Dall'alto, la sonda dell'Agenzia spaziale europea ci regala una vista mozzafiato di Marte, rivelando un mondo diviso in due metà radicalmente diverse.
Dall'alto, la sonda dell'Agenzia spaziale europea ci regala una vista mozzafiato di Marte, rivelando un mondo diviso in due metà radicalmente diverse.
Il potente telescopio spaziale James Webb della NASA ha catturato per la prima volta un'aurora su Nettuno. Il fenomeno sul pianeta era stato studiato a lungo ed è stato finalmente registrato.
Con i suoi 10 anni di osservazioni, la missione Gaia ha rivoluzionato la visione della nostra Galassia. Gaia è risultata la più importante e meglio riuscita missione dell'Agenzia Spaziale Europea.
Il telescopio James Webb trova abbondante presenza di ossigeno lì dove non ce ne dovrebbe essere secondo le nostre teorie. Le prime galassie formatesi dopo il Big Bang ne contengono tanto, ma in teoria sono troppo giovani per averne.
Anche se a causa del maltempo su buona parte dell’Italia non è stato possibile ammirare l’eclissi solare parziale di sabato, ci sono giunte tantissime immagini da entrambe le sponde dell’Oceano Atlantico e anche dallo spazio.
Grazie alla missione spaziale cinese Chang’e-6, che ha riportato sulla Terra campioni di terreno e rocce lunari, siamo riusciti a scoprire con precisione quando si è formato il più grande cratere della Luna.
Riuscire ad ammirare le aurore boreali è in realtà meno facile di quello che sembra. Infatti non tutti i luoghi sono adatti per queste osservazioni ma la NASA viene in nostro soccorso dandoci dei suggerimenti.
Le aurore non sono prerogativa della Terra ma possono avvenire anche su altri pianeti, sia del nostro Sistema Solare che di altri mondi. Gli astronomi hanno di recente confermato la presenza di questo fenomeno su Nettuno.
La NASA ha sviluppato un complesso sistema in grado di mettere in comunicazione operatori e macchine diverse che potrebbe essere utilizzato anche nelle future esplorazioni lunari.
Secondo il modello del Big Bang c’è stato un momento in cui l’universo ha iniziato ad espandersi a velocità elevatissima. Tutto questo in che punto dell’attuale universo è avvenuto?
La stella singola più vicina alla Terra possiede anch’essa un suo sistema planetario. E’ stata confermata l’esistenza di 4 pianetini con massa inferiore a metà di quella terrestre, per questo chiamati mini-Terre. Tuttavia, tutti e 4 sono troppo vicini alla loro stella per essere abitabili.
Gli scienziati fanno dell’asteroide 2024 YR4, inizialmente classificato come “city killer”, un’opportunità per la scienza. I suoi incontri ravvicinati, che continueranno a ripetersi ogni 4 anni, potrebbero permettere ad una sonda di usarlo per studiare le proprietà del Sistema Solare ai suoi albori.