I canyon e le vallate marziane, tanto simili a quelli terrestri, furono modellati dall’erosione di fiumi alimentati da piogge e nevicate, piuttosto che dallo scioglimento delle calotte polari. Lo rivela un recente studio.
I canyon e le vallate marziane, tanto simili a quelli terrestri, furono modellati dall’erosione di fiumi alimentati da piogge e nevicate, piuttosto che dallo scioglimento delle calotte polari. Lo rivela un recente studio.
Il Giant Magellan Telescope sarà un vero gigante nella famiglia dei telescopi. Con i suoi 7 specchi da 8.4 m di diametro ciascuno, insieme alle Extremely Large Telescope sarà il più grande mai prima costruito.
Pochi mesi fa l’asteroide 2024 YR4 ha sollevato qualche preoccupazione per la possibilità di un futuro impatto con la Terra. Scopriamo insieme come la NASA traccia queste potenziali minacce spaziali.
La notizia della scoperta di tracce biologiche sul pianeta K2-18b ha avuto grande risonanza, e giustamente! Ma possiamo essere sicuri che esso possa veramente ospitare forme di vita, anche se di tipo alieno?
Nuovi studi effettuati dalla NASA mostrano come forse grazie al vento solare anche il nostro satellite, la Luna, potrebbe avere acqua. Questa teoria sembrerebbe confermata anche da prove empiriche.
Una stella magnetar come vicina di casa? No, grazie. Sono oggetti affascinanti ed estremi per l'elevata densità ed intensità del campo magnetico. Le osservazioni di Hubble suggeriscono nuove possibilità per spiegarne l'origine.
Nel cuore di una galassia nella costellazione della Vergine è presente un buco nero supermassiccio che si è risvegliato e sta emettendo intensi lampi di raggi X a intervalli regolari.
Nel video della NASA, contenente immagini riprese dal rover Perseverance, si può vedere un turbine di polvere marziano che ne inghiotte un altro.
Per la prima volta, è stata rilevata un'enorme ondata di vento solare che ha schiacciato la bolla protettiva di Giove, aumentandone la temperatura di 350-500°C.
L’immenso buco nero Sagittarius A* al centro della Via Lattea non solo divora le stelle che gli stanno intorno ma con il suo intenso campo magnetico ostacola la nascita di nuove.
Utilizzando strumenti statistici avanzati, i ricercatori esplorano come persino un "fallimento" nella ricerca della vita potrebbe offrire risposte fondamentali sulla nostra posizione nel cosmo.
Grazie alle osservazioni del telescopio James Webb ora sappiamo che l'asteroide “city killer” 2024 YR4 ha un diametro di circa 60 metri, quanto un palazzo di 15 piani. Rimane significativo il rischio di impatto con la Luna nel 2032.