.

Anche il Sud potrebbe vedere precipitazioni inferiori alla media, ma con delle differenze. La Puglia e la Calabria ionica potrebbero vedere piogge più abbondanti della media climatologica, causa il possibile spostamento più a nord del blocco anticiclonico sul Mediterraneo.

Ciò aprirebbe la porta delle umide perturbazioni da Est, che sono capaci di provocare forti temporali e nubifragi, anche con eventi alluvionali.

Ottobre 2025.
Si attendono piogge sotto la media su buona parte del nostro territorio nazionale, eccetto alcune aree che potrebbero vedere locali surplus.

La Sicilia orientale, invece, rischia gli effetti del passaggio di qualche ciclone dalle caratteristiche subtropicali. Al contrario, la Sardegna e la Sicilia occidentale permangono in un "limbo secco", accentuando le disparità regionali che già tormentano l'agricoltura isolana.

Un mese caldo?

Ma l'insolito non si ferma alle piogge. Le proiezioni termiche di ECMWF anticipano temperature medie superiori di +1+2°C alla norma, con picchi di +3°C al Sud. Un ottobre "caldo" che prolunga l'estate, favorendo ondate di calore tardive e aumentando il rischio di incendi.

Influenze globali come la debole La Niña nel Pacifico, prevista dal modello fin da agosto, potrebbero amplificare questi squilibri, deviando umidità verso l'Europa orientale e lasciando l'Italia in balia di un Mediterraneo sempre più caldo.