Il viaggio in Sicilia per abbracciare l'albero di 4.000 anni che protesse una regina e cento cavalieri dalla tempesta
Tutt’altro che un comune albero: in Sicilia si trova un castagno antichissimo legato ad una leggenda. Tra storia vera e racconti, questo albero nella sua lunghissima vita ha collezionato diversi primati

La Sicilia è una terra di cultura e folklore, dove storia e leggende si intrecciano continuamente. Proprio qui, tra le mille gemme naturalistiche di un’isola di straordinaria bellezza, si trova il castagno più antico al mondo.
L’età certa di questo maestoso albero non è conosciuta, ma si stima che sia nato ben quattromila anni fa.
Ed è proprio ad una regina che la storia di questo albero è collegata, ma vero o no che sia il racconto, una cosa è certa, l’antico castagno è una creatura stupefacente.
Il castagno, secondo la leggenda
Questo grande albero è passato alla storia come “il Castagno dei Cento Cavalli” grazie ad una leggenda ambientata nel XV secolo. Al tempo la Sicilia apparteneva alla regina Giovanna di Castiglia Aragona, la quale aveva ereditato dal pare il regno di Sicilia oltre che quello di Napoli e di Aragona.
Altre versioni meno accreditate della leggenda identificano nella regina Isabella d'Inghilterra, moglie di Federico II, o ancora Giovanna I d'Angiò.
Non si sa quanto ci sia di vero nella storia che ha dato il nome al Castagno dei Cento Cavalli, ma le sue dimensioni rendono il racconto almeno verosimile.
Un castagno da record
Ad oggi l'altezza massima dell'albero è di ventidue metri, mentre la sua chioma misura più di mille metri quadrati di estensione, per quasi cinquanta metri di diametro.
Anche il tronco è possente, nonostante nel corso del tempo e come spesso accade agli alberi antichi, si sia diviso in tre tronchi minori. Si sa per certo, però, che questi tre tronchi sono stati generati da un unico fusto. Le misurazioni del XVII secolo testimoniano una circonferenza totale di cinquantadue metri.

Il Castagno dei Cento Cavalli è considerato, giustamente, un monumento naturale e come tale è tutelato. La tutela non è solo nominale, ma bensì formale. Il primo atto statale ufficiale che lo riguarda risale al 1745. Già dai tempi del regno di Sicilia, quindi, questo albero era un patrimonio prezioso da proteggere, come è tutt’ora.
Un nuovo riconoscimento alla sua storia e al suo significato è arrivata molto più tardi, ma non è meno importante. Il castagno è stato nominato Monumento Messaggero di Pace dall’UNESCO nel 2008. È infatti un simbolo culturale, ma è associato anche a valori come la forza, la resilienza, l’abbondanza e la longevità.
Nel 1982 il Corpo forestale dello Stato lo ha inserito nel patrimonio dei “monumenti verdi”, che conta ventiduemila alberi. Tra questi solo centocinquanta hanno “eccezionale valore storico o monumentale” e il Castagno dei Cento Cavalli è tra essi. Per finire, più di recente, nel 2021, ha vinto il premio “Albero Italiano dell’Anno”.
Come vedere il Castagno dei Cento Cavalli
Questo albero meraviglioso e unico si trova alle pendici dell’Etna, più precisamente nel comune di Sant’Alfio. Ci si può arrivare abbastanza facilmente da Catania, in circa un’ora d’auto o anche meno.
Sul sito si trova un parcheggio ed essendo l’albero ormai una vera e propria star, è incluso anche in alcune visite guidate organizzate degli agriturismi della zona.
Chi visita il Castagno dei Cento Cavalli può cogliere l’occasione per ammirare anche un altro albero secolare che si trova a soli quattrocento metri di distanza. Il Castagno della Neve ha mille anni ed è il secondo più antico d’Italia.