Una eccezionale scoperta scientifica condotta da un team internazionale ha scoperto che ai piedi dell'Everest vive una rara specie di gatto considerato ormai sull'orlo d'estinzione.
Una eccezionale scoperta scientifica condotta da un team internazionale ha scoperto che ai piedi dell'Everest vive una rara specie di gatto considerato ormai sull'orlo d'estinzione.
Secondo le ultimissime elaborazioni del centro di calcolo internazionale ECMWF il mese di febbraio potrebbe essere caratterizzato dalle spinte sul Mediterraneo dell'anticiclone oceanico, ma non mancheranno episodi di freddo, anche significativi.
Lo scorso weekend sull'Adriatico settentrionale si è sviluppato un rarissimo ciclone ibrido subtropicale in ambiente particolarmente freddo, responsabile di abbondantissime nevicate fino a bassa quota sulla Romagna.
Una profonda ciclogenesi fredda si isolerà sul mar Tirreno aspirando aria fredda verso l'Italia che causerà fitte nevicate nei prossimi giorni lungo tutta la catena appenninica, da nord a sud.
Un intenso riscaldamento della stratosfera artica potrebbe mettere in crisi la figura del vortice polare, freddo, neve e gelo potrebbero muoversi verso l'Europa e sull'Italia nei prossimi giorni.
Ecco perché l'isola di Hokkaido, in particolare la sua costa più occidentale, è considerata uno dei luoghi più nevosi dell'intero pianeta, tanto da vantare le località più nevose del mondo a bassa quota.
Le temperature estremamente gelide registrate nel comparto orientale della Siberia, dove si sono registrati valori di -62°C, fra meno di una settimana avrà importanti conseguenze anche in Europa e sull'Europa.
Dopo anni di grave siccità un fiume atmosferico dall'oceano Pacifico rischia di lasciare buona parte della California sott'acqua, a seguito di forti piogge, rovesci e temporali che colpiranno lo Stato della West Coast nelle prossime ore
La prima intensa perturbazione del 2023 raggiunge l'Italia, in arrivo piogge, ma anche temporali, neve sui monti, forti venti di maestrale e mareggiate sulle esposte coste di Sardegna e Sicilia.
Forti temporali, grandinate e inondazioni hanno travolto l'Arabia Saudita negli ultimi giorni, problemi al percorso della quarantacinquesima Dakar che si svolge fino al prossimo 15 gennaio sul territorio saudita.
Dopo la Befana possibile un importante cambiamento del tempo per l'arrivo di una perturbazione atlantica che causerà piogge, rovesci e nevicate sulle Alpi a partire dai 1000 metri, a quote più alte sull'Appennino.
Un possibile cambiamento di pattern si potrebbe vedere solo fra la seconda e la terza decade del mese di gennaio, con lo spostamento verso l'Europa continentale dei massimi dell'anticiclone subtropicale.
L’inversione termica è un fenomeno meteorologico molto particolare caratterizzato da un raffreddamento dello strato d’aria prossimo al suolo che determina una inversione del gradiente termico verticale.
La rimonta dell'anticiclone subtropicale verso l'Italia dovrebbe garantire un clima mite e prevalentemente soleggiato, anche se non mancheranno neppure le nebbie, le nubi basse e la possibilità di deboli piogge o pioviggini.
Un nuovo cambio di pattern sull'area asiatica comporterà un riassetto del vortice polare che con uno dei suoi lobi si verserà sul nord America, originando una intensa ondata di gelo per le festività natalizie.
Un importante evento di "gelicidio" ha interessato alcune vallate dell'Appennino Ligure, in modo particolare nell'Alessandrino, dove strade e alberi sono stati ricoperti da uno strato di ghiaccio.
Le notti serene, le calme di vento e l'afflusso di aria più gelida in quota, in discesa dal lobo siberiano del vortice polare, sta favorendo un brusco raffreddamento di tutta la Siberia orientale, dove i termometri sono scesi al di sotto dei -60°C.
Una nuova intensa ondata di maltempo nelle prossime ore colpirà il centrosud, attesi venti forti e mareggiate sulle coste tirreniche.
Sarà un Ponte dell'Immacolata condizionato dal maltempo, inizialmente al centro-nord e tirreniche e dal weekend pure al sud, possibile ingresso di aria fredda nel weekend con neve a quote basse.
Il tornado che la scorsa domenica all'alba ha colpito parte della costa crotonese e la zona di Capo Colonna sarebbe stato originato da un raro temporale a supercella proveniente dal mar Ionio.