Giornata mondiale delle foreste, quanti alberi ci sono in Italia?

Il 21 marzo è la Giornata Internazionale delle Foreste. Quanti boschi ci sono in Italia e che superficie ricoprono? Quanti alberi e di quali specie? Di quanto sono cresciute le foreste negli ultimi anni, e quali azioni vengono prese per il futuro? Ecco qui alcune informazioni per approfondire.

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Boschi nell'Appennino Tosco-Emiliano in autunno.

Il 21 marzo di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale delle Foreste, per sensibilizzare l’umanità e i decisori sulla loro importanza. Per questa occasione, andiamo a vedere alcune curiosità sulle foreste d'Italia, facendo una piccola considerazione: bisognerebbe differenziare tra foresta, bosco, e superficie boscata.

Quanti boschi ci sono in Italia?

In Italia ci sono oltre 11 milioni di ettari di superficie forestale, secondo i dati dell’ultimo Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi forestali di Carbonio realizzato dall’Arma dei Carabinieri con il supporto scientifico del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria). Quasi il 40% del territorio nazionale è coperto da aree boschive, esattamente il 36,7% della superficie nazionale. Differenziando, la maggior parte è composta da boschi d'alto fusto, poi c'è una quota più piccola di territorio coperto da vegetazione arbustiva o macchia mediterranea.

Oltre ad essere un patrimonio inestimabile di diversità biologica e paesaggistica, le foreste forniscono anche servizi ecosistemici ambientali - fra cui lo stoccaggio di carbonio, la difesa del suolo, il contrasto del dissesto idrogeologico, la regolazione della qualità di acqua e di aria, la conservazione della biodiversità – ma anche socioculturali e ricreativi, nonché opportunità occupazionali nelle filiere produttive del legno e dei prodotti non legnosi.

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Una delle tante faggete che ricoprono l'Appennino, in Italia. I faggi sono tra gli alberi più numerosi in Italia.

Quanti alberi ci sono in Italia?

Come si può ben immaginare, non è facile calcolare quanti alberi ci sono in Italia, un paese con un territorio di oltre 300.000 km quadrati. Il numero si può stimare sulla base della copertura di boschi, con l'analisi delle immagini satellitari e l'uso dei sistemi GIS. L'ultima stima del Corpo Forestale dello Stato è di circa 12 miliardi di alberi. Tra le specie più diffuse il primato spetta al faggio, che ricopre gli Appennini, dal nord fino al sud, con vastissime faggete (recentemente inserite anche nella lista dei siti UNESCO patrimonio dell'umanità).

Boschi d'Italia: sono in aumento

La superficie boschiva in Italia è in costante crescita da decenni. Questo è anche dovuto all'abbandono delle aree di campagna e di montagna, che ha comportato altri problemi (come l'aumento del dissesto idrogeologico e la perdita di conoscenze secolari). Aumenta la superficie e biomassa delle foreste, e con esse la capacità di assorbire anidride carbonica. Questo è quanto emerge ancora dall’ultimo Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi forestali di Carbonio.

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Boschi nel Parco nazionale del Pollino, tra Calabria e Basilicata, dove si trovano alcune delle faggete più meridionali d'Europa.

La lettura dei dati evidenzia un aumento della superficie forestale di circa 587.000 ettari in dieci anni. Questa crescita ci ha portato agli attuali 11.054.458 ettari di foresta (undici milioni di ettari), pari al 36,7 % del territorio nazionale. Per essere più precisi, non sono solo boschi: 9,6 milioni sono foreste, mentre 1,8 milioni sono formati dalla somma di altre aree boscate.

Sempre secondo i dati dell'Inventario, la consistenza dei boschi italiani, espressa come metri cubi di biomassa è aumentata del 18,4%, i valori ad ettaro sono passati da 144,9 a 165,4 metri cubi; lo stock di carbonio, nella biomassa epigea e nel legno morto, è passato da 490 milioni di tonnellate rispetto alla rilevazione del 2005 a 569 milioni di tonnellate di Carbonio organico, equivalente ad un valore della CO2 che passa da 1.798 milioni di tonnellate a 2.088 milioni di tonnellate, con un incremento di 290 milioni di tonnellate di CO2 stoccata e quindi sottratta all’atmosfera. L’anidride carbonica è - come sappiamo - il gas serra maggiormente responsabile dell’innalzamento globale delle temperature, sottratta dall’atmosfera.

Quali alberi?

La specie più diffusa è il faggio, che ricopre i versanti dell'Appennino su un'estensione di oltre un milione di ettari. Seguono i querceti, che sommati arrivano anch'essi a quasi un milione di ettari, e l’abete rosso, ampiamente diffuso sulle Alpi. La varietà che si riscontra nelle foreste italiane le rende ricche di biodiversità e quindi più resistenti.

Dal 2022 l’Italia ha una strategia forestale nazionale

Dal febbraio del 2022 l’Italia ha una strategia forestale nazionale. Il documento, realizzato dal ministero delle Politiche agricole e forestali con i ministeri della Transizione ecologica, della cultura, dello Sviluppo Economico e della Conferenza Stato-Regioni, definisce gli indirizzi nazionali per la tutela, la valorizzazione e la gestione sostenibile del patrimonio forestale nazionale e per lo sviluppo del settore e delle sue filiere produttive, ambientali e socio-culturali, ivi compresa la filiera pioppicola.

L’obiettivo principale di questa Strategia è che nei prossimi anni l'Italia torni ad avere foreste estese, resilienti, con una gran ricchezza di biodiversità, in grado anche di contribuire alla mitigazione della crisi climatica e all'adattamento ai cambiamenti climatici. L'obiettivo è anche offrire benefici ecologici, sociali ed economici per le comunità rurali e montane, per i cittadini di oggi e per le prossime generazioni.

La minaccia di incendi, tempeste di vento e parassiti

Nonostante la grande estensione delle foreste e delle aree boscate italiane, è mancata finora una pianificazione univoca e condivisa. Ci sono poi una serie di minacce, come quella rappresentata dagli incendi, dalla proliferazione di parassiti e dalle tempeste di vento, come ci ricorda l'evento dell'autunno 2018 (la tempesta Vaia), di cui abbiamo più volte parlato qui su Meteored Italia. Nell'estate del 2021 in Italia sono bruciati 158mila ettari di boschi, con l'87% degli eventi in Sicilia, Sardegna e Calabria, secondo quanto diffuso da Legambiente nel Report Foreste 2021.

L'impegno europeo: milioni di alberi intorno alle città

Recentemente si è parlato molto anche dell'impegno dell'Italia, nell'ambito del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza firmato nel 2021 per rilanciare l'economia dopo la pandemia di COVID-19 e supportato dall'Europa) a piantare 6,6 milioni di alberi in 14 città metropolitane italiane. In linea con le Strategie nazionali e dell’Unione europea, il progetto prevede una serie di azioni su larga scala rivolte principalmente alle quattordici città metropolitane italiane per migliorare la qualità della vita e il benessere dei cittadini attraverso lo sviluppo di boschi urbani e periurbani. L’obiettivo è piantare almeno 6,6 milioni di alberi (per 6.600 ettari di foreste urbane), individuando luoghi e quantità secondo il principio di utilizzare “l’albero giusto nel posto giusto”.