In Italia l'80% delle frane del continente europeo

Geologicamente giovane, l'Italia è il paese con più frane d'Europa. Sono l'80% del totale europeo. A pochi giorni dal crollo del viadotto in provincia di Savona, a causa di una frana, ecco i dati dell'Inventario IFFI, dell'ISPRA.

In Italia si concentra l'80% delle frane censite in Europa. Nel continente europeo i fenomeni franosi censiti (Indagine EuroGeoSurveys) sono 800.000, mentre in Italia sono quasi 630.000. Un dato che conferma la peculiarità di un territorio geograficamente e geologicamente soggetto agli eventi franosi.

Perché tante frane in Italia?

Le frane sono molto diffuse in Italia per caratteristiche geologiche e morfologiche del territorio, per il 75% montano-collinare, con elevate pendenze ed un rapido passaggio da ambienti montani a zone pianeggianti (basti pensare alla Liguria o a diverse zone della Calabria, dove nel giro di poche centinaia di metri si passa dalla montagna al mare), e la presenza di tipi di terreni che favoriscono l'instabilità, come quelli argillosi.

Esiste un inventario dei fenomeni franosi in Italia (IFFI), realizzato dall'ISPRA in collaborazione con le Regioni e Province Autonome, che ha l’obiettivo di identificare e perimetrare le frane sul territorio italiano con modalità standardizzate e condivise. La banca dati, consultabile online, è costituita da una cartografia informatizzata a scala 1:10.000 e da un database alfanumerico. Ogni frana presente sul territorio è identificata con un codice.

L'impulso a creare questo grande inventario nazionale delle frane in Italia arrivò nel 1998, dopo gli eventi catastrofici di Sarno, Siano, Quindici, Bracigliano e S. Felice a Cancello, nelle province di Salerno, Avellino e Caserta, durante i quali colate rapide di fango devastarono interi centri abitati causando 160 vittime.

Sempre il disastro di Sarno, 21 anni fa, diede impulso ad altre importanti misure, come la redazione dei Piano di Assetto Idrogeologico (PAI), nei quali vengono individuate al dettaglio le aree a rischio frana e a rischio inondazione.

Importante approfondire la conoscenza del territorio

"Archiviare le informazioni sui fenomeni franosi - si legge sul sito dell'inventario IFFI, dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - è un’attività strategica per una corretta pianificazione territoriale, tenuto conto che gran parte delle frane si riattivano nel tempo, anche dopo lunghi periodi di quiescenza di durata pluriennale o plurisecolare". Lo si è visto ad esempio a Roma, nel 2014, quando una serie di frane si attivarono a seguito di eventi piovosi eccezionali.

L’Inventario IFFI è un importante strumento conoscitivo di base utilizzato per la valutazione della pericolosità da frana dei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI), la progettazione preliminare di interventi di difesa del suolo e di reti infrastrutturali e la redazione dei Piani di Emergenza di Protezione Civile.