Non solo la Via Francigena: il cammino spirituale meno conosciuto ma più selvaggio d'Italia
In Italia si possono trovare molti “cammini”, sentieri nella natura che hanno anche un particolare valore spirituale. Alcuni sono molto noti e frequentati, altri invece sono come delle gemme nascoste, spesso più selvaggi e per questo anche più affascinanti. Eccone uno da non perdere

Camminare a piedi, tra natura, borghi e luoghi ricchi di spiritualità, è un’esperienza unica che fa bene al corpo e alla mente. Uno dei tragitti più noti in questo senso è la via Francigena, realizzata a suo tempo per consentire il lungo pellegrinaggio dalla Francia alla Terra Santa, attraversando tutta l’Italia di lungo.
Col tempo questa via è diventata un luogo non solo per pellegrini nel senso stretto del termine, ma anche per viaggiatori, turisti e appassionati di trekking, il ché l’ha resa piuttosto frequentata, soprattutto in alcuni tratti e in alcuni periodi.
Chi cerca invece un luogo più solitario, dove riconnettersi con la propria spiritualità, può scegliere un altro percorso, non meno bello e importante, ma più solitario e più selvaggio.
Sulle orme di San Francesco
È sicuramente una bella scoperta per molti, il cammino profondamente legato alla figura di San Francesco, che collega Assisi in Umbria con Ascoli Piceno nelle Marche. Si tratta di un cammino “giovane”, istituito ufficialmente da pochi anni, sebbene ricalchi piuttosto fedelmente il tragitto seguito da San Francesco durante il suo pellegrinaggio verso le Marche.
Questo percorso è noto come Cammino Francescano della Marca, è ancora poco battuto rispetto ad altri e si snoda lungo antichi borghi medievali, chiese e splendidi paesaggi incontaminati.
Un cammino tra silenzio, bellezza e storia
La lunghezza totale del Cammino Francescano della Marca è di 167 Km lungo i quali si alternano percorsi sterrati, strade di campagna o asfaltate ma in ogni caso con poco passaggio di auto e anche di persone.
Percorre questo cammino vuol dire camminare nella natura, tra boschi e valli, ma lungo il tragitto si trovano anche diciassette comuni. Tra questi ci sono alcuni dei borghi più belli dell’Umbria e delle Marche, come Spello, Camerino e Amandola la cui presenza però non disturba le atmosfere tranquille di che sono la caratteristica principale di questo percorso.
Il Cammino Francescano della Marca è senza dubbio un cammino spirituale, arricchito dalla presenza di conventi, chiese di campagna e santuari, tuttavia non richiama mai grandi folle di fedeli e non è in genere luogo di grandi manifestazioni religiose. L’atmosfera quindi è sobria e invita alla meditazione e al raccoglimento, perfetta anche per chi cerca di riconnettersi al mondo della natura.
Le tappe principali del Cammino
Idealmente il Cammino Francescano della Marca inizia in Umbria, ai piedi del monte Subasio, non distante da uno dei centri più importanti d'Italia per quanto riguarda la spiritualità e il sentimento religioso: Assisi.
Da Foligno, poi, si procede in salita attraverso i boschi verso Colfiorito e già tutto si fa più silenzioso e selvaggio. Qui si trovano anche le Paludi di Colfiorito, note per la bellezza paesaggistica e la biodiversità fuori dal comune.

Nel tratto successivo, che collega Polverina e Sarnano, il paesaggio diventa persino più affascinante. Si cammina tra pareti rocciose o castagneti, su ponti antichi o attraverso i guadi prima di iniziare la discesa verso Ascoli Piceno, una città spesso sottovalutata quindi fuori dalle rotte del turismo di massa, che però ha un centro storico di grande valore, che costituisce una degna conclusione per questo viaggio così pieno di esperienze fuori da comune.
Come affrontare il viaggio
Il Cammino Francescano della Marca è di difficoltà media, con salite talvolta impegnative e suolo irregolare. È comunque ben segnalato dai simboli che accompagnano tutto il percorso.
In estate il caldo può costituire un problema, così come il freddo in inverno per cui i momenti migliori per partire sono tra aprile e giugno e settembre e ottobre.
Volendo percorrere tutto il tragitto in un tempo non troppo lungo, di sette o otto giorni, bisogna essere preparati a camminare dai venti ai venticinque chilometri al giorno, naturalmente zaino in spalla e tenendo presente che i posti dove dormire non sono ancora molti, quindi è sempre preferibile prenotare.