I 5 posti migliori al mondo in cui viaggiare nel 2026, secondo National Geographic

Scopri le cinque destinazioni imperdibili consigliate dalla prestigiosa rivista National Geographic per il 2026: natura mozzafiato, culture antiche, innovazione urbana ed esperienze uniche ti aspettano in questi angoli del pianeta che ridefiniscono l'arte del viaggio.

Spettacolare vista sulla barriera corallina dell'isola caraibica di Dominica.

Nello speciale Best of the World 2026, National Geographic ha pubblicato una lista di 25 destinazioni selezionate da redattori, fotografi ed esploratori, che promettono esperienze trasformative.

5 destinazioni da scoprire nel 2026

Tra tutte, cinque spiccano come autentiche gemme, capaci di unire natura, storia, innovazione e autenticità. Luoghi da tenere in grande considerazione, raccomandati da grandi specialisti, se la tua intenzione è vivere un viaggio indimenticabile nel prossimo anno.

Le Dolomiti, Italia

L’emblematica regione alpina delle Dolomiti riceve grande attenzione nel 2026 per due motivi: la sua straordinaria bellezza paesaggistica e il fatto di essere la sede di importanti prove dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali, che si terranno tra febbraio e marzo.

Il borgo di Santa Maddalena nelle Dolomiti, famoso per la sua iconica chiesa e il paesaggio montano che la circonda.

Una destinazione che combina attività di montagna, in particolare lo sci, e cultura ladina, con influenze celtiche e romane, insieme a Olimpiadi che offriranno esperienze memorabili (e che sono state anche l’occasione per rinnovare hotel e ristoranti di altissimo livello).

Ma il suo fascino non si limita ai mesi invernali. In estate, queste magnifiche montagne si trasformano e i sentieri invitano a lunghe camminate tra i verdi pascoli alpini.

Parco Nazionale Nibiischii, Canada

Più che un parco, Nibiischii è un simbolo del nuovo approccio al turismo nelle mani delle comunità indigene.

Questo parco, istituito di recente nella regione del Québec, in Canada, è gestito dalla Nazione Cree di Mistissini e protegge oltre 10.000 km² di foreste boreali e spettacolari laghi, come l’Albanel, il Mistassini e il Waconichi.

Il turismo del Parco Nazionale Nibiischii è un chiaro esempio di gestione da parte delle comunità indigene. Foto: Corporación Nibiischii.

Dalle cabine sul lago alle escursioni guidate dai membri della comunità Cree, l’esperienza unisce natura, cultura ancestrale e un profondo senso di responsabilità ambientale.

In inverno, inoltre, il parco offre esperienze immersive come racconti attorno al fuoco e laboratori artigianali.

Dunque, per chi vuole allontanarsi dal turismo convenzionale, Nibiischii offre tranquillità e un contatto autentico con territori protetti che rappresentano un modello di turismo rigenerativo.

Pechino, Cina

La capitale cinese è un’altra delle destinazioni protagoniste del 2026, con nuove proposte legate al suo ricco patrimonio e innovazioni culturali che la rendono un affascinante filo conduttore tra passato e presente.

Vista dell’asse centrale di Pechino, un legame tra passato e presente.

Una delle grandi novità è che l’asse centrale della città — la Beijing Central Axis — è stato riconosciuto Patrimonio Mondiale UNESCO, collegando edifici cerimoniali e storici che raccontano la pianificazione urbana imperiale.

Anche la Grande Muraglia è stata integrata nel turismo notturno, con sezioni come Mutianyu e Simatai che offrono visite illuminate in grado di valorizzare la sua architettura millenaria.

Inoltre, la Cina ha ampliato i benefici per i viaggiatori: i cittadini di diversi Paesi potranno soggiornare fino a 30 giorni senza visto, mentre nuove rotte e infrastrutture migliorate facilitano l’accesso a templi, palazzi e quartieri storici.

Dominica, Caraibi

La piccola isola caraibica di Dominica spicca per il suo impegno nella conservazione marina. Nel 2026, infatti, prevede di aprire la prima riserva al mondo dedicata ai capodogli, che comprenderà circa 800 km² e regolerà con attenzione le visite per proteggere i cetacei, organizzando avvistamenti e uscite in barca senza disturbarli.

Porto principale dell’isola di Dominica.

Sulla terraferma, Dominica è un vero e proprio parco naturale: cascate, sentieri, fitte foreste e aree termali attendono il viaggiatore che cerca qualcosa di diverso dal classico resort tropicale.

Una destinazione unica dove godere di acque cristalline, foreste lussureggianti e vulcani attivi, con eco-resort come il Sanctuary Rainforest Eco Resort e l’Anichi Resort & Spa, impegnati nel turismo sostenibile.

Questa isola, che si distingue come destinazione responsabile, è perfetta per unire silenzio, avventura e rispetto ecologico.

Parco Nazionale Akagera, Ruanda

Per chi sogna un safari, Akagera si propone come un’alternativa più intima e meno affollata rispetto ai grandi parchi africani.

Situato nell’est del Ruanda, Akagera ospita i “Big Five” (leone, elefante, leopardo, rinoceronte e bufalo), oltre a centinaia di specie di uccelli e altri mammiferi.

Dopo anni di riabilitazione ecologica e reintroduzione di specie, il parco si distingue per il suo impegno nella conservazione e per safari responsabili.

Nuove strutture come il Karenge Bush Camp e il Magashi Peninsula offrono soggiorni esclusivi in tende di lusso, integrate nel paesaggio e con impatto ambientale minimo.

Il luogo perfetto per vivere un safari all’alba, combinando percorsi via terra e via acqua tra fiumi e laghi del parco, alla scoperta di angoli selvaggi senza folle né distrazioni urbane.