Calendula: il fiore che abbellisce e protegge l’orto
La calendula è un fiore rustico capace di abbellire l'orto con i suoi fiori gialli e arancioni e, al contempo, di attirare insetti utili e proteggere le colture quando è in consociazione con esse. Ecco perché è una presenza irrinunciabile nell'orto e sul balcone.

La calendula è una pianta che, nell'ambito del giardinaggio e dell'orticoltura, ha un un valore estetico e ornamentale rilevante, ma svolge anche un ruolo ecologico importante ovunque sia coltivata, dal vaso in terrazzo all'orto in giardino, unendo così bellezza e utilità.
I suoi fiori dai colori caldi illuminano orti e giardini per diversi mesi dell’anno, mentre le sue proprietà la rendono preziosa per la salute delle colture e, da secoli, anche per quella dell’uomo. Non a caso il suo nome deriva dal latino calendae, il primo giorno del mese: un richiamo alla sua fioritura lunga e generosa, ogni mese, che sembra non conoscere pause.
Specie selvatiche e coltivate
Il genere Calendula comprende diverse specie, diffuse in particolare nell’area mediterranea e in Asia occidentale. In Italia è possibile incontrare alcune varietà spontanee come la Calendula arvensis, che cresce nei campi, lungo i bordi delle strade e nei terreni incolti. Si tratta di piante più piccole e meno appariscenti, ma non per questo prive di interesse, poiché contribuiscono alla biodiversità locale e offrono nutrimento agli insetti impollinatori.
Accanto alle specie spontanee troviamo le varietà coltivate, tra cui la più conosciuta e utilizzata è la Calendula officinalis. Questa è la specie che viene comunemente seminata negli orti e nei giardini, selezionata nel tempo per la bellezza e la ricchezza dei suoi fiori. È la pianta che, più di ogni altra, ha dato origine all’associazione immediata tra il nome “calendula” e l’immagine dei caratteristici capolini arancioni o giallo intenso.
Caratteristiche botaniche
La Calendula officinalis è una pianta erbacea annuale che si distingue per la sua rusticità e la capacità di adattarsi facilmente a diversi ambienti.
L’apparato radicale è fittonante, semplice ma efficace nel garantire stabilità alla pianta anche nei terreni meno fertili.
Dal fusto eretto, di consistenza erbacea e ramificato verso l’apice, si sviluppano numerose foglie alterne, di forma lanceolata o spatolata, con margini leggermente ondulati.
Le foglie hanno una consistenza vellutata dovuta alla presenza di una sottile peluria, caratteristica che le conferisce un aspetto morbido e un odore tipico, intenso e leggermente resinoso.

Il vero tratto distintivo della calendula è il fiore, o meglio l’infiorescenza: i capolini. Di forma rotonda e dimensioni variabili tra i 4 e i 7 centimetri di diametro, sono composti da numerosi fiori ligulati esterni, generalmente arancioni o giallo vivo, che circondano i fiori tubulosi centrali. Questa struttura conferisce al capolino un aspetto simile a quello di una piccola margherita, ma con toni solari e brillanti.
La fioritura è lunga e continua: inizia in primavera e, nelle condizioni adatte, si protrae fino ai primi freddi autunnali.
In termini di portamento, la pianta presenta un aspetto cespuglioso e compatto, raggiungendo mediamente un’altezza compresa tra i 30 e i 60 centimetri. Questa caratteristica, insieme alla fioritura prolungata e abbondante, ne fa una presenza ideale sia per piccoli vasi ornamentali sia per bordure e aiuole nell’orto e nel giardino.
Esigenze di coltivazione
La Calendula officinalis è una pianta poco esigente e facile da coltivare, adatta anche a chi ha poca esperienza. Si può partire dal seme, che presenta un’ottima capacità di germinazione e rende l’operazione soddisfacente per l’orto domestico.
La semina può essere effettuata direttamente in piena terra, da marzo a maggio, oppure in semenzaio o vasetti, da cui poi trapiantare le giovani piantine una volta che abbiano raggiunto una dimensione sufficiente. In climi miti è possibile seminare anche a fine estate per avere nuove fioriture l’anno successivo. In alternativa è possibile acquistare piante già formate e sviluppate, disponibili presso vivai e garden center, in genere tra la fine dell'inverno e la primavera.
La pianta cresce bene sia in vaso sia in piena terra, a patto che il substrato sia ben drenato: predilige terreni leggeri e non sopporta i ristagni idrici.

L’esposizione ideale è in pieno sole, poiché favorisce una fioritura abbondante e continua. Quanto all’irrigazione, la calendula non richiede grandi quantità d’acqua, soprattutto se collocata in terra o in vasi voluminosi: è sufficiente mantenere il terreno leggermente umido, intervenendo soprattutto nei periodi più caldi e siccitosi.
Dal punto di vista della concimazione non è una pianta particolarmente esigente. Un terreno di medio impasto arricchito con compost o sostanza organica di base è generalmente sufficiente per sostenerne la crescita e la fioritura.
La calendula tollera bene temperature moderate e fredde, anche in prossimità dello zero, mentre non resiste al gelo intenso e persistente: nelle zone fredde, verso l’inverno, tende a disseccarsi, lasciando però spesso cadere semi che daranno vita a nuove piantine nella stagione successiva.
Valore ornamentale
La calendula è una pianta che porta colore e vitalità in ogni contesto, grazie alla sua fioritura prolungata e ai toni caldi dei suoi capolini. Utilizzata come ornamentale, può essere impiegata per creare bordure vivaci, aiuole miste o macchie di colore in orti e giardini.
La sua crescita cespugliosa e compatta, unita alla capacità di rifiorire continuamente, la rende particolarmente adatta a valorizzare spazi che altrimenti risulterebbero spogli.

In vaso, la calendula offre grandi soddisfazioni: le varietà a portamento più contenuto sono ideali per balconi e terrazzi, dove i fiori luminosi portano un tocco di allegria anche in spazi ridotti.
Grazie alla sua natura generosa e poco esigente, la calendula è un fiore che può essere apprezzato anche da chi non ha grande esperienza di giardinaggio: è sufficiente piantarla in condizioni adatte per avere, in cambio, mesi di colore e vivacità.
Valore ecologico
Oltre al suo aspetto ornamentale, la calendula è soprattutto un fiore di grande valore ecologico, tanto da essere considerata una presenza irrinunciabile nell’orto. La sua fioritura prolungata, infatti, attira numerosi insetti impollinatori come api e farfalle, fondamentali per l’equilibrio e la produttività delle colture orticole. Non solo: attira anche insetti utili come le coccinelle, predatori naturali di afidi e altri parassiti.

Un altro ruolo della calendula nell'orto è la sua azione repellente verso alcuni nemici delle colture. In particolare la pianta emana sostanze che possono disturbare nematodi e insetti dannosi, riducendo il rischio di infestazioni. Per questo motivo viene spesso consigliata nelle pratiche di consociazione, cioè la coltivazione ravvicinata di piante diverse per ottenere benefici su una o entrambe le piante.
Quanto alla disposizione nell’orto, non esistono regole rigide: può essere collocata lungo i bordi per creare una sorta di “barriera protettiva”, piantata a file alternate agli ortaggi o inserita qua e là come macchie di colore funzionali. Questa flessibilità consente di integrarla facilmente nell’organizzazione degli spazi, senza sottrarre terreno utile alle colture principali.

Accanto alla calendula, altri fiori svolgono un ruolo simile e possono arricchire la biodiversità dell’orto. Tra questi il tagete, che ha anch’esso azione repellente contro i nematodi; il nasturzio, utile contro gli afidi e ottimo come pianta trappola; la borragine, che attrae api e impollinatori; la facelia, conosciuta come “pianta mellifera” per eccellenza. Nel loro complesso queste specie botaniche sono preziose alleate della salute degli ortaggi e dei loro impollinatori.
Non solo orti e giardini: proprietà officinali e altri impieghi
La Calendula officinalis non è apprezzata solo nell'ambito del giardinaggio: da secoli è conosciuta anche per le sue proprietà officinali.
Per questo la calendula è largamente impiegata in erboristeria e fitoterapia, in particolare sotto forma di estratti o preparazioni destinate all’uso esterno, utili per la cura della pelle e delle piccole irritazioni.

La calendula trova inoltre spazio anche in ambito cosmetico: creme, saponi e lozioni a base di estratti di fiori sono diffusi per le loro proprietà emollienti e protettive. In alcuni casi, i petali vengono utilizzati anche in cucina, come decorazione naturale o come colorante alimentare delicato, capace di arricchire insalate e piatti con note cromatiche vivaci.