Pioggia di lapilli dall'Etna, è emergenza nei comuni etnei: i video

Una fitta pioggia di cenere e lapilli in mattinata ha interessato i paesi del versante orientale dell'Etna a seguito dell'ennesimo parossismo del cratere di sud-est. Ecco alcuni video.

Nelle prime ore del mattino di oggi l’Etna è tornata a dare spettacolo, con un nuovo e intenso parossismo dal cratere di sud-est, caratterizzato da altissime fontane di lava e l’emissione di una nube eruttiva alta 10 chilometri che ha anche provocato una “pioggia di cenere e lapilli” su tutti i paesi ubicati lungo il versante orientale del vulcano, fino alla costa ionica, fra Giarre e Acireale.

L’intenso parossismo di questa mattina è stato anticipato, la notte scorsa, da una vivace attività stromboliana che ha coinvolto anche i crateri voragine, bocca nuova e nord-est. A partire dalle 07:45 AM locali il tremore vulcanico ha subito un rapido decremento dell’ampiezza portandosi a livelli medio-bassi e gli eventi infrasonici sono tornati di debole energia.

L’attività di fontana di lava è cessata alle 08:10 AM, con il normalizzarsi di tutti i parametri. L’enorme “pirocumulo”, alto più di 10 km, sprigionato dalla violenta eruzione ha prodotto pure una intensa pioggia di cenere e lapilli sui paesi etnei di Milo, Fornazzo, Trepunti, Giarre, Macchia di Giarre, Mascali, Riposto e Torre Archirafi.

Ti potrebbe interessare. Cosa sono i pirocumuli?

In alcuni di questi centri gli accumuli di cenere al suolo sono stati veramente notevolissimi, tanto da arrecare disagi e purtroppo pure dei danni.

Il governo regionale della Sicilia, guidato da Nello Musumeci, dichiara lo stato di crisi regionale e chiederà al governo centrale di Roma lo stato di emergenza per le decine di comuni raggiunti dalla cenere dell’Etna, come appena annunciato dallo stesso dopo un incontro con il capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina.

La Protezione civile regionale ha già attivato i suoi funzionari della sede di Nicolosi e Catania per effettuare dei monitoraggi e sopralluoghi.

Il presidente Musumeci ha annunciato una prima erogazione di un milione di euro a favore dei comuni colpiti e l’avvio delle procedure per l’acquisto di mezzi idonei alla asportazione della cenere, da tenere a disposizione dei sindaci in caso di necessità.

Al tempo stesso il governatore ha affidato all’assessore alla Salute Ruggero Razza il compito di verificare con le istituzioni sanitarie nazionali se la cenere vulcanica possa costituire pregiudizio alla salute delle persone che ne vengono a contatto.